NEWS DAL COMUNE DI SANT’ONOFRIO – ORDINANZA PULIZIA FOSSI E RIUNIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Seduta del Consiglio Comunale Sant'Onofrio
Si riunisce oggi 29 novembre alle ore 18.00, presso la sala consiliare, il Consiglio Comunale all’ordine del giorno: la variazione di assestamento generale del Bilancio di previsione 2011 e la presa d’atto del protocollo di intesa con l’Associazione Vibo Vale, Calabria Lavoro e Prefettura di Vibo Valentia.

Il Sindaco Rodà, con propria ordinanza n.34 del 24 novembre 2011, ha invitato i cittadini a provvedere con cura alla manutenzione di scoli e fossi e alla pulizia dei passi carrai.
L’ordinanza impone ai proprietari e i conduttori dei terreni confinanti con le strade comunali e vicinali la pulizia dei fossi, compresa la parte pubblica, fino alla banchina stradale, la manutenzione dei fossi stradali di scolo, alla pulizia dei passi carrai e la rimozione di ogni materiale che ostacola il regolare deflusso delle acque. Tra i doveri dei frontisti, precisa l'ordinanza, è compreso anche il taglio delle siepi e dei rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale e la rimozione delle zolle o di altri materiali proveniente dalla lavorazione dei campi. Anche la stabilità delle ripe dei fossi e l'osservanza delle fasce di rispetto così come il mantenimento in buono stato di muri, fabbricati e recinzioni contribuiscono alla sicurezza e alla incolumità pubblica.
Tali incombenze sono di particolare rilevanza perché contribuiscono a garantire la sicurezza delle strade, grazie al corretto deflusso delle acque di pioggia nei fossi laterali e quindi al contenimento di possibili allagamenti e lagunaggi.
Inoltre il Sindaco, investe gli addetti dell’Ufficio tecnico dell’incaricaco della vigilanza dell'esecuzione dell’ordinanza sulla pulizia dei fossi, ricordando che per i trasgressori, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro, in applicazione dell'art. 32, comma 6, del Codice della Strada e smi (D.Lgs. 285/1992).

Ritornano in piazza Umberto I, le luminarie natalizie.

AL CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE DUE IMPORTANTI INCONTRI CULTURALI SU SAN ONOFRIO ANACORETA E RISORGIMENTO ITALIANO

I relatori del convegno sul Risorgimento Italiano
(SANT’ONOFRIO) Due importanti incontri culturali si sono svolti nel pomeriggio di sabato 26 novembre presso il Centro di aggregazione sociale di via Raffaele Teti.
Di “San Onofrio, storia di un santo anacoreta” hanno discusso, nel corso dell’incontro promosso dall’Associazione culturale ed artistica “Sant’Onofrio del Chaos” con il patrocino dell’Amministrazione Comunale, il parroco di Stefanaconi don Salvatore Santaguida ed il docente di religione cattolica Mimmo Pezzo.
I numerosi cittadini intervenuti alla manifestazione culturale
Le conclusioni sono state affidate al ricercatore Pino Cinquegrana, che ha ripercorso l’avvincente perrcorso spirituale ed umano del “santo anacoreta” tra storia e leggenda. 
A seguire, un interessante momento celebrativo nella ricorrenza del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia.
Organizzato dall’Associazione culturale “Gioacchino Murat” di Pizzo in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, si è svolto il convegno “ La lezione morale e civile del Risorgimento Italiano: attualità e prospettive”.
Nutrito e qualificato il parterre dei relatori : il prof. Saverio Di Bella (ordinario di Storia moderna presso l’Università di Messina), l’avv. Armando Veneto (giurista e parlamentare), il dott. Pietro Caruso (direttore della rivista “Pensiero Mazziniano”), il dott. Giuseppe F. M. Francica (responsabile Associazione “Gentiluomini Garibaldini”).
I lavori sono stati coordinati dall’ avv. Domenico Sorace. 

I 40 GIOVANI DEL VOLONTARIATO LOCALE IN CAMPO PER LA COLLETTA ALIMENTARE

Volontari impegnati nella "Colletta Alimentare"
(SANT’ONOFRIO)  Anche quest’anno i giovani del volontariato locale scendono in campo per la giornata della “Colletta alimentare” che si svolgerà sabato prossimo in tutta Italia.
A coordinarli, suor Dulia de Leòn, consorella del Cenacolo Domenicano e responsabile della sezione del Banco Alimentare, presente a Sant’Onofrio ormai da quindici anni per fornire assistenza materiale e morale ad un numero crescente di famiglie che versano in condizioni di disagio.
I quaranta volontari che hanno dato la loro disponibilità si collocheranno presso i principali supermercati di Vibo Valentia e del centro commerciale la Rocca” di Maierato per sensibilizzare i cittadini alla donazione di generi di prima necessità a favore dei bisognosi.
Attualmente sono circa un centinaio le famiglie santonofresi che periodicamente ricevono, nel più assoluto riserbo, generi alimentari di prima necessità, vestiti e scarpe grazie alla generosa disponibilità di un crescente numero di cittadini.
L’alta valenza della donazione gratuita è accresciuta dall’attuale “sfavorevole congiuntura economica che però – si dice convinta suor Dulia – non scoraggerà i nostri benefattori  nella consapevolezza che proprio la difficoltà del momento deve farci riscoprire anche in occasioni come questa i valori crisitani universali di fratellanza, solidarietà e condivisione”.                       
(Raffaele Lopreiato) 

SA-RC: DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011 CHIUSO AL TRAFFICO, PER LAVORI, IL TRATTO SANT'ONOFRIO E ROSARNO

