SANT‘ONOFRIO – PIZZO: EMERGENZA, CINGHIALI ALLE PORTE DI CASA E NESSUNO SI MUOVE.



(SANT‘ONOFRIO) Ennesimo “avvistamento” di cinghiali nel territorio a ridosso dei comuni di Sant’Onofrio e Pizzo.
L’ultimo episodio rissale a qualche giorno fa allorquando un’intera famigliola di ungulati si è tranquillamente presentata davanti ad un casolare e per nulla intimorita dalla presenza umana ha accettato volentieri qualche boccone offerto dai proprietari.
Un’ulteriore, preoccupante conferma purtroppo di come la presenza dei cinghiali nella nostra provincia sia ormai talmente estesa ed omogenea da aver “normalizzato” la loro presenza a tal punto da indurli a comportamenti tipici degli animali domestici.


Ciononostante permane la gravità della situazione, in particolare per l’imprenditoria agricola, considerato che non passa giorno senza che vengano segnalati danni alle coltivazioni causati dalle scorribande di vere e proprie orde di cinghiali che nei loro spostamenti arrivano a percorrere diverse decine di chilometri devastando tutto ciò che incontrano.
Nel caso specifico del comune di Sant’Onofrio, non è la prima volta che i cinghiali si avvicinano in paese in cerca di cibo facile.
Con i cittadini, increduli e sorpresi, costretti ad assistere impotenti ed anche un po’ impauriti al loro passaggio.
Il fenomeno del progressivo avvicinamento dei cinghiali in pieno centro urbano non accenna quindi a diminuire, a causa anche del colpevole atteggiamento delle istituzioni preposte che allo stato non sono ancora riuscite ad arginare in alcun modo il fenomeno.
Scomparsa la Provincia, anche perchè la funzione delegata (agricoltura, caccia e pesca) è ritornata di competenza della Regione che sta provvedendo alla riorganizzazione dell’intero settore.
E proprio in questi giorni gli organi competenti sono al lavoro per la stesura del nuovo regolamento per la gestione faunistico-venatoria del cinghiale.
Tra le novità più attese, la prevista modifica degli ambiti territoriali e la definizione delle nuove “aree di caccia vocata al cinghiale”.

Anche in tema di rimborsi per i danni causati dai cinghiali si attendono dalla regione buone notizie, considerato che ormai da anni i previsti fondi non vengono erogati tanto da indurre gli agricoltori a non denunciare più i danni subiti.

Raffaele Lopreiato