(SANT’ONOFRIO) La gioia del “popolo delle Spighe” per la vittoria, tenuta a freno nelle ore notturne subito dopo lo spoglio delle schede elettorali, esplode in modo fragoroso nel pomeriggio di ieri con la proclamazione ufficiale del sindaco e dei consiglieri eletti.
Nel percorso che porta dal seggio di via Del Signore al municipio, dove la foto di rito dei neoletti di maggioranza segna visivamente la “presa di possesso” dell’amministrazione comunale, un gruppo spontaneo di sostenitori forma il festoso corteo che, aperto da un trattore carico dei tradizionali covoni di grano, intona a squarciagola la canzone della “Luisella”.
Nel percorso che porta dal seggio di via Del Signore al municipio, dove la foto di rito dei neoletti di maggioranza segna visivamente la “presa di possesso” dell’amministrazione comunale, un gruppo spontaneo di sostenitori forma il festoso corteo che, aperto da un trattore carico dei tradizionali covoni di grano, intona a squarciagola la canzone della “Luisella”.
Ritornando comunque alle vicende squisitamente politiche va segnalato come le forze in campo, oltre a smaltire l’adrenalina accumulata in una campagna elettorale lunga e dai toni abbastanza alti, si accingono a tracciare i primi bilanci e ad analizzare i dati salienti che emergono dal voto di domenica scorsa.
Un voto che, lo ricordiamo, ha visto prevalere nella corsa a tre Onofrio Maragò (lista “Tre Spighe, 695 voti) su Pietro Lopreiato (“Per Sant’Onofrio, 636) e Salvatore Bulzomì (“Insieme per la Rinascita” 601).
Un primo dato che emerge dall’esame dei numeri è proprio la capacità personale di attrarre il consenso dimostrata dal neosindaco che, sottraendo dal totale le preferenze ai singoli candidati della sua lista, ottiene ben 93 voti di lista. Molti di più quindi rispetto a Lopreiato (40 voti di lista) e Bulzomì (37 voti di lista).
Sono tre invece, uno per lista, i candidati a consigliere che superano quota cento nelle preferenze. Si tratta di Paolo Riga (131 con lista “Per Sant’Onofrio”), Felice Casuscelli (107–“Tre Spighe”) e Giuseppe Arcella (102 – “Insieme per la Rinascita”).Si ferma invece a quota 98 Giosuè Monardo (“Rinascita”) che non ottiene un posto in consiglio.
Va male complessivamente ai tanti candidati con pregresse esperienze da amministratori locali.
Non soddisfacente, infine, in termini di risultato finale l’esperienza delle donne scese in campo.
Un voto che, lo ricordiamo, ha visto prevalere nella corsa a tre Onofrio Maragò (lista “Tre Spighe, 695 voti) su Pietro Lopreiato (“Per Sant’Onofrio, 636) e Salvatore Bulzomì (“Insieme per la Rinascita” 601).
Un primo dato che emerge dall’esame dei numeri è proprio la capacità personale di attrarre il consenso dimostrata dal neosindaco che, sottraendo dal totale le preferenze ai singoli candidati della sua lista, ottiene ben 93 voti di lista. Molti di più quindi rispetto a Lopreiato (40 voti di lista) e Bulzomì (37 voti di lista).
Sono tre invece, uno per lista, i candidati a consigliere che superano quota cento nelle preferenze. Si tratta di Paolo Riga (131 con lista “Per Sant’Onofrio”), Felice Casuscelli (107–“Tre Spighe”) e Giuseppe Arcella (102 – “Insieme per la Rinascita”).Si ferma invece a quota 98 Giosuè Monardo (“Rinascita”) che non ottiene un posto in consiglio.
Va male complessivamente ai tanti candidati con pregresse esperienze da amministratori locali.
Tra loro solo Paolo Riga, Nicola Addesi, Fortunato Santaguida e Giuseppe Ruffa occuperanno di nuovo uno scranno in consiglio.
Delle sette candidate solo Elisa Marcello (“Tre Spighe”-38) farà parte della nuova assise.
L’amaro in bocca rimane in particolare a Lina Pezzo le cui settanta preferenze ottenute con la lista Bulzomì non si rivelano sufficienti per ottenere un seggio.
Rimane fuori anche la giovane studentessa universitaria Marwa El Afia (“Tre Spighe”-22).
L’amaro in bocca rimane in particolare a Lina Pezzo le cui settanta preferenze ottenute con la lista Bulzomì non si rivelano sufficienti per ottenere un seggio.
Rimane fuori anche la giovane studentessa universitaria Marwa El Afia (“Tre Spighe”-22).
La sua mancata elezione è probabilmente un’occasione sprecata per l’intera comunità, considerato che avrebbe segnato un importante primato segno dei nostri tempi.
Marwa, infatti, sarebbe stata la prima donna di origine marocchina ad occupare una carica elettiva non solo a Sant’Onofrio ma nell’intera Calabria.
Marwa, infatti, sarebbe stata la prima donna di origine marocchina ad occupare una carica elettiva non solo a Sant’Onofrio ma nell’intera Calabria.
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 08/06/2016