Il provvedimento, in vigore dalle ore 6.00 alle ore 18.00, si rende necessario per la prosecuzione dei lavori di realizzazione della nuova autostrada. Per effetto della chiusura saranno interdetti al traffico anche gli svincoli di Serre e Mileto
L'Anas comunica che, dalle ore 6.00 alle ore 18,00, di domenica 27 novembre 2011, sarà chiuso al traffico il tratto compreso tra gli svincoli di Sant'Onofrio e Rosarno dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, tra i km 348,250 e 383,000, in entrambe le direzioni. Il provvedimento, concordato con le Prefetture competenti per territorio e la Polizia stradale, si rende necessario per la prosecuzione dei lavori di realizzazione della nuova autostrada. Per effetto della chiusura rimarranno interdetti al traffico gli svincoli di Serre (km 360,000) e Mileto (km 369,000), la rampa di ingresso, in direzione Reggio Calabria, dello svincolo di Vibo Valentia/Sant'Onofrio e la rampa di ingresso in direzione Salerno dello svincolo di Rosarno Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud usciranno allo svincolo di Sant'Onofrio, proseguiranno lungo la strada statale 18 con rientro in Autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli diretti a nord. Al termine delle attività lavorative, per consentire le lavorazioni sulle nuove carreggiate sarà chiusa la carreggiata nord tra i km 369,800 e 379,100 e il traffico sarà deviato sulla carreggiata sud predisposta a doppio senso di circolazione. L'evoluzione della situazione in tempo reale è consultabile attraverso il sito http://www.stradeanas.it/traffico L'Anas invita gli automobilisti alla prudenza nella guida, ricordando che l'informazione sulla viabilità e sul traffico di rilevanza nazionale è assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il Numero Verde per l'A3 800.290.092.

LA SCUOLA MEDIA DI MAIERATO AMBASCIATRICE DELLA CULTURA CALABRESE


L’ensemble corale e strumentale della scuola media

(MAIERATO) Con la partecipazione alla  rassegna “Comuni italiani in musica”, ideata e promossa dal Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari di Roma, l’Ensemble corale e strumentale della locale scuola media raggiunge un altro prestigioso traguardo nel suo originale percorso di recupero e valorizzazione della tradizione musicale della nostra regione.
L’importante rassegna  ha costituito per i giovani studenti una preziosa occasione di confronto e condivisione con i cori, le bande ed i gruppi folklorici che, provenienti da tutto il territorio nazionale, hanno  significativamente riproposto attraverso le loro esibizioni musicali la multiforme bellezza di paesaggi, costumi, tradizioni e cultura dei comuni nella ricorrenza del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia.
Costituito nel 2007 nell’ambito di uno specifico progetto Pof e sostenuto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Rizzo, l’Ensemble corale e strumentale si è esibito nell’ambito della rassegna nazionale lo scorso 13 novembre, con una performance artistica di assoluto rilievo che ha dato la misura dell’entusiasmo e del talento dei giovani artisti, seguiti con passione nel loro percorso formativo dalle docenti Sofia Marocco e Francesca Lo Preiato .
Soddisfazione per il traguardo raggiunto è stata espressa agli allievi dalla dirigente scolastica Concetta Vinci che non ha mancato di evidenziare l’alto valore educativo di questa esperienza che “costituisce una speranza di crescita culturale e sociale, un’alternativa valida e costruttiva alle sacche sempre più estese di indifferenza sociale e di disagio esistenziale dei ragazzi”.
           (Raffaele Lopreiato)

PROTEZIONE CIVILE: IN CALABRIA ESERCITAZIONE PER LA PIANIFICAZIONE NAZIONALE IN MATERIA DI RISCHIO SISMICO

Si aprirà venerdì 25 novembre la tre giorni di attività “Calabria 2011”, dedicata alla preparazione della risposta emergenziale in una delle regioni italiane a maggior rischio sismico, caratterizzata anche da rischi indotti, come frane e tsunami, e da una alta vulnerabilità delle reti stradali e ferroviarie, nonché di porti e aeroporti. “Calabria 2011”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e dalla Protezione Civile della Regione Calabria in collaborazione con le prefetture, le province e le strutture operative territoriali e nazionali, si inserisce in un ampio lavoro avviato all’inizio dell’anno sulla pianificazione dell’intervento del sistema nazionale di protezione civile a seguito di un terremoto di forte intensità, e rappresenta un test fondamentale per verificare l’adeguatezza delle procedure già definite e di quelle in via di elaborazione, ma anche un’occasione di sensibilizzazione e attività divulgative.
La giornata del 25 novembre coincide con l’annuale appuntamento della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: a Lamezia Terme (CZ), alla presenza del Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, verranno presentati i risultati della “III Indagine su percezione e conoscenza del rischio sismico fra studenti e genitori”. Sarà l’occasione per riflettere sul grado di informazione e sull’atteggiamento di bambini e ragazzi, ma anche dei loro genitori, rispetto al rischio terremoto. L’indagine, realizzata da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito del progetto “Imparare Sicuri”, ha coinvolto le scuole nella quasi totalità delle regioni italiane, anche attraverso questionari rivolti a 1.211 studenti della scuola primarie, 1.160 delle scuole secondarie di primo e secondo grado e a 1.477 genitori.
Nelle scorse settimane, proprio allo scopo di favorire la divulgazione della cultura di protezione civile a partire dalle nuove generazioni, gruppi formati da esperti del Dipartimento della Protezione civile, della regione, dei Vigili del Fuoco e dell’Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno tenuto seminari informativi per tutti i dirigenti scolastici e i responsabili di sicurezza degli istituti scolastici. Tutte le scuole calabresi sono state invitate a organizzare nella mattinata di venerdì prove di evacuazione degli edifici, a cui si affiancheranno – d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale e la protezione civile della Regione Calabria – iniziative di informazione sul rischio sismico ed incontri con i rappresentanti delle strutture territoriali di protezione civile presso le aree d’attesa della popolazione previste dalla pianificazione comunale di emergenza.
Sabato 26 sarà invece la giornata dedicata al test esercitativo, che si svolgerà prevalentemente “per posti di comando”: mirato cioè a verificare procedure e modalità di comunicazione in emergenza rispetto alle prime attivazioni del Sistema di protezione civile nazionale e territoriale, e all’attivazione dei Centri operativi e di coordinamento a livello regionale, provinciale e comunale. Contemporaneamente, nella sede del Dipartimento della Protezione Civile nazionale a Roma si attiverà il Comitato Operativo.
Inoltre, in parallelo, nelle cinque province calabresi saranno messi in atto alcuni scenari d’intervento per testare la risposta delle strutture presenti sul territorio rispetto a specifici contesti operativi, a cui seguiranno incontri di valutazione a livello locale per evidenziare i risultati ottenuti e le criticità emerse.
La mattinata di domenica 27 novembre, infine, sarà dedicata al debriefing sul territorio, presso la sede della protezione civile della Regione Calabria a Germaneto (CZ).
Sul sito web del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it è consultabile una pagina dedicata agli obiettivi del test esercitativo, e nei prossimi giorni saranno resi disponibili ulteriori materiali rispetto alle attività che si svolgeranno.

