SANT’ONOFRIO: UN ALTRO RAID A OPERA DELLE DUE SORELLE CHE SOFFRONO DI DISAGI PSICHICI


(SANT’ONOFRIO) La misura è ormai colma, e l’opinione pubblica sembra davvero giunta al limite della sopportazione.
L’ennesima scorribanda nella centralissima via Roma di L.A. e L.P., le due sorelle con gravi problemi psichici già più volte assurte in passato agli onori delle cronache per analoghi episodi vandalici, ha infatti suscitato nuovo allarme specie tra i malcapitati cittadini che in pieno giorno hanno dovuto assistere all’ennesima reiterazione di danneggiamenti a beni pubblici e privati.
A farne le spese, ancora una volta, le numerose auto in quel momento parcheggiate in strada dalle quali le due sorelle, scandendo frasi sconnesse e minacciose, hanno violentemente divelto specchietti retrovisori, antenne radio e tergicristalli, causando danni per diverse centinaia di euro.
La loro furia devastatrice si è poi indirizzata sulle fioriere allocate in piazza Umberto I, dalle quali sono state sradicate le piante da poco messe a dimora.
Subito sono stati attivati i carabinieri della locale stazione guidata dal luogotenente Sebastiano Cannizzaro che, seppure a fatica, hanno ricondotto alla calma le due congiunte nel frattempo allontanatesi dal luogo teatro del loro raid.
Contestualmente partiva la richiesta di Tso (trattamento sanitario obbligatorio) al sindaco di Stefanaconi Salvatore Di Sì, territorialmente competente in quanto le due sorelle risiedono nella popolosa frazione Morsillara.
La situazione di allarme, come altre volte evidenziato, si ripete ormai da anni.
Con delle brevi pause solo nei periodi successivi al ricovero nelle strutture ospedaliere specializzate, fintanto che durano gli effetti delle cure sedative cui L.A. e L.P. vengono di volta in volta sottoposte.
Grande preoccupazione continuano altresì ad esprimere per le situazioni di costante pericolo che da questi atteggiamenti aggressivi derivano a chiunque in quei momenti si venga a trovare nel loro raggio d’azione, i vicini di casa delle due sorelle che da tempo segnalano alle autorità competenti lo stillicidio di dispetti e danni arrecati alle loro proprietà.
L’auspicio di tutti è che la segnalazione di questo ennesimo caso induca i sindaci di Stefanaconi e Sant’Onofrio, le forze dell’ordine e le autorità sanitarie, ognuno per il proprio ambito di  competenza,  all’adozione di provvedimenti risolutori, capaci di incidere concretamente sulla definitiva cura e riabilitazione delle due sfortunate sorelle.
                              (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 16/05/2012)