(SANT’ONOFRIO) Come da tradizione, anche quest’anno il 3 maggio con i solenni festeggiamenti in onore della Santa Croce ha preso il via il calendario delle celebrazioni religiose che si snoderà fino all’autunno prossimo con una serie di appuntamenti di sicuro richiamo per la comunità parrocchiale.
Una ricorrenza, quella celebrata ieri, che da sempre esalta la religiosità popolare in nome della speciale devozione che unisce i santonofresi alla “loro” Santa Croce.Un legame che ha origini lontane, risalendo ai primi anni del 1700 allorquando il frate Gerolamo Lo Terzo, ospite del signore locale principe Ruffo Scilla, giunse in queste contrade per portare la sua benefica opera evangelizzatrice.
Il “beato” Gerolamo, come da subito il religioso venne definito dalla credenza popolare per la profonda spiritualità e generosità, piantò nei diversi punti cardinali del paese delle croci che, come tramandato dalla tradizione, manifestarono nel tempo le loro capacità miracolose.
Da allora la devozione popolare andò crescendo, fino a far assurgere la Santa Croce a simbolo universale dei santonofresi che in ogni angolo del mondo dove sono costituiti in comunità organizzate, Argentina e Canada tra tutte, ne celebrano in modo solenne la ricorrenza.
Intatti sono rimasti anche a Sant’Onofrio i riti che caratterizzano questa festività come la veglia notturna presso il monumento di località “Pettiforgiari” durante la quale le donne anziane recitano ininterrottamente le preghiere tramandate dalla tradizione orale.
Suggestivo anche il ripetuto passaggio per le vie del paese delle cosiddette “Verginelle”, bambine di bianco vestite che fanno la spola tra l’abitazione delle famiglie che le organizzano per adempiere ad un voto per grazia ricevuta ed il monumento della Santa Croce.
Molto partecipata anche quest’anno si è poi rivelata la processione mattutina, con i fedeli che hanno accompagnato l’artistico reliquiario contenente la venerata scaglia della Santa Croce e conclusa dalla solenne celebrazione eucaristica officiata dal parroco don Franco Fragalà.
I festeggiamenti religiosi sono proseguiti nel pomeriggio con la gradita presenza del vescovo mons. Luigi Renzo che nella chiesa matrice, a coronamento del corso formativo triennale, ha amministrato ad un gruppo di ragazzi e ragazze del luogo il sacramento della cresima.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 04/05/2012)