RICORSO INFONDATO DELLA OSMA NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI SANT’ONOFRIO

(Sant'Onofrio) Resta perfettamente legittima la nota interdittiva della Prefettura, originata da un rapporto della Guardia di finanza e relativa alla ditta "Osma" (Organizzazione servizi mense aziendali) di San Nicola da Crissa.
Il Tar di Catanzaro, ha dichiarato «infondato» il ricorso della ditta "Osma", rivolto contro Prefettura, Ministero dell'Interno, Provincia di Vibo Valentia e Comune di Sant’Onofrio.
Al Comune di Sant'Onofrio, difeso dall'avv. Daniela Fuscà, la ditta "Osma" contestava il provvedimento con cui il 6 novembre 2010 veniva dato atto che non si poteva stipulare il contratto di aggiudicazione del servizio per le mense scolastiche, in quanto una nota della Prefettura segnalava «tentativi di infiltrazioni mafiose tendenti a condizionare gli indirizzi dell'appaltatore».
Il Tar spiega in sentenza che «non si possono escludere eventuali forme di contiguità con ambienti della criminalità organizzata» e tale valutazione è rimessa alla discrezionalità del Prefetto, non potendo il giudice amministrativo sindacare nel merito.

I CARABINIERI SI STRINGONO ATTORNO ALLA COMUNITÀ DI SANT'ONOFRIO

UN MOMENTO DI SOLIDARIETÀ DOPO GLI ULTIMI ATTACCHI
 DELLA VIOLENZA CRIMINALE ALLA COOPERATIVA TALITÀ KUM

Il dott. Spagnuolo, il prefetto Latella, il questore Cucchiara e altre autorità
Il comandante provinciale dei carabinieri, Daniele Scardecchia l'aveva annunciato il giorno della manifestazione di solidarietà nei confronti dell'imprenditore Pietro Lopreiato e della cooperativa Talità Kum in località Vajoti di Sant'Onofrio. Quel giorno di fronte allo scempio perpetrato dalla violenza criminale, con il taglio di mille piante di ulivo, il comandante Scardecchia era stato piuttosto fermo non solo ad invitare la cittadinanza a collaborare ma nello stesso tempo a non mollare, ad andare avanti a non piegarsi di fronte agli attacchi delle cosche. E in segno di solidarietà e vicinanza il neo comandante dei carabinieri aveva promesso che la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma, sarebbe stata celebrata a Sant'Onofrio. Un modo come un altro per fare sentire la presenza dello Stato in una comunità che negli ultimi anni ha subìto in maniera piuttosto pesante le ingerenze di una criminalità spavalda e violenta.
 
Don Furci, don Santaguida, mons. Renzo, don Maccarone e don Fragalà

I sindaci con la fascia tricolore presenti alla cerimonia

L'impegno del ten. col. Scardecchia è stato mantenuto. Ieri mattina, infatti, nella chiesa Madre di Sant'Onofrio, alla presenza del prefetto Luisa Latella, del procuratore Mario Spagnuolo, del questore Giuseppe Cucchiara, nonchè dei vertici provinciali delle forze dell'Ordine e delle associazioni combattentistiche, il vescovo mons. Luigi Renzo ha celebrato la ricorrenza della patrona dell'Arma. Accanto a lui, oltre a don Graziano Maccarone, anche il parroco di Sant'Onofrio don Franco Fragalà, don Salvatore Santaguida, parroco di Stefanaconi e don Piero Furci, responsabile dell'ufficio di Pastorale lavoro, giustizia e pace della Diocesi.
Il ten. col. Daniele Scardecchia

Un segnale importante teso a diffondere la parola «dell'amore e della solidarietà così come – ha detto il vescovo nella sua omelia – la Madonna vergine offre la sua solidarietà al figlio Gesù». Il vescovo ha quindi esortato la comunità ad offrire tutta se stessa ai valori cristiani, così come i carabinieri nella battaglia di Culqualber offrirono il loro sacrificio per la libertà. Infine, un monito: «La paura non ci deve far sentire sconfitti». Mentre don Piero Furci, ha aggiunto: «La scelta di venire a Sant'Onofrio per celebrare la Virgo Fidelis deve servire a svegliare le coscienze e fermare una deriva; non bisogna minimizzare i fenomeni ma recepirli e poi dare dei segnali. Il nostro obiettivo è quello di diffondere la parola della pace».
La scelta di Sant'Onofrio ha rappresentato, inoltre, un attestato di riconoscimento anche per la Stazione dei carabinieri che opera sotto le direttive del luogotenente Sebastiano Cannizzaro e che da anni è impegnata a fronteggiare la presenza delle cosche sul territorio.

