PRESENTATI I PROGETTI PER LA VIDEOSORVEGLIANZA NEI COMUNI DI SANT'ONOFRIO E STEFANACONI

(SANT’ONOFRIO) Passa anche attraverso la prevenzione ed il capillare controllo del territorio la lotta alla criminalità organizzata ed alle diverse forme di illegalità diffuse. E proprio in tale direzione vanno le decisioni recentemente assunte dalle giunte comunali di Sant’Onofrio e Stefanaconi, rispettivamente guidate dai sindaci Tito Rodà e Saverio Franzè, per la presentazione alla prefettura di Vibo Valentia di due  distinti progetti finalizzati all’adozione di sistemi integrati di videosorveglianza.
Predisposti nell’ambito dei finanziamenti previsti dal “Pon Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013” al fine di “assumere tutte quelle iniziative finalizzate alla messa in sicurezza del territorio, rendendolo meno aggredibile da fattispecie criminose”, i progetti, se ritenuti idonei, andranno ad implementare i già esistenti impianti in dotazione ai due comuni che da tempo garantiscono il controllo di aree e obiettivi ritenuti “a rischio” sul territorio di competenza.
Un primo intervento in tal senso, era stato in effetti attuato nell’ambito dell’attivazione sia a Sant’Onofrio che a Stefanaconi dei rispettivi centri di aggregazione sociale, destinati in particolare all’inclusione dei giovani e delle categorie cosiddette “a rischio” e realizzati
sempre attingendo ai fondi comunitari del “Pon sicurezza” tramite i progetti presentati dal Consorzio “Sviluppo e Legalità Vibonese”.
Denominato “Sant’Onofrio Sicura”, l’attuale progetto di videosorveglianza varato dalla giunta Rodà prevede l’impiego di risorse finanziarie per circa 280mila euro, mentre ammonta a circa 350mila euro la richiesta avanzata dall’esecutivo Franzè per la realizzazione del progetto “Stefanaconi Sicura”.
In entrambi i casi è prevista la realizzazione di un articolato e sofisticato impianto con l’installazione di numerose videocamere che, grazie anche al supporto logistico di una centrale operativa, garantiranno il “controllo permanente di tutti i punti sensibili del territorio comunale” con lo scopo di “incidere positivamente sulle problematiche relative alla sicurezza dei cittadini sempre più turbati da fenomeni di criminalità diffusa”.
Da parte loro i due enti, che confidano nella rapida approvazione dei rispettivi elaborati progettuali, si impegnano a garantire i costi di gestione e manutenzione degli impianti nei cinque anni successivi alla loro realizzazione. 
       (Raffaele Lopreiato)