SANT‘ONOFRIO: RODÀ SFIDA L’OPPOSIZIONE AD UN CONFRONTO PUBBLICO

(SANT‘ONOFRIO) L’amministrazione comunale rompe finalmente la regola del silenzio che finora si era imposta e, nel caso specifico, interviene sulla vicenda relativa alla paventata privatizzazione dell’asilo nido.
E’ un intervento duro, diretto, quello del sindaco Tito Rodà che rintuzza le accuse in questi ultimi giorni piovutegli addosso dai principali partiti di opposizione i cui segretari, a suo dire, non fanno altro che “seminare zizzania e false affermazioni tra la gente”.
Un atteggiamento, quello che Rodà ascrive ai rappresentanti politici avversari, che era pur lecito aspettarsi da “due nemici che diventano amici per raggiungere i propri obiettivi”.
“Meno male - liquida comunque l’argomento il sindaco - che i due rappresentano solo un piccolo seguito di persone legate tra di loro da interessi personali”.
Entrando nel vivo dell’argomento, Rodà rovescia le accuse del segretario Udc Antonino Pezzo, definito “seminatore di falsità”, ricordando che “nessuno ha mai parlato di chiusura dell’asilo nido” e che le “maestre in quanto dipendenti comunali non rischiano nessuna mobilità o licenziamento”.
Riguardo poi alla decisione che a breve potrebbe essere assunta il primo cittadino dopo aver ribadito che la “professionalità delle maestre è riconosciuta”, chiarisce che occorre “scegliere se esternalizzare l’asilo nido o chiudere gli uffici comunali” spiegando altresì che “esternalizzare significa non svendere l’asilo ma salvarlo ottimizzando i costi e mantenendo la stessa qualità grazie anche al contributo che verrà erogato dalla Regione”.
“D’altronde - liquida la pratica Udc il sindaco - Pezzo, già allontanato dopo pochi mesi dall’amministrazione Stinà, prenda coscienza che non bisogna parlare a sproposito e che rappresenta solo un piccolo gruppo di seguaci malati di protagonismo e capaci di seminare solo distruzione”.


Riguardo poi al Partito Democratico, il sindaco ricorda il loro “anno e mezzo di guida del paese prima che venissero commissariati”.
Un periodo non particolarmente felice per la comunità, secondo Rodà, che a tal proposito annota “gli incarichi politici, le variazioni ai progetti di cimitero, piazza Umberto I e scalinata della chiesa madre spendendo ulteriori soldi, l’aver adibito il sito storico del Cao a discarica pubblica”.
Riguardo alle polemiche scaturite dalla estromissione degli esponenti Pd dal recente incontro in municipio, il sindaco ricorda al segretario Giuseppe Ruffa di “non aver mai convocato una riunione” ma di essersi  solo reso “disponibile ad incontrare una delegazione di genitori per chiarimenti richiesti dagli stessi”.
In conclusione, dopo aver ribadito che la sua amministrazione può dare “lezioni di stile e correttezza”, Rodà sfida l’opposizione ad un confronto pubblico “fino ad oggi mai richiesto”.
  

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud)  

SANT‘ONOFRIO:LADRI SORPRESI IN UNA VILLETTA DI CONTRADA MANNÀ

(SANT‘ONOFRIO) Cresce in paese l’allarme sociale per l’escalation di furti e razzie che hanno come obiettivo privilegiato abitazioni in centro e casolari nelle campagne limitrofe.
Con i ladri che nei loro raid non disdegnano di prelevare nessun tipo di bene che capita sotto tiro, da quelli di maggior valore come soldi in contanti e preziosi ai prodotti della terra e, finanche, la legna da ardere.
E di ieri la notizia dell’ultimo preoccupante tentativo di furto registrato, e per fortuna sventato, in contrada Mannà, nella prima periferia del paese.