Il coro dei bambini presente alla celebrazione


Parole forti sono state pronunciate anche dal ten. col. Scardecchia nel suo intervento conclusivo: «La vera battaglia che noi oggi conduciamo è il servizio contro i nostri egoismi e le nostre paure, contro un nemico subdolo e viscido come la violenza criminale», quella che ha colpito la cooperativa Talità Kum e l'imprenditore Pietro Lopreiato con la distruzione di un intero uliveto. «Riteniamo che certi limiti – ha aggiunto il comandante dei carabinieri – non possano essere superati. E qui, questa volta qualcuno è andato oltre...». Il procuratore Spagnuolo, lasciando la chiesa Madre, ha elogiato l'impegno dei carabinieri e la loro sensibilità per stringersi accanto alla comunità e alle vittime della violenza criminale. Alla celebrazione erano presenti anche i ragazzi delle scuole Media ed Elementare, nonché tanti sindaci: in prima fila Tito Rodà (Sant'Onofrio) e Saverio Franzè (Stefanaconi) e quelli aderenti a Vibo Vale, con il presidente Nicolino La Gamba.
(Nicola Lopreiato – Gazzetta del Sud 22/11/2011)


NICOLA GRATTERI E ANTONIO NICASO PRESENTANO "LA MAFIA FA SCHIFO” LETTERE DEI RAGAZZI SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA"

''La mafia fa schifo'': si intitola così il nuovo libro del magistrato Nicola Gratteri e del giornalista Antonio Nicaso, edito da Mondadori, che verrà presentato, in anteprima nazionale, domani 22 novembre alle 10.30 a Palazzo Campanella, a cura della Presidenza del Consiglio regionale.
La nuova iniziativa editoriale del magistrato antindrangheta Nicola Gratteri, procuratore aggiunto alla Direzione distrettuale di Reggio Calabria, e di Antonio Nicaso, esperto di mafie che vive tra il Canada e gli Stati Uniti, da sempre impegnati nella lotta alla mafia, hanno raccolto le lettere di questi ragazzi e adolescenti - talvolta ingenue, più spesso impressionanti nella loro lucidità - dalle quali emergono paura, rabbia, desiderio di rivalsa e ribellione contro l'illegalità, e solo raramente sconforto e rassegnazione.
C'è chi è stato personalmente colpito dalla malavita e chi è rimasto sconvolto dalle terribili storie raccontate dai giornali e dalla televisione; chi percepisce lo scarto generazionale con genitori e adulti, cresciuti in una cultura del pregiudizio nei confronti del Meridione oppure immersi in un'atmosfera di indifferenza o omertà; e chi approfitta dell'opportunità fornita dagli insegnanti per affidare al foglio bianco piccole e grandi confessioni, dove il dolore e la paura sono quasi sempre sopraffatti dal coraggio e dalla speranza. Per tutti loro la mafia non è più un tabù da rispettare in silenzio per quieto vivere o vigliaccheria, ma "un letto pulcioso" che infesta il Paese, un "tanfo di stalla " che ammorba l'aria e che "si arrimina nella pancia come un animale inferocito". Che uccide sogni e speranze, non crea benessere, ruba e distrugge, offrendo forme di lavoro che sono in realtà ricatti pagati al prezzo della libertà e della dignità. E comunque, questo "castello di menzogne, morti e stragi" - pen pensano molti di loro - è destinato a crollare, per la semplice ma non banale ragione che "la mafia fa schifo". È un segnale confortante quello lanciato da questi ragazzi con la loro scelta di non tacere, perché, come diceva Paolo Borsellino, "se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo".

MICHELA MARIA PERRI HA 7 ANNI E, IN COPPIA CON ENRICO TURETTA, HA VINTO IL 54° ZECCHINO D’ORO


“Un punto di vista strambo” ha vinto lo Zecchino d'Oro 2011. Il pezzo, un orecchiabile e ammiccante mambo con testo e musica di Flavio Conforti, è interpretato da Michela Maria Perri, sette anni, di Montalto Uffugo (CS), ed Enrico Turetta, dieci anni a dicembre, di Mestrino (Padova). Al secondo posto, a pari merito, 'Il rap del peperoncino' e 'Il gatto mascherato' (musica di Amedeo Minghi).

