(SANT‘ONOFRIO) Archiviata la fase dei festeggiamenti, con la manifestazione di ringraziamento alla cittadinanza organizzata dalla lista Tre Spighe e svoltasi nella serata di domenica scorsa in Piazza Umberto I, la nuova amministrazione comunale muove i primi passi.
Nella giornata di ieri, infatti, il sindaco Onofrio Maragò ha proceduto alla nomina dei quattro assessori che lo affiancheranno nella delicata fase di governo del paese.
Una scelta ispirata dalla “linea verde” quella fatta dal neo sindaco ed in netta controtendenza rispetto alle previsioni ed alla ridda di nomi fatti alla vigilia.
Felice Antonio Casuscelli, Antonio Ferito, Rosa Ferraro e Maria Elisabetta Marcello sono infatti i nuovi assessori del comune di Sant’Onofrio.
Tutti e quattro sono alla prima esperienza amministrativa.
Una scelta tutta interna alla lista Tre Spighe con tre di loro (Casuscelli, Ferito e Marcello) eletti anche alla carica di consigliere comunale e la quarta (Ferraro) che invece non ce l’aveva fatta per una manciata di voti.
La composizione del nuovo esecutivo rispetta la parità di genere con la presenza di due donne (Elisabetta Marcello rivestirà anche la carica di vicesindaco) ed è caratterizzata da un’età media di 29 anni.
Il prossimo atteso passaggio è ora quello della convocazione del primo consiglio comunale.
Nella seduta di insediamento oltre alla presentazione delle linee programmatiche dovrebbe definirsi anche la squadra di governo con l’assegnazione delle deleghe da parte del sindaco Maragò.
In quella occasione si procederà anche all’elezione del presidente del consiglio comunale ed alla nomina dei capigruppo consiliari.
Da quel momento l’amministrazione comunale, nel pieno delle sue funzioni e ad organigramma completato, potrà iniziare a dispiegare la sua azione iniziando ad affrontare i problemi grandi e piccoli che già l’attendono.
Tra questi uno di non poco conto che sembra profilarsi, anche per le possibili gravi conseguenze contabili e amministrative, la mancata approvazione nei termini stabiliti del conto consuntivo e del bilancio di previsione.
Da segnalare infine una breve, chiamiamola così, nota di costume.
Dal giorno della proclamazione dei risultati campeggia sulla balconata dell’entrata principale del municipio un mazzo di spighe.
Sarebbe auspicabile che il sindaco inviti qualche solerte dipendente comunale a rimuoverlo.
Lo si deve innanzitutto alla “sacralità” del municipio da sempre considerata “casa di tutti” per eccellenza.
E, ancora, lo si deve al clima di pacificazione sociale che, come peraltro sempre accaduto anche in passato, necessariamente deve prevalere dopo una campagna elettorale particolarmente aspra e combattuta.
Partendo anche dai piccoli gesti.
Nella giornata di ieri, infatti, il sindaco Onofrio Maragò ha proceduto alla nomina dei quattro assessori che lo affiancheranno nella delicata fase di governo del paese.
Una scelta ispirata dalla “linea verde” quella fatta dal neo sindaco ed in netta controtendenza rispetto alle previsioni ed alla ridda di nomi fatti alla vigilia.
Felice Antonio Casuscelli, Antonio Ferito, Rosa Ferraro e Maria Elisabetta Marcello sono infatti i nuovi assessori del comune di Sant’Onofrio.
Tutti e quattro sono alla prima esperienza amministrativa.
Una scelta tutta interna alla lista Tre Spighe con tre di loro (Casuscelli, Ferito e Marcello) eletti anche alla carica di consigliere comunale e la quarta (Ferraro) che invece non ce l’aveva fatta per una manciata di voti.
La composizione del nuovo esecutivo rispetta la parità di genere con la presenza di due donne (Elisabetta Marcello rivestirà anche la carica di vicesindaco) ed è caratterizzata da un’età media di 29 anni.
Il prossimo atteso passaggio è ora quello della convocazione del primo consiglio comunale.
Nella seduta di insediamento oltre alla presentazione delle linee programmatiche dovrebbe definirsi anche la squadra di governo con l’assegnazione delle deleghe da parte del sindaco Maragò.
In quella occasione si procederà anche all’elezione del presidente del consiglio comunale ed alla nomina dei capigruppo consiliari.
Da quel momento l’amministrazione comunale, nel pieno delle sue funzioni e ad organigramma completato, potrà iniziare a dispiegare la sua azione iniziando ad affrontare i problemi grandi e piccoli che già l’attendono.
Tra questi uno di non poco conto che sembra profilarsi, anche per le possibili gravi conseguenze contabili e amministrative, la mancata approvazione nei termini stabiliti del conto consuntivo e del bilancio di previsione.
Da segnalare infine una breve, chiamiamola così, nota di costume.
Dal giorno della proclamazione dei risultati campeggia sulla balconata dell’entrata principale del municipio un mazzo di spighe.
Sarebbe auspicabile che il sindaco inviti qualche solerte dipendente comunale a rimuoverlo.
Lo si deve innanzitutto alla “sacralità” del municipio da sempre considerata “casa di tutti” per eccellenza.
E, ancora, lo si deve al clima di pacificazione sociale che, come peraltro sempre accaduto anche in passato, necessariamente deve prevalere dopo una campagna elettorale particolarmente aspra e combattuta.
Partendo anche dai piccoli gesti.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 14/6/2016)