In pieno giorno, erano da poco passate le ore 11.00, presumibilmente tre persone dopo aver divelto una delle finestre poste sul retro, tentavano di intrufolarsi in una delle prime villette della zona.
In casa, in quel momento, si trovavano solo le figlie minorenni dei proprietari che comunque, dimostrando prontezza di riflessi, accortesi del tentativo di furto in atto si sono messe ad urlare per cercare di attirare l’attenzione.
Tra i primi ad accorgersi di quanto stava accadendo, il padre delle due ragazze, in quel momento intento in un vicino appezzamento di terreno ad eseguire alcuni lavori di giardinaggio.
La situazione di scompiglio venutasi a creare induceva i malviventi ad un rapido dietrofront.
Ed è proprio durante il tentativo di fuga che uno di loro, dopo essere stato raggiunto dal proprietario nel frattempo sopraggiunto nei pressi dell’abitazione e da alcuni vicini, anch’essi richiamati dalle grida di aiuto delle ragazze, veniva immobilizzato e di li a poco consegnato ai carabinieri della locale stazione prontamente giunti sul posto.
Il ladro fermato, un giovane di circa venticinque anni dall’accento slavo, veniva portato in caserma per l’identificazione.
Contemporaneamente, si metteva in moto la macchina investigativa per tentare di risalire ai suoi complici.
Un prezioso aiuto in tal senso veniva da alcuni vicini che segnalavano come nei minuti precedenti il tentativo di furto avevano notato, senza in quel momento dare grande importanza alla cosa,
una Opel di colore chiaro con a bordo tre persone percorrere più volte, lentamente ed in modo sospetto, la strada che attraversa località Mannà.


(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 30/06/2013)  

SANT’ONOFRIO: VERDE PUBBLICO, MOLTE LE AREE LASCIATE NEL DEGRADO

(SANT‘ONOFRIO) Il Partito Democratico apre un nuovo fronte d’attacco nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Rodà.
Stavolta ad attirare l’attenzione è la vicenda relativa alla gestione del verde pubblico.
In una nota, infatti, il segretario cittadino Giuseppe Ruffa dopo aver ancora una volta rimarcato la “mancata adesione del comune di Sant’Onofrio alla prevista procedura per il pagamento dei debiti contratti dalla pubblica amministrazione, così generando scalpore fra i cittadini e gli imprenditori che operano nel territorio”, punta il dito contro il “sindaco Rodà e la sua giunta che ormai da mesi si sono chiusi nel più assoluto silenzio evitando di dare risposte ai cittadini che a buon diritto le chiedono”.
Ad ulteriore dimostrazione del deplorevole operato dell’amministrazione di centrodestra, Ruffa punta l’indice contro la mancata applicazione del Regolamento comunale per l’adozione di spazi verdi” con il conseguente bando pubblico di adesione che era stato divulgato.
In pratica, l’esponente politico rinfaccia al sindaco Rodà di non aver dato seguito alle richieste pervenute nei termini previsti da parte delle associazioni e dello stesso circolo Pd per ottenere l’assegnazione di “piccole porzioni di verde pubblico da curare”. 
E così, con il trascorrere dei mesi dal momento in cui le richieste di assegnazione sono state protocollate, tra cui “quella del Pd ad aprile”, Ruffa non può fare a meno di segnalare come “alcune aree da sempre punto di ritrovo di giovani e meno giovani risultano ad oggi abbandonate, sporche e a rischio sicurezza per i bambini che continuano a frequentarle”.
Per il segretario “democrat” si tratta di un “altro segnale lampante del disinteresse e dell’incuria degli attuali amministratori nei confronti del paese e dei suoi cittadini”.
Da qui l’iniziativa del circolo politico di “denunciare l’ennesimo silenzio del sindaco” a testimonianza di un “comportamento maldestro che genera totale delusione” e nella fattispecie viola palesemente “l’articolo 9 della nostra Costituzione a tutela del decoro e del valore paesaggistico”.


