(SANT’ONOFRIO) Secondo giorno, e seconda notte, di protesta degli ex operai Eurocoop, tre dei quali hanno occupato il campanile della chiesa matrice che si affaccia su piazza Umberto I.
Utilizzati fino al 2009 per il servizio comunale di raccolta e smaltimento dei rifiuti, gli otto lavoratori, tutti santonofresi con moglie e figli a carico ed esclusiva fonte di sostentamento della famiglia, hanno compiuto l’ennesimo gesto eclatante per attirare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla loro condizione di “disoccupati cronici, privati anche del diritto costituzionalmente riconosciuto agli ammortizzatori sociali”.
A destare preoccupazione per la nuova, clamorosa iniziativa non solo le dichiarazioni dei lavoratori che anche nella giornata di ieri hanno minacciato gesti inconsulti se non riceveranno adeguate rassicurazioni sul loro futuro lavorativo, ma anche le precarie condizioni strutturali e statiche del campanile.
Per tali ragioni la zona circostante la chiesa matrice è stata messa in sicurezza, sin dal momento in cui è scattata l’emergenza, dalle forze dell’ordine guidate dal comandante della locale stazione dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro allo scopo di consentire, in caso di necessità, il pronto intervento dei vigili del fuoco che hanno attivato la prevista procedura di pronto intervento e presidiano permanentemente l’area interessata.
Utilizzati fino al 2009 per il servizio comunale di raccolta e smaltimento dei rifiuti, gli otto lavoratori, tutti santonofresi con moglie e figli a carico ed esclusiva fonte di sostentamento della famiglia, hanno compiuto l’ennesimo gesto eclatante per attirare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla loro condizione di “disoccupati cronici, privati anche del diritto costituzionalmente riconosciuto agli ammortizzatori sociali”.
A destare preoccupazione per la nuova, clamorosa iniziativa non solo le dichiarazioni dei lavoratori che anche nella giornata di ieri hanno minacciato gesti inconsulti se non riceveranno adeguate rassicurazioni sul loro futuro lavorativo, ma anche le precarie condizioni strutturali e statiche del campanile.
Per tali ragioni la zona circostante la chiesa matrice è stata messa in sicurezza, sin dal momento in cui è scattata l’emergenza, dalle forze dell’ordine guidate dal comandante della locale stazione dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro allo scopo di consentire, in caso di necessità, il pronto intervento dei vigili del fuoco che hanno attivato la prevista procedura di pronto intervento e presidiano permanentemente l’area interessata.
Comunque, contestualmente alla protesta degli occupanti, sostenuta anche dagli altri lavoratori interessati e da numerosi familiari, continuano i contatti con le istituzioni preposte alla ricerca di soluzioni condivise.
Ad occuparsene, Nazzareno Piperno, segretario provinciale dello Slai Cobas, da sempre al fianco degli operai licenziati.
Un primo spiraglio sembra essersi aperto nel primo pomeriggio di ieri, quando una delegazione, guidata dallo stesso Piperno, ha incontrato in municipio il sindaco Tito Rodà.
Il primo cittadino ha ribadito la propria vicinanza umana ed istituzionale agli operai licenziati, facendosi inoltre promotore di un tavolo tecnico nel quale proseguire il confronto.
A tal proposito, Rodà ha garantito che provvederà per lunedì prossimo ad organizzare un primo incontro al quale inviterà anche il presidente della Provincia Francesco De Nisi, i rappresentanti del vibonese in Consiglio regionale Stillitani, Bruni, Censore, Salerno e Grillo ed il sen. Franco Bevilacqua, con l’intento di chiedere il loro sostegno nelle sedi istituzionali appropriate per addivenire ad una positiva soluzione della vertenza.
La proposta è stata favorevolmente accolta dai lavoratori, che però non intendono recedere dal loro proposito, ribadendo che “l’occupazione del campanile si protrarrà a questo punto almeno fino all’inizio della prossima settimana”.
Ad occuparsene, Nazzareno Piperno, segretario provinciale dello Slai Cobas, da sempre al fianco degli operai licenziati.
Un primo spiraglio sembra essersi aperto nel primo pomeriggio di ieri, quando una delegazione, guidata dallo stesso Piperno, ha incontrato in municipio il sindaco Tito Rodà.
Il primo cittadino ha ribadito la propria vicinanza umana ed istituzionale agli operai licenziati, facendosi inoltre promotore di un tavolo tecnico nel quale proseguire il confronto.
A tal proposito, Rodà ha garantito che provvederà per lunedì prossimo ad organizzare un primo incontro al quale inviterà anche il presidente della Provincia Francesco De Nisi, i rappresentanti del vibonese in Consiglio regionale Stillitani, Bruni, Censore, Salerno e Grillo ed il sen. Franco Bevilacqua, con l’intento di chiedere il loro sostegno nelle sedi istituzionali appropriate per addivenire ad una positiva soluzione della vertenza.
La proposta è stata favorevolmente accolta dai lavoratori, che però non intendono recedere dal loro proposito, ribadendo che “l’occupazione del campanile si protrarrà a questo punto almeno fino all’inizio della prossima settimana”.
(Raffaele Lopreiato)