Questo è il brano Un punto di vista strambo,
vincitore della 54esima edizione dello Zecchino d’Oro:


Un punto di vista strambo (di Flavio Conforti)
Quando viene sera, la notte si fa nera
E col buio ci svegliamo.
Non aver paura nella notte scura
Se volando noi balliamo.
Mambo, dei pipistrelli,
Noi siamo quelli con il sangue alla testa
Quelli con un punto di vista
Strambo,
Siamo come ombrelli

Ombrelli neri, chiusi, appesi al soffitto.
Zampe in aria, testa di sotto.
Provaci un po’ anche tu, provaci!
Le gambe in aria, la testa in giù, dai prova!
Provaci un po’anche tu, provaci!
Prova a cambiare il tuo dritto punto di vista.
Mambo, dei pipistrelli
Noi siamo belli, sempre molto eleganti,
Neri, poi mettiamo anche i guanti,
Quando, balliamo il mambo
Muovendo passi lenti contro il soffitto
Attenti a non finire di sotto.
Provaci un po’ anche tu, provaci!
Le gambe in aria, la testa in giù, dai prova!
Provaci un po’anche tu, provaci!
Prova a cambiare il tuo dritto punto di vista.
E così capirai, che in fondo
L’unico tu non sei, nel mondo
Che il tuo dritto punto di vista è per noi un punto di vista
Strambo,
Parecchio strambo,
Come questo mambo
Che stai ballando
Che strambo!
Al rovescio usiamo la testa
Con un altro punto di vista,
Ogni notte diamo una festa
Tutti pronti a scendere in pista.
Dai aspetta un po’ che la notte sia scura
Vieni qui da noi balla senza paura,Su nel cielo salirà con la sua scia
Una luna piena portando allegria.
Provaci un po’ anche tu, provaci!
Le gambe in aria, la testa in giù, dai prova!
Provaci un po’anche tu, provaci!
Prova a cambiare il tuo dritto punto di vista.
E così capirai, che in fondo
L’unico tu non sei, nel mondo
Che il tuo dritto punto di vista è per noi un punto di vista
Strambo.
Parecchio strambo,
Come questo mambo
Che stai ballando,
Che strambo

FRASI VOLGARI E BLASFEME OFFENDONO LA MISTICA NATUZZA EVOLO



La mistica Natuzza Evolo
(VIBO VALENTIA) Bestemmie, insulti, volgarità. Vomitati a piene mani sul web. "Fioretti" biliosi di chi, probabilmente, ritiene che l'essere taglienti, blasfemi e velenosi sia sinonimo di originalità. Ma di originale nei "pensierini" del gruppo non c'è proprio nulla. Cristo, la Madonna e Natuzza Evolo fra le figure più vituperate e bersagliate, oltre l'umana decenza e senza alcun rispetto verso un credo diverso dal proprio. Basta, comunque, osservare il logo del gruppo (una testa di maiale) per capire che con i porci si può soltanto dialogare a grugniti. L'accozzaglia di improperi e volgarità, comunque, ha scatenato varie reazioni, tra cui lo sdegno delle migliaia di devoti di Natuzza Evolo, la mistica di Paravati, frazione di Mileto, spirata l'1 novembre di due anni fa.
In queste ore, infatti, sono state molte le segnalazioni giunte in redazione e altrettanto quelle inoltrate alle autorità competenti affinché il gruppo venga cancellato. Insomma su facebook è scattata la rivolta di quanti conoscono Natuzza e la sua storia, rivolta «contro questa specie di essere viventi – scrive una dei devoti della mistica – che non valgono nemmeno l'aria che respirano. Cosa può portare una persona a scrivere tali oscenità? Perché prendere di mira proprio Natuzza?».
(Marialucia Conistabile – Gazzetta del Sud 19/11/2011)

STELLA MICHELIN ASSEGNATA AL RISTORANTE L’APPRODO DI VIBO MARINA

Importante riconoscimento nazionale conferito ai coniugi Lo Preiato, la cui attività è stata insignita di una stella e inserita nell’importante Guida Michelin 2012. Il rinomato ristorante “L'Approdo” di Vibo Marina, si conferma tra le eccellenza della gastronomia italiana. La Guida Michelin è una serie di pubblicazioni annuali, rivolte al turismo ed alla gastronomia, edite dall'azienda francese Michelin, e rappresentano il maggiore riferimento mondiale per la valutazione della qualità dei ristoranti ed alberghi a livello nazionale ed internazionale. Il principale giudizio di valutazione presente nella Guida Michelin è conferito attraverso l'assegnazione di stelle, da una fino al massimo di tre.
Interno del ristorante "L'Approdo" di Vibo Marina
La Stella Michelin, assegnata al Ristorante “L’Approdo”, dopo attente verifiche da ispettori anomini, circa l'esistenza e il  mantenimento nel tempo di rigorosi e specifici requisiti, di fatti consacra al noto ristorante vibonese l’attestazione di qualità, professionalità, accoglienza, eleganza e stile.

PAOLO BARBIERI OTTIENE IL RISARCIMENTO DA “IL GIORNALE” DI MAURIZIO BELPIETRO

Paolo Barbieri
(Sant’Onofrio) Il Tribunale di Milano ha condannato per diffamazione l'ex direttore de "Il Giornale" Maurizio Belpietro, il giornalista Gian Marco Chiocci e la Società Europea di Edizione Spa. Dovranno pagare in solido fra di loro all'ex vice presidente della Provincia di Vibo, Paolo Barbieri, a titolo di risarcimento danni, la somma complessiva di 35mila euro oltre agli interessi. In particolare condanna Chiocci al pagamento di 5mila euro a favore dell'ex amministratore, a titolo di sanzione pecuniaria. Inoltre condanna Belpietro, Chiocci e Società Europea a corrispondere all'ex vice presidente della Provincia le spese di lite in complessivi 7mila 240 euro di cui 516 per esborsi, mille 924 per diritti 4 mila e 800 per onorario oltre al rimborso di spese generali.
L'ex amministratore aveva querelato "Il Giornale" per aver pubblicato un reportage nel quale veniva denigrato. «Nell'articolo – spiega Barbieri – sono state riportate vicende relative al mio incarico di sindaco del comune di Sant'Onofrio. In quello scritto venivano utilizzati impropriamente i termini: rinvito a giudizio nel 2002 per concussione, falso e abuso di ufficio, coinvolto in alcuni processi e nel 1995 rimosso dalla carica di sindaco di Sant'Onofrio (consiglio già sciolto per mafia). La manipolazione dei dati – aggiunge – era, non solo grossolana, ma fondata su notizie false con il risultato di aver accostato una notizia parzialmente vera ad una totalmente falsa».
Soddisfatto della sentenza, l'ex presidente ribadisce: «I cittadini vibonesi devono sapere che chi li ha amministrati ha una biografia politica senza macchia».
(Lino Fresca -  Gazzetta del Sud 18/11/2011)