(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 30/06/2013)  

SANT’ONOFRIO: ASILO NIDO, ATTACCHI BIPARTISAN

(SANT‘ONOFRIO) Fronte comune delle opposizioni Pd e Udc sulla ventilata ipotesi di privatizzazione dell’asilo nido comunale.
Le due forze politiche rigettano in toto le motivazioni del sindaco Tito Rodà circa la necessità di un “sacrificio impopolare ma comunque reso necessario dalla difficile situazione finanziaria dell’ente che non permette in alcun modo di fare fronte alle necessità di rimpinguare una pianta organica ormai ridotta al lumicino”.
A dare per primo fuoco alle polveri il segretario dello scudocrociato Antonino Pezzo che in una nota dopo aver riaffermato il proprio “No alla chiusura dell’asilo nido ed al rischio licenziamento delle educatrici” esorta ancora una volta gli attuali amministratori a “fermarsi e lasciare la guida del paese”.
Entrando nel merito della questione, Pezzo bolla come “grosse sciocchezze” le motivazioni di carattere finanziario e di carenza della pianta organica che sottendono alla decisione annunciata dal sindaco Rodà anche in considerazione della specificità delle educatrici interessate che per “oltre trent’anni hanno svolto con alta professionalità il loro ruolo”.
D’altro canto, l’esponente politico non nasconde il timore che questa scelta costituisca l’inizio di un “periodo triste dove le dipendenti dell’asilo nido vanno a rischiare la mobilità o, peggio, la cassa integrazione per declinare infine verso il licenziamento”.
Da qui la richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario e aperto.
Un’occasione che per l’Udc locale si rivelerebbe utile per riaffermare la necessità di mantenere così com’è una “struttura storica, invidiata da tutti grazie all’operato delle educatrici che con  il loro calore umano hanno saputo dare una sana accoglienza ai nostri bambini”.
Altrettanto pungenti le osservazioni che giungono dal Partito Democratico.
Il segretario Giuseppe Ruffa, dopo aver stigmatizzato l’atteggiamento del sindaco nel corso
del recente incontro in municipio allorchè i “rappresentanti dei partiti politici sono stati allontanati in malo modo”, evidenzia come questo atteggiamento sia tipico di chi “incapace di confrontarsi, mira a confondere le acque, trincerandosi nelle stanze chiuse”.
Una visione della cosa pubblica che i democratici definiscono con i “paraocchi” quasi come se “l’asilo nido fosse divenuto proprietà del dott. Rodà”.
Entrando poi nel vivo della discussione, Ruffa evidenzia come se le notizie trapelate dovessero rivelarsi vere, si tratterebbe del solito gioco della vecchia politica che cerca di allargare la pianta organica comunale stravolgendo le regole della convivenza civile”.
Da qui l’amara constatazione finale dell’esponente politico che sottolinea “l’incapacità del sindaco a gestire una semplice riunione conducendo il tutto a mero scontro personalizzato”.



 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 30/06/2013)  

SANT‘ONOFRIO : ASILO NIDO, AI GENITORI IL SINDACO HA RIBADITO LA NECESSITÀ DI PRIVATIZZARE LA SCUOLA

(SANT‘ONOFRIO) Nulla di ufficiale è stato ancora deciso riguardo le sorti dell'asilo nido comunale, ma la strada verso la sua ormai imminente privatizzazione è segnata.

E' quanto si evince dall'incontro tenuto in comune nel pomeriggio di ieri tra l'amministrazione comunale ed un nutrito gruppo di genitori.
Un incontro che, tenutosi nell’ufficio del sindaco, è stato anticipato da uno spiacevole episodio con il primo cittadino che, ritenendoli non invitati a quella che nelle intenzioni originarie doveva essere una riunione ristretta con alcuni genitori che l’avevano richiesta, non ha consentito la partecipazione al confronto di due noti esponenti del Partito Democratico locale.
Entrando poi nel vivo della discussione e snocciolando in sequenza dati e cifre incontrovertibili il sindaco Rodà, dopo una appassionata premessa sul “prezioso ruolo svolto nell'ultimo trentennio dall'asilo nido comunale tanto da farlo assurgere a struttura modello dell'intero comprensorio e dove io stesso con la frequenza dei miei figli ho avuto modo di verificare la grande professionalità delle maestre” ha illustrato le ragioni di una scelta “decisamente sofferta e non ancora operata ma che qualora verrà adottata si rivelerà sicuramente impopolare ma compiuta con coscienza e comunque, come sempre, per il bene supremo della nostra comunità".

