È morto improvvisamente stamattina a Roma monsignor Domenico Tarcisio Cortese. Il vescovo emerito è stato trovato esanime alle prime luci dell'alba nel suo letto nella camera dell'istituto religioso delle Oblate del Sacro Cuore dove era ospite da quando si era trasferito nella Capitale. A piegare la sua forte fibra è stato con ogni probabilità un infarto.
Il presule era stato vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea dal 1979 al 2007. Avrebbe compiuto 81 anni il prossimo febbraio. Ma lui era un prete senza età e senza tempo, ma soprattutto era un uomo sulle vie del mondo e della Chiesa, alla quale ha dedicato tutta la sua vita, con generosità e impegno; un francescano, amatissimo da tutti per le sue doti di grande comunicatore, cresciuto nel rigore e nella gioia di predicare la fede, con lo stile di chi è abituato a fare le cose sul serio, ma senza prendersi mai troppo sul serio. Un cammino lungo il quale si sta muovendo anche il suo successore, monsignor Luigi Renzo, che oggi piange insieme a tutta la diocesi e al clero calabrese la scomparsa di monsignor Domenico Tarcisio Cortese che per alcuni anni è stato anche vice presidente della conferenza episcopale calabrese.
Domenico Tarcisio Cortese era nato a San Giovanni in Fiore nel 1931. Suo padre faceva la guarda carceraria. Sua madre era casalinga. Il suo cammino sacerdotale era iniziato nel
convento di San Francesco d'Assisi nel 1952, poi l'ordinazione sacerdotale il 23 maggio 1954, quindi il ritorno in Calabria e la nomina di Padre provinciale de minimi dal 1968 al 1977.
A Mileto era arrivato nel 1979, in un periodo di grandi mutamenti sociali, al posto del mite monsignor Vincenzo De Chiara, tra grandi sogni e grandi speranze, ma col piglio del prete di razza che, alle parole, preferiva i fatti concreti e l'impegno a tutto campo a favore della Chiesa e dei più deboli. Monsignor Domenico Tarcisio Cortese, nel corso del suo lungo episcopato, ha posto al centro del suo impegno l'attenzione per l'infanzia, per i giovani e per tutti i disagiati che trascorrono la loro vita ai margini della società. Un impegno costante che non è mai venuto meno e che è continuato anche dopo la sua nomina vescovo emerito della diocesi.
Nello stesso tempo, durante il suo cammino, non ha mancato di guardare alla valorizzazione delle ricchezze culturali della sua diocesi, rendendosi promotore del recupero dei percorsi storici e religiosi che sono memoria e segno del cammino dell'uomo.
Un vescovo amato dalla sua gente; una guida sicura e pastore concreto che ha saputo parlare alla Chiesa e che ha reso la Chiesa stessa capace di parlare alla gente, comunicando, operosità, concretezza e rispetto.
Mileto e tutta la provincia oggi piangono la loro ex guida spirituale, sempre pronta a sposare le cause del popolo della Chiesa e, in particolare, degli ultimi.
Mancherà a tutti monsignor Domenico Tarcisio Cortese.
Ma nella memoria di tutti resterà per sempre vivo il ricordo del suo sorriso vivo e forte e le sue omelie, nel suo stile francescano, condite spesso da frecciate chiare e dirette alla società dei consumi e al mondo dei potenti. I funerali si svolgeranno a Mileto domani alle 16. Monsignor Cortese sarà tumulato all'interno della cattedrale di Mileto.
Vincenzo Varone Gazzetta del Sud 12-11-2011