Sergio Rizzo Domenico Servello |
(MAIERATO) E’ la classica storia del bicchiere riempito a metà, a seconda dei punti di vista considerato mezzo vuoto o mezzo pieno, che si ripete.
Il lento e difficile processo di recupero e messa in sicurezza del territorio dopo le ferite inferte dalla terribile frana che un anno e mezzo fa in pochi secondi metteva letteralmente in ginocchio il tessuto sociale ed economico di una intera comunità, evitando solo per miracolo anche la conta di vite umane, è ancora oggi oggetto di contrapposizioni e accesi dibattiti tra le forze politiche ed istituzionali.
Perplessità sulla ricostruzione continuano ad essere espresse, riprendendo il leit motiv dell’ultima campagna elettorale amministrativa, da Domenico Servello, segretario provinciale di Italia dei Valori e capogruppo consiliare di minoranza. Tanto da indurre il gruppo “Rinascita” da lui guidato ad organizzare nei giorni scorsi un’assemblea popolare per “fare il punto della situazione ed elaborare insieme ai cittadini proposte utili per la ricostruzione”.
Persistenza pericolosità della “zona rossa”, ritardi nel ripristino della viabilità e nel consolidamento del versante di frana, mancato ristoro economico per le aziende ed i proprietari di immobili danneggiati dall’evento costituiscono per Servello i punti critici sui quali, “stante l’impossibilità, nonostante le reiterate richieste, di discuterne nella sede più appropriata del consiglio comunale” occorre più che mai “attirare l’attenzione dell’opinione pubblica in un’azione che deve essere nel contempo di forte controllo e stimolo dell’operato dell’amministrazione comunale”.
Su facebook, in particolare, dove un costituendo Comitato per Maierato, animato da Domenico Malta e Vittorio Curigliano ha attivato il forum “Oltre la frana” con lo scopo di “creare un nuovo soggetto rappresentativo degli interessi diffusi nella comunità sui temi che riguardano il presente e l’immediato futuro”.
In tale contesto “la frana deve rappresentare una frattura nei comportamenti e negli atteggiamenti ed un nuovo punto di partenza, con un’azione amministrativa capace di tutelare efficacemente il patrimonio pubblico”, anche attraverso il “necessario, preventivo e informato coinvolgimento della cittadinanza, chiamata a partecipare attivamente e non più solo ad assistere”.
Diametralmente opposti, naturalmente, i giudizi sulla gestione dell’emergenza che provengono dall’amministrazione comunale.
La consegna ufficiale dei lavori per la messa in sicurezza del centro abitato, avvenuta lo scorso 28 settembre, fornisce infatti l’occasione al sindaco Sergio Rizzo di esprimere “soddisfazione ed entusiasmo” per la tempistica che sta caratterizzando la ricostruzione.
Nello specifico, Rizzo evidenzia l’avvio della messa in sicurezza dell’area di frana attraverso la “prevista realizzazione di pozzi, drenaggi e trincee per la raccolta delle acque sulla base dello studio geologico elaborato dal Politecnico di Milano”.
“Il tutto - prosegue il sindaco - mentre continuano le indagini sull’area di frana e i tecnici sono al lavoro per progettare una viabilità alternativa al tracciato della vecchia Panoramica, letteralmente spazzata via dalla frana”.
Rassicurazioni vengono fornite anche sui previsti rimborsi alle attività produttive ed alle aziende agricole, già conteggiati e per i quali si è in attesa di ricevere il trasferimento delle somme dovute da parte della Regione Calabria.
Da queste considerazioni la chiosa finale di Rizzo, per il quale “nonostante la lunghezza a volte snervante delle procedure legate alla gestione del’emergenza, l’amministrazione comunale non ha trascurato nessun particolare pur di consentire a Maierato di ripartire”.
“Ecco perché - conclude il sindaco - consideriamo demagogiche e strumentali alcune prese di posizione e respingiamo al mittente le accuse infondate di non aver saputo o voluto fare nulla”.
(Raffaele Lopreiato)