A supporto del suo ragionamento il sindaco ha evidenziato la “poco lusinghiera eredità ricevuta dalle precedenti amministrazioni comunali di oltre sei milioni di euro di deficit accertato dell'ente che ha costretto l’attuale amministrazione già nel suo primo anno di vita ad adottare un piano di rientro per oltre un milione e duecentomila euro”.
 A questo si “aggiunge una pianta organica ormai letteralmente esangue, dove tra pensionamenti, trasferimenti e impiegati attualmente assenti per lunghissimi periodi a causa di gravi patologie conta di fatto non più di sei-sette dipendenti effettivi”.
"Una situazione questa che - ha continuato il primo cittadino - si riflette in modo pesante sulla regolarità ed incisività dell'azione amministrativa come confermano le continue lamentele dei cittadini che
quotidianamente ci segnalano ritardi e disservizi anche sul semplice rilascio di un certificato".
Sulla base di queste considerazioni per l’amministrazione comunale di centrodestra si rende obbligata la via della privatizzazione dell’asilo nido.
Duplice l’obiettivo che con questa operazione si  intende perseguire: “da un lato garantire alle famiglie, a parità di livello qualitativo del servizio erogato, il mantenimento delle rette di iscrizione attuali, dall’altro rimpolpare la dotazione organica con le ormai ex educatrici d’infanzia che, dopo un idoneo percorso formativo per le nuovi mansioni, andrebbero a supportare quei pochi dipendenti che già quotidianamente con grande spirito di sacrificio e abnegazione operano negli uffici in palese condizione di difficoltà”.
Naturalmente di diverso tenore le considerazioni dei genitori presenti, che pure hanno dimostrato grande comprensione per le problematiche esposte dagli amministratori.
La consapevolezza della grande professionalità delle educatrici che verrà meno, il timore per la situazione di incertezza che con la privatizzazione dell’asilo nido verrebbe a crearsi sul futuro della struttura, la necessità di controlli stringenti da parte dell’amministrazione comunale sulla qualità delle prestazioni erogate da parte della cooperativa che si aggiudicherà l’appalto, i tempi previsti per la riapertura autunnale della struttura.
Queste le preoccupazioni prevalenti ed espresse a viva voce dai genitori, che comunque Rodà e gli amministratori presenti hanno cercato di tranquillizzare e rasserenare in tutti i modi possibili.
Dimostrando anche apertura per alcune proposte avanzate e che si sono rivelate di particolare interesse.
Tra queste, la necessità di una compartecipazione dei genitori con una loro delegazione alle fasi di stesura ed elaborazione del futuro bando e, ancora, alla possibilità di prendere in considerazione l’ipotesi che almeno per il primo anno il passaggio dal pubblico al privato della struttura venga reso meno traumatico con la presenza nello staff delle educatrici di una quota delle vecchie maestre.

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 28/06/2013)