RITIRATI I MANIFESTI DELLA CAMPAGNA “UNHATE” DI BENETTON

La campagna pubblicitaria UNHATE di Benetton
Il bacio tra il Papa e l’Imam di Al Azhar per la nuova campagna Benetton, ha fatto e continua a far discutere, nonostante la campagna sia stata immediatamente censurata, dopo le proteste del direttore della Sala Stampa del Vaticano Padre Lombardi, secondo cui la campagna usava in maniera inaccettabile la figura di Papa Ratzinger, i manifesti sono stati ritirati.
C’è da dire che da sempre il marchio Benetton è legato alla creatività del pubblicitario Oliverio Toscani, noto per l’arte di creare immagini con forti contrasti quali la donna nera che allatta al seno un bimbo bianco, un prelato che bacia una monaca ecc. Ora arriva la campagna dal nome inequivocabile: “Unhate” contro l’odio.
Unhate - Angela Merkel e Nicolas Sarkozy

Intenzione di Alessandro Benetton era il lancio di un  messaggio, anche se provocatorio, di accoglienza, un messaggio volto a “promuovere la vicinanza tra popoli, fedi, culture, nella pacifica comprensione delle ragioni altrui mediante immagini volutamente forti”. Di fatti la  Fondazione UNHATE, voluta e fondato dal Gruppo Benetton, cerca di contribuire alla creazione di una nuova cultura della tolleranza, per combattere l’odio, costruire sui valori alla base della Benetton. È un altro passo importante nella strategia di responsabilità sociale del gruppo: non un semplice esercizio cosmetico, ma un contributo che avrà un impatto reale
sulla comunità internazionale, in particolare attraverso il veicolo della comunicazione, che può raggiungere gli attori sociali nelle diverse aree.
Unhate- Hu Jin Tao Presidente Sud-Coreano e Barack Obama
Oliverio Toscani
Come al solito, lo scopo è stato raggiunto, la pubblicità è stata di forte impatto, nei fatti si parla, se ne parlerà in futuro, e comunque il motto è sempre quello,bene o male, basta che se ne parli, anche con il ritiro dei manifesti.


“ITALIA SI. ITALIA FORSE…” I CENTOCINQUANTA ANNI DELL'UNITÀ “INCOMPIUTA”



“ITALIA SI. ITALIA FORSE…”
 I CENTOCINQUANTA ANNI DELL'UNITÀ “INCOMPIUTA”
Marika Congestrì


Reggio Emilia: Il Presidente Giorgio Napolitano riceve gli onori militari

Il 7 Gennaio scorso a Reggio Emilia, alla presenza del presidente Giorgio Napolitano, ha preso ufficialmente il via il cursus delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia.
Un secolo e mezzo di storia incardinato sull'eredità gloriosa del nostro Risorgimento con i suoi eroi e le sue epopee, un secolo e mezzo di storia qualificato dalla nascita di una nazione e della dignità dei suoi cittadini, dalla fine del potere temporale della Chiesa e dall'affrancamento da secoli di ingiustizie e soggezioni a potenze straniere.
La scelta del giorno e del luogo è legata alla nascita ed alla centralità del nostro tricolore innalzato, per la prima volta, proprio a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 come emblema della Repubblica rivoluzionaria Cispadana, creata nell'Ottobre del 1796 dall'unione dei governi provvisori delle città di Modena, Bologna e Ferrara.

A più di due mesi di distanza, il momento fondativo ed unificante del centocinquantenario è risultato il 17 Marzo proclamato dal Decreto Legge n. 5 del 22 Febbraio 2011 “La festa nazionale dell'unità”, una celebrazione che, solo per quest'anno, ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici, notti tricolori in molte città, aperture straordinarie di fondazioni culturali e musei, calendari di iniziative, progetti e manifestazioni locali e regionali.Un secolo e mezzo di storia incardinato sull'eredità gloriosa del nostro Risorgimento con i suoi eroi e le sue epopee, un secolo e mezzo di storia qualificato dalla nascita di una nazione e della dignità
dei suoi cittadini, dalla fine del potere temporale della Chiesa e dall'affrancamento da secoli di ingiustizie e soggezioni a potenze straniere.
La scelta del giorno e del luogo è legata alla nascita ed alla centralità del nostro tricolore innalzato, per la prima volta, proprio a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 come emblema della Repubblica rivoluzionaria Cispadana, creata nell'Ottobre del 1796 dall'unione dei governi provvisori delle città di Modena, Bologna e Ferrara.
A più di due mesi di distanza, il momento fondativo ed unificante del centocinquantenario è risultato il 17 Marzo proclamato dal Decreto Legge n. 5 del 22 Febbraio 2011 “La festa nazionale dell'unità”, una celebrazione che, solo per quest'anno, ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici, notti tricolori in molte città, aperture straordinarie di fondazioni culturali e musei, calendari di iniziative, progetti e manifestazioni locali e regionali.

