RITIRATI I MANIFESTI DELLA CAMPAGNA “UNHATE” DI BENETTON

La campagna pubblicitaria UNHATE di Benetton
Il bacio tra il Papa e l’Imam di Al Azhar per la nuova campagna Benetton, ha fatto e continua a far discutere, nonostante la campagna sia stata immediatamente censurata, dopo le proteste del direttore della Sala Stampa del Vaticano Padre Lombardi, secondo cui la campagna usava in maniera inaccettabile la figura di Papa Ratzinger, i manifesti sono stati ritirati.
C’è da dire che da sempre il marchio Benetton è legato alla creatività del pubblicitario Oliverio Toscani, noto per l’arte di creare immagini con forti contrasti quali la donna nera che allatta al seno un bimbo bianco, un prelato che bacia una monaca ecc. Ora arriva la campagna dal nome inequivocabile: “Unhate” contro l’odio.
Unhate - Angela Merkel e Nicolas Sarkozy

Intenzione di Alessandro Benetton era il lancio di un  messaggio, anche se provocatorio, di accoglienza, un messaggio volto a “promuovere la vicinanza tra popoli, fedi, culture, nella pacifica comprensione delle ragioni altrui mediante immagini volutamente forti”. Di fatti la  Fondazione UNHATE, voluta e fondato dal Gruppo Benetton, cerca di contribuire alla creazione di una nuova cultura della tolleranza, per combattere l’odio, costruire sui valori alla base della Benetton. È un altro passo importante nella strategia di responsabilità sociale del gruppo: non un semplice esercizio cosmetico, ma un contributo che avrà un impatto reale
sulla comunità internazionale, in particolare attraverso il veicolo della comunicazione, che può raggiungere gli attori sociali nelle diverse aree.
Unhate- Hu Jin Tao Presidente Sud-Coreano e Barack Obama
Oliverio Toscani
Come al solito, lo scopo è stato raggiunto, la pubblicità è stata di forte impatto, nei fatti si parla, se ne parlerà in futuro, e comunque il motto è sempre quello,bene o male, basta che se ne parli, anche con il ritiro dei manifesti.