SANT’ONOFRIO: ASILO NIDO I GENITORI SI OPPONGONO E COSTITUISCONO UN COMITATO PERMANENTE

(SANT‘ONOFRIO) Continua a tenere banco in paese la discussione relativa alla paventata esternalizzazione dell'asilo nido comunale. Da quando la notizia e' diventata di dominio pubblico si registrano le decise prese di posizione di numerosi genitori che nei capannelli mattutini che spontaneamente si formano davanti all'ingresso della struttura di via Melissandra, commentano l'evolversi degli avvenimenti, elaborando e confrontando eventuali nuove proposte da sottoporre al sindaco Tito Roda' ed all'amministrazione comunale per garantire il mantenimento del servizio pubblico così com'è'. Una soluzione naturalmente caldeggiata anche dalle cinque operatrici d'infanzia attualmente in servizio presso l'ausilio nido che, dopo 32 anni di lavoro in questo delicato settore, con non poche difficoltà si adeguerebbero alle nuove mansioni cui verrebbero destinate presso gli uffici comunali una volta dato corso alla privatizzazione. Intanto, un primo momento di confronto si preannuncia per oggi pomeriggio alle ore 16.30 presso la sala consiliare comunale dove si ritroveranno i genitori interessati e l'amministrazione comunale. Per l'occasione il sindaco Roda' darà conto del promesso "tentativo estremo" presso la Regione Calabria di reperire i fondi necessari per garantire il mantenimento in quota pubblica dell'asilo nido. Un tentativo oggettivamente non facile, considerate le condizioni di estrema difficoltà finanziaria in cui versa anche l'ente regionale, che già negli ultimi mesi a causa dei tagli imposti al bilancio si è visto costretto a ridurre drasticamente i suoi interventi in materia di politiche sociali per l'infanzia. Nelle intenzioni dei genitori costituitosi in comitato permanente l'incontro servirà anche a sottoporre al vaglio degli amministratori locali le loro proposte che prevedono anche l'ipotesi di un aumento sensibile delle rette di iscrizione e frequenza dei bambini pur di garantire la regolare apertura dell'asilo nido nelle modalità e termini che già si è avuto modo di conoscere e apprezzare in questi trentadue anni di meritoria attività svolta.


 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 27/06/2013)  

SANT‘ONOFRIO :L’ASILO NIDO AVVIATO VERSO LA PRIVATIZZAZIONE

L’asilo nido di via Melissandra potrebbe non essere più gestito dal Comune
(SANT‘ONOFRIO) Come un fulmine a ciel sereno la notizia, nella mattinata di lunedì scorso, si è rapidamente propagata dall’edificio di via Melissandra nell’intero paese, animando il dibattito politico e sociale.
L’asilo nido comunale, a meno di un miracolo che ormai gli stessi amministratori considerano di difficile realizzazione, non riaprirà più i battenti.
Almeno nei modi e termini in cui è stato conosciuto ed apprezzato dalle famiglie santonofresi e dell’intero comprensorio nei trentadue anni trascorsi dalla sua istituzione.
Dal prossimo primo settembre, infatti, sempre nei locali di via Melissandra, che verranno dati in concessione, i nuovi iscritti saranno con ogni probabilità accolti dai gestori e dal personale educativo della società privata che nel frattempo si sarà aggiudicato l’appalto per l’esternalizzazione dell’importante quanto indispensabile servizio di assistenza all’infanzia.
A far suonare il primo campanello d’allarme, già nei giorni scorsi, era stata la mancata distribuzione alle famiglie dei modellini relativi alle iscrizioni per il prossimo anno che, come da tradizione, per ragioni di programmazione avveniva a conclusione dell’anno scolastico in corso.
Di fronte alle pressanti richieste di chiarimenti da parte delle famiglie, trapelavano le prime ammissioni da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Rodà.
Il tutto veniva poi ufficializzato nel corso di un incontro tra il personale interessato e l'amministrazione al gran completo.
In questa occasione, dopo aver espresso tutto il suo “profondo rammarico umano ed istituzionale” per una decisione così drastica che mai e poi mai avrebbe voluto assumere, il sindaco Rodà illustrava le ragioni della scelta, alla cui base vi è una duplice ineludibile necessità.
Da un lato la pressante esigenza, comune a tutti gli enti locali alle prese con i continui tagli dei trasferimenti statali, di contenere i costi anche attraverso il sacrificio di prestazioni e servizi ritenuti essenziali come, appunto, l’asilo nido.
Dall’altro, stante l’impossibilità di rimpinguare in altro modo la sempre più smagrita pianta organica comunale, l’opportunità di utilizzare il personale attualmente in servizio presso l’asilo nido nei diversi uffici, dopo un appropriato corso di formazione per le nuove mansioni e responsabilità cui sarà chiamato.
Una soluzione che, pur garantendo gli attuali livelli occupazionali ed allontanando lo spettro
della temuta “mobilità” fuori comune, certo non rasserena le cinque educatrici d’infanzia in servizio, tutte assunte della prima ora.
Un servizio di primissimo livello, quello da loro svolto, riconosciuto dall’ormai lontano 1981 da generazioni di mamme e papà, che hanno sempre trovato nella struttura di via Melissandra il calore e l’accoglienza necessari per i loro figli in così tenera età.
E certificato ulteriormente dagli attestati di stima che in queste ore stanno provenendo anche dai genitori dei circa quaranta bambini attualmente iscritti, che già preannunciano forme di  mobilitazione anche estrema per indurre l’amministrazione Rodà a tornare sui propri passi.
Magari attraverso l’individuazione di una soluzione di compromesso che, ritoccando all’insù le rette di iscrizione, consenta il mantenimento ancora in “quota pubblica” di una struttura educativa da sempre considerata il “fiore all’occhiello” della comunità santonofrese.  