Il Presidente Giorgio Napolitano e l'astronauta Paolo Nespoli
In quella data, nel 1861 a Torino, Vittorio Emanuele II firmava la legge con la quale, accogliendo i voti del primo Parlamento italiano riunito a Torino, assumeva per sé e per i suoi successori il titolo di re d’Italia. Nasceva così lo Stato nazionale unitario.
L'Italia: centocinquanta anni e forse li dimostra. Centocinquanta anni e, “fatta” l'Italia, sembrano da “fare” ancora gli italiani. La ricorrenza è stata accompagnata, infatti, da polemiche che dicono tanto a proposito del nostro stato di “salute sociale”. Una grande timidezza e un malcelato distacco hanno scandito i preparativi per gli eventi celebrativi mentre le istituzioni sembrano aver mantenuto, in linea generale, un profilo sorprendentemente basso: non sono mancate forze politiche che hanno disconosciuto apertamente il Risorgimento, proclamando l'inutilità delle celebrazioni e avanzando farneticanti rivendicazioni anti-italiane.
Logo 150° Unità d'Italia
Proprio il provvedimento istitutivo della festa nazionale, in sé giustificato e comprensibile, aveva suscitato una girandola di polemiche e malumori dei leghisti e dei sudtirolesi. I primi lo hanno contestano su base politica (il programma federalista), i secondi hanno scomodato motivazioni incardinate su base nazionale (austriaca): dibattiti, frange di scontri e polemiche politiche a cui si era aggiunta la malcelata ostilità di parte del mondo imprenditoriale preoccupato dal fatto che un giorno di festa potesse rappresentare un colpo per il nostro -già disastrato- Pil. Da qui il susseguirsi di proposte “intermedie”, alcune delle quali, a dire il vero, un po' nebulose, di fare del 17 Marzo una “solennità” - non una “festività”- il che avrebbe voluto dire lavorare o studiare senza disconoscere totalmente il “clima patriottico” legato a quella data.
Italia si, Italia no. Italia “fatta” o da “rifare”? Alla fine -fortunatamente- il richiamo al buon senso ha prevalso sul caos dei dissensi e sulla fragilità delle chiacchiere. Almeno per una volta. E almeno in un'occasione celebrativa come questa che cade in un momento sociale e politico assai convulso, febbrile, nel quale il nostro paese sembra essere assai vicino ad una profonda crisi identitaria.
E' stata l'occasione di confrontarsi con le complessità di un'identità nazionale plurima, multiforme e solcata, sempre più spesso, da divisioni. Le contestazioni, tutto sommato, sono l'essenza della democrazia, il termometro di contraddizioni e di malumori di cui non si può non tener conto poiché obbligano ciascuno di noi a discostarsi dalla retorica ed a rinnovare le argomentazioni ponendosi criticamente e incessantemente di fronte alla dialettica dell'attualità. Da questo punto di vista proprio i dissensi e le tensioni profonde che hanno anticipato il clima celebrativo possono aver significato che i valori non sono tutti uguali, né indifferenti, e che un paese democratico deve necessariamente imparare a gestire il confronto animato tra le “memorie divise” e che da esso può uscirne persino arricchito. In generale tutte le feste nazionali, con il loro armamentario celebrativo e il loro spettro comunicativo, tendono a sigillare la centralità fondativa di alcune conquiste sociali e politiche che ci identificano e ci appartengono profondamente; la loro importanza risiede anche nella costruzione di forme celebrative univoche, capaci di incorporare passioni collettive e incanalarle in una memorialistica comune. L'istituzione nazionale delle celebrazioni del 17 Marzo ha significato non solo il riconoscimento di una serie di eventi fondativi della storia del Paese e del recupero della loro memoria ma anche la legittimazione, sotto il profilo puramente simbolico, della nostra storia come spirito di appartenenza condiviso a quel progetto politico, a quella patria che il Manzoni definiva romanticamente “ …] Una d'arme, di lingua, d'altare. Di memorie, di sangue, di cor” (A. Manzoni, Marzo 1821). Posto ciò, ritornare oggi al ricordo degli eventi risorgimentali dovrebbe essere un'attività di riflessione non solo provocata dalla formale e importante occasione celebrativa, ma il tentativo di cogliere il senso profondo dalla ricostruzione storica rappresentato dal saper rivolgere al passato le domande scaturite dall'attività convulsa del presente, non certo per trovare le soluzioni ma per ripercorrere a ritroso la concatenazione delle vicende che hanno generato alcuni fenomeni fino a coglierne le variabili più durevoli e dibatterne le ragioni meno effimere.
313º Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori
Parliamoci francamente: per alcuni si è trattato di una semplice vacanza, di un provvidenziale intermezzo intercorso nella settimana lavorativa e passato in sordina. Né più né meno. Per altri, tuttavia -e penso, sopratutto, alle nuove generazioni- il 17 Marzo è servito sia per venire in contatto con eventi fondativi della storia del Paese sia per rielaborarli ravvivandoli con le suggestioni derivate dalle problematiche del presente.
Alessandro Manzoni su bigliotto da centomilalire
In questo senso credo appaia fondamentale chiedersi quali siano le sintonie tra quegli eventi sedimentati nei libri di storia e la nostra realtà in trasformazione, costantemente solcata da contraddizioni e da cadute ideali. Eppure il nostro Risorgimento resta la chiave di volta di un presente che continua a fare i conti inconsciamente con i valori, le proposte politiche e i modelli sociali di quel secolo, l'Ottocento, che è stato il paziente tessitore dello stato di diritto, dell' espansione dello stato sociale, del liberalismo e della presenza della ragion di stato. Il nostro lungo e travagliato processo di unificazione nazionale è inscritto nella dimensione culturale, politica e culturale dell'Ottocento europeo, romantico e rivoluzionario, proiettato verso il razionalismo collettivo, verso modelli inediti di solidarietà internazionale alla ricerca di nuovi equilibri di pace e giustizia sociale.Celebrare il 150esimo della nostra unità dovrebbe significare, inoltre, tornare a quella concezione di nazionalità che ispirò la nostra battaglia unitaria mentre veniamo condizionati, da un lato, da un internazionalismo legato alle spinte globalizzatrici e dall'altro da una serie di fondamentalismi spinti e feroci, basati su malintese fedi religiose che trovano pericolosi consensi e provocano conflitti esasperati; dall'altro, ancora, da istrionici progetti leghisti basati su ragioni secessionistiche e federaliste, tesi a minacciare costantemente, come una spada di Damocle, il rafforzamento dello spirito unitario e della identità sociale e civile del nostro Paese. Quando, invece, ora più che mai, sarebbe fondamentale richiamare, a livello politico e istituzionale, il senso più vero del concetto di democrazia e di appassionata passione al suo realizzarsi.Insomma, l'Italia “Una, repubblica, indivisibile”, celebra l'anniversario della sua unificazione politica ma continua a fare i conti con un'intrinseca incompiutezza che caratterizza gli italiani, più spesso popolo, troppo poco spesso nazione. Incompiuto forse è quello spirito di appartenenza ad un sogno, ad un progetto comune, ad un genuino senso dell'identità nazionale. Incompiuta è la fiducia dei cittadini nei confronti della politica, percepita come distante dagli umori e dai sentimenti della gente, una “casta” rimasta indietro al paese reale, rimasta immutabile mentre la società, volente o nolente, trascinata dalla contemporaneità correva in avanti e mutava radicalmente.
Incompiuta risulta, infine, l'assimilazione del concetto di nazione a quello che, nel 1882 il francese Ernest Renan definiva in maniera sublime come “plebiscito di tutti i giorni” intendendo con tale espressione la volontà di partecipazione attiva, la consapevolezza di appartenere ad un progetto democratico e liberale, coerente e condiviso, che si alimenta di una coscienza collettiva.

