(SANT’ONOFRIO) Quando, al triplice fischio di chiusura dell’arbitro Gava cala definitivamente il sipario sul campionato di calcio 2011-2012 con l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia, la Juventus può ufficialmente dire di aver concluso la sua più lunga e difficile “traversata nel deserto”.
Un calvario iniziato con lo scandalo di Calciopoli e la conseguente onta della retrocessione in Serie B, da dove poi si è faticosamente riavviato il cammino della riscossa, culminata nello “storico” pomeriggio del 13 maggio 2012.
Una rinascita sancita dalla contagiosa esplosione di gioia che invade lo Juventus Stadium per propagarsi rapidamente nella città di Torino ed in tutta la nazione.
In ogni città, in ogni paese o contrada i vessilli bianconeri, troppo a lungo riposti nei cassetti, tornavano finalmente a sventolare.
Anche a Sant’Onofrio il pomeriggio di domenica scorsa si è colorato di bianconero.
Un appuntamento, quello dei festeggiamenti dell’atteso Tricolore, organizzato fin nei minimi dettagli dalla numerosa rappresentanza locale della tifoseria juventina che non ha lesinato sforzi organizzativi ed economici, ricorrendo ad una sottoscrizione volontaria.
E così, in un clima di autentica festa popolare e per la gioia soprattutto dei più piccini, le vie del paese sono state animate dal ballo frenetico dei giganti e dalle performance degli artisti di strada, il tutto in un tripudio di bandiere bianconere.
Non è mancata naturalmente la classica sfilata di auto a suon di clacson con le immancabili soste e sfottò di rito presso le abitazioni dei più accesi tifosi avversari.
Ma il cuore dell’avvenimento si è rivelato, come previsto, Piazza Umberto I dove, tra cori di esultanza ed abbracci la festa si è protratta fino a tarda sera, grazie anche all’avvicendarsi sul palco dei diversi artisti ospiti. Per i tifosi di ogni età e generazione presenti, particolarmente toccante si è rivelato l’intervento di saluto del prof. Bruno Defina, decano dei tifosi juventini santonofresi, che con la voce rotta dall’emozione non si è sottratto al commosso ricordo dei “tanti amici cui ci accomunava la grande fede bianconera e che ora non ci sono più”.
A loro in particolare, con un prolungato e commosso applauso, il popolo juventino santonofrese ha dedicato uno dei successi più belli ed attesi della Vecchia Signora.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 15/05/2012)