 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 26/06/2013)  

SANT’ONOFRIO:GIOCO E RIFLESSIONE, L’ESTATE RAGAZZI 2013 SULLA RAMPA DI LANCIO


(SANT‘ONOFRIO) Da sempre per i bambini la fine delle attività scolastiche coincide con l’inizio delle lunghe giornate trascorse, senza soluzione di continuità, all’insegna del gioco e della spensieratezza assoluta.
A questa regola non si sottrae nemmeno Sant’Onofrio dove, come  ormai da tradizione, l’inizio ufficiale della stagione estiva in cui ci si libera da ogni sorta di impegno e dovere scolastico-educativo coincide per i più giovani con  l’“Estate Ragazzi”.
E’ questa una iniziativa giunta alla sua dodicesima edizione anche se quest’anno a causa della ridotta attività dell’Oratorio Parrocchiale che ne è il promotore, il regolare svolgimento è stato in forse fino all’ultimo.
 A renderla comunque possibile, la caparbia insistenza di un gruppo di ragazze e ragazzi della parrocchia che hanno davvero fatto l’impossibile sul piano organizzativo, trovando alla fine anche il necessario appoggio e coinvolgimento di un gruppo di volontari adulti.
E così, terminata la fase preliminare delle iscrizioni, già da oggi e fino al prossimo 23 giugno oltre cento bambini e ragazzi di età compresa tra i sei ed i quattordici anno prenderanno letteralmente d’assedio la struttura polivalente di via San Gerardo per cimentarsi nelle diverse attività ludico-formative in programma, ispirate dal filo conduttore del tema prescelto per questa’anno che è quello della nota fiaba de “La Bella e la Bestia”.

Nello specifico, prevista la formazione di diverse squadre contraddistinte ognuna da un proprio colore che, senza esclusione di colpi ma pur sempre all’insegna del fair play, non lesineranno sforzi ed impegno pur di primeggiare nelle diverse gare sportive e di abilità in cui si articolerà la competizione. 
Il tutto sotto la supervisione dello “staff giovani” dell’oratorio, composto da ragazzi e ragazze di scuola superiore, che come da tradizione sovrintenderanno al regolare svolgimento della manifestazione.
Non mancheranno infine i momenti di riflessione e meditazione spirituale, animati dal parroco don Franco Fragalà.


 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 21-06-2013) 

SANT‘ONOFRIO : GIGANTI, MUSICA E GELATO PER TUTTI IN UNA PIAZZA VESTITA DI BIANCONERO

(SANT‘ONOFRIO) E' stata davvero festa grande in piazza Umberto I nel pomeriggio di domenica scorsa. 
A richiamare la folla delle grandi occasioni, l'appuntamento con la "Festa Bianconera" organizzata anche quest'anno in modo inappuntabile da fan e supporter locali della Vecchia Signora per festeggiare, seppur con qualche settimana di ritardo rispetto alla conclusione del torneo, la riconquista del titolo di Campione d'Italia.
Una riconferma ulteriore di come la formazione di Torino, nonostante le tristi vicende sportive degli ultimi anni, continui di gran lunga ad essere la più amata e seguita in ogni angolo del Belpaese.
E così, dopo il consueto carosello di auto e moto imbandierate di tutto punto che si è snodato per le vie del paese, il variopinto e chiassoso corteo di tifosi si è ritrovato in piazza Umberto, cuore pulsante del paese e per l'occasione caratterizzata dall'installazione di alcune suggestive gigantografie riproducenti i momenti salienti che hanno caratterizzato il campionato appena concluso, per dare il via ufficiale al ricco programma dei festeggiamenti.
In apertura, per la gioia dei tantissimi bambini presenti, il frenetico e coinvolgente ballo dei tradizionali Giganti e, a seguire, un apprezzato concerto di musica leggera. 
A rendere ancora più "dolce" l'evento, la degustazione del prelibato gelato offerto a scopo promozionale da un noto produttore della vicina Pizzo.
Una festa, in definitiva, che seppur in partenza destinata ad una sola fazione sportiva, ha poi saputo nei fatti coinvolgere l’intera comunità santonofrese regalando alle diverse centinaia di partecipanti un importante momento aggregativo all’insegna del sano divertimento. 
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 18/06/2013)