MANNO BENOIT DI ACQUARO, CAMPIONE ITALIANO DI BOXE SUPERPIUMA

Benoit Manno, pugile 29 enne originario di Acquaro
(Torino) La Città della Mole, incorona Benoit Manno, pugile 29 enne originario di Acquaro, e residente a Torino, Campione Italiano di Boxe Superpiuma. Manno Benoit madre francese, fa la pianista a Parigi e padre calabrese, fa l'artigiano del cuoio ad Acquaro,  ha affrontato e battuto nella finale italiana Luigi Mantegna. Sul ring del Palasport “Le Cupole” di Torino il boxer di casa doveva vedersela contro un avversario tecnicamente inferiore, ma decisamente dotato di temperamento e coraggio fuori dal comune. I pronostici erano tutti in favore del padrone di casa che vantava un record di 8-1-0 rispetto a Mantegna con 1-26-0.Alla fine sul ring sono stati rispettati i valori, ma l’incontro è stato più equilibrato del previsto. Mantegna si è battuto spavaldo senza cedere di un centimetro, nonostante alla IX ripresa sia finito momentaneamente a terra dopo un colpo al fegato. La vittoria finale di Manno è stata meritata e mai stata in discussione, tuttavia Mantegna ha retto onorevolmente fino all’ultimo round, costringendo l’avversario alla vittoria ai punti.

IL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI A SANT’ONOFRIO PER LA "VIRGO FIDELIS"


Maria Virgo Fidelis

A Sant’Onofrio, per volontà del Comando Provinciale di Vibo Valentia – Legione Carabinieri “Calabria”, guidati dal Ten. Col. t.ISSMI Daniele Scardecchia, che segue da vicino lo sviluppo delle indagini portate avanti dalla Stazione dei Carabinieri di Sant’Onofrio sul taglio di mille piante di ulivi,  si svolgeranno i festeggiamenti in onore di “Maria Virgo Fidelis” la patrona dell’Arma dei carabinieri. La celebrazione della Santa Messa, si terrà il 21 novembre p.v. alle ore 10.00 nella chiesa Matrice.

NOMINATI DAL VESCOVO RENZO I NUOVI MONSIGNORI


Monsignor Gaetano Currà
Mons. Domenico Monteleone
L'"Istruzione sul conferimento di Onorificenze pontificie" promulgata dalla Segreteria di Stato vaticana in data 13 maggio 2001 dispone che i Vescovi diocesani possono proporre il conferimento di una onorificenza pontificia ad ecclesiastici, in segno di apprezzamento e riconoscenza per il servizio prestato. Avvalendosi proprio di questa funzione, nei giorni scorsi il Vescovo della Diocesi Mileto- Nicotera –Tropea, mons. Luigi Renzo, ha conferito il titolo onorifico di Monsignore ai sacerdoti: Don Domenico Montaleone, Don Enzo Varone, Don Francesco Bevilaqua, Don Filippo Ramondino, Don Saverio Di Bella, Don Michele Rao, e Don Gaetano Currà già parroco di Sant'Onofrio.
Ai neo Monsignori giungano gli auguri della Redazione.