SANT'ONOFRIO: FESTA BIANCONERA SCUDETTO 2013


























SANT’ONOFRIO: A ROSSANA LA FORTUNA LA TARGA CASTROCARO RAI

Rossana La Fortuna
SANT’ONOFRIO. È arrivata a Olivieri dal Vibonese. Giovanissima ma con un talento vocale ormai Riconosciuto in ambito nazionale, tanto che all’unica tappa siciliana del festival di Castrocaro “Voci nuove-Volti nuovi” Rossana La Fortuna, 19 anni di Sant’Onofrio, ha partecipato in qualità di ospite. A volere la sua esibizione è stato Fabio La Marca (Flm Grandi eventi Milano) che ha organizzato la serata in collaborazione con il Comune di Olivieri. E a Olivieri Rossana, applauditissima dalla piazza, ha ricevuto la targa Castrocaro Rai.
Ma la giovane cantante di  Sant’Onofrio sarà ancora ospite alla finale, in programma su Rai Uno, mentre il primo luglio Rossana La Fortuna farà “sentire” il meglio di sè alle semifinali in programma alla Reggia di Caserta.
Insomma una ospite di livello portata in esclusiva dalla Flm Grandi eventi Milano. Nel corso della tappa siciliana del festival, condotta dallo show man messinese Gianni Saija e da Vittoria Hyde (speaker di Virgin Radio Network), ad apprezzare le doti canore di Rossana sono stati, tra gli altri e oltre al numeroso pubblico, Massimo Cotto (Rai), Andrea Monteforte (titolare della Prince, cantante e produttore discografico), la giornalista Greta (produttrice discografica), Claudio Fabi (direttore artistico Poligram, etichetta discografica di Battisti) e papà del cantautore Nicolò Fabi, Veronica Russo e Paolo Speziale, docenti di musica. 3

(v.m. Gazzetta del Sud 16-06-2013)

SANT‘ONOFRIO:FESTA BIANCONERA IN PIAZZA

(SANT‘ONOFRIO)L’appuntamento è per domani pomeriggio in piazza Umberto I.
A partire dalle ore 16,00, infatti, seppur in ritardo di alcune settimane rispetto alla conclusione ufficiale del campionato, il popolo juventino santonofrese farà esplodere tutta la sua gioia per la riconquista del titolo Tricolore ad opera della "banda Conte" nella tradizionale “Festa Bianconera”.

E così ancora una volta, in un tripudio di bandiere, sciarpe e magliette bianconere i tifosi juventini di ieri e di oggi dopo aver attraversato in corteo le vie del paese si ritroveranno nella piazza principale per riaffermare con orgoglio la loro appartenenza alla squadra più titolata d’Italia che tante soddisfazioni ha saputo regalare nel corso della sua storia più che centenaria.
Ad allietare ulteriormente la giornata dei festeggiamenti organizzati dal comitato promotore costituitosi spontaneamente, l’esibizione dei tradizionali giganti per l’occasione rigorosamente vestiti in bianconero e a seguire un concerto musicale. 
Non verrà naturalmente trascurato l’aspetto gastronomico, con la prevista degustazione gratuita di prodotti tipici e del prelibato gelato offerto a scopo promozionale da un noto produttore della vicina Pizzo.

(Raffaele Lopreiato)