SANT‘ONOFRIO:IN MOSTRA GLI ARTISTICI PRESEPI DI ARGIRO’

(SANT‘ONOFRIO)In tempi di vacche magre per le amministrazioni comunali, alle prese con bilanci risicati, il compito di promuovere iniziative capaci di immergere le comunità nel clima magico del Natale viene sempre più demandato ai cittadini nella loro qualità di singoli o di appartenenti a sodalizi culturali.
A questa regola non si sottrae nemmeno Sant’Onofrio dove da alcuni giorni sono esposti in piazza Umberto I una serie di artistici presepi realizzati da Nicola Argirò e dal gruppo di collaboratori che anche quest’anno lo hanno affiancato nella sua "Bottega del popolo".

Natività della Frazione Morsillara ad opera di un gruppo di cittadini
Ispirati per lo più a scene di vita che rimandano alle tradizioni della civiltà contadina locale, i presepi di Argirò stanno richiamando l’attenzione di grandi e piccini e costituiscono il frutto di un intenso e certosino lavoro preparatorio protrattosi per diversi mesi.
La mostra sarà itinerante in quanto già dai prossimi giorni i presepi verranno esposti a Stefanaconi e, successivamente, a S. Costantino Calabro.
Come sempre l’opera di Nicola Argirò si caratterizza per la forte valenza sociale che quest’anno si concretizzerà nella riffa del presepe più bello tra quelli esposti organizzata con lo scopo di devolvere i fondi raccolti alla Caritas parrocchiale.
Anche nella limitrofa frazione Morsillara di Stefanaconi, per l’intraprendenza di un gruppo di cittadini di diversa età ed estrazione sociale, si è riusciti quest’anno a caratterizzare in modo particolare l’arrivo del Natale.
Grazie infatti all’impegno dell’associazione "Morsillara onlus" guidata dal presidente Filippo Trimboli la villetta comunale è stata impreziosita da un albero di natale e dalla rappresentazione a grandezza naturale di una suggestiva Natività.
Il tutto grazie all’impegno volontario dei soci, tra cui anche i tanti nuovi giovani iscritti che con il loro ingresso hanno portato un supplemento di entusiasmo nel sodalizio, sempre più determinato a proseguire nell’attività di promozione sociale e culturale della popolosa frazione.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 13/12/2013)


SANT'ONOFRIO: STOP AL PROLIFERARE DI DISCARICHE ABUSIVE

(SANT'ONOFRIO) Potrebbe presto finire lo "scempio di montagne di rifiuti abbandonati indiscriminatamente in località "Vaccarizzo" ed in altri identificati punti del territorio comunale anche dai residenti dei comuni limitrofi".
 A garantirlo, il sindaco Tito Rodà a margine del recente incontro avuto in municipio con una folta delegazione del comitato cittadino "NO discarica", organizzato allo scopo di pianificare le future strategie che "dovranno necessariamente vedere in campo l’intera comunità santonofrese a ribadire la sua assoluta contrarietà alla paventata apertura di un impianto per la raccolta di rifiuti definiti pericolosi dalla legislazione vigente".

E così l’amministrazione comunale, oltre a ribadire con lo stesso Rodà la volontà di perseguire fino in fondo l’obiettivo di "impedire l’apertura della discarica dei veleni anche a costo di gesti eclatanti come incatenarci sul sito individuato per la sua realizzazione", coglie l’occasione per anticipare la "svolta radicale in materia di raccolta di rifiuti solidi urbani che dovrebbe prendere il via già dai primi mesi del nuovo anno".
Partendo dalla premessa "dell’assoluta inadeguatezza dell’attuale sistema di raccolta differenziata", il primo cittadino illustra il futuro piano che, "una volta a pieno regime, dovrebbe portare all’eliminazione definitiva dei cassonetti cui subentrerebbe la raccolta integrale dei rifiuti porta a porta".
Due per Rodà i presupposti necessari per "raggiungere questo traguardo già considerato prioritario in fase di predisposizionme della programmazione della nostra attività amministrativa: la concessione delle promesse risorse finanziarie da parte della Regione Calabria e l’attivazione dell’isola ecologica già da tempo realizzata lungo la Provinciale per Filogaso".
Contestualmente, per il sindaco si renderà necessario incrementare l’attività di controllo del territorio in funzione anti inquinamento, ricorrendo anche all’intensificazione della videosorveglianza sul territorio dei punti sensibili e di maggior pregio naturalistico".
Con riferimento alla fase attuale, Rodà non si lascia comunque sfuggire l’occasione per evidenziare come "grazie all’impegno profuso dall’amministrazione comunale e dai lavoratori anche al culmine della fase emergenziale a Sant’Onofrio non abbiamo assistito a scene simili a quelle di tanti altri comuni con montagne di rifiuti abbandonati per più giorni nelle vie cittadine".

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 11/12/2013)

CORRIERE DELLA CALABRIA: LA DISCARICA CHE FA PAURA




SANT'ONOFRIO: L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IL COMITATO CIVICO CONCORDANO E METTONO A PUNTO TUTTE LE STRATEGIE

(SANT'ONOFRIO) Mentre permane alta nei cittadini la preoccupazione per la paventata realizzazione di una discarica di rifiuti "pericolosi e non pericolosi" in località "Vajoti", un deciso passo in avanti nella strategia che necessariamente dovrà vedere impegnata tutta la comunità di Sant'Onofrio si è registrato nel pomeriggio di martedì scorso.
(Incontro in municipio tra il sindaco ed il comitato "NO Discarica")
L'occasione, l'incontro svoltosi in municipio tra l'amministrazione comunale ed il neo costituito comitato cittadino "NO alla discarica dei veleni" che lo ricordiamo, ove realizzata, comporterebbe nel tempo il conferimento di quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti classificati dalla normativa vigente come "altamente nocivi".
Si è trattato di un incontro serrato e ricco di spunti di riflessione che, protrattosi per alcune ore, pur confermando la diversità di vedute tra il sindaco ed i rappresentanti politici d'opposizione sulla tempistica adottata per fronteggiare questa delicata problematica il cui avvio dell'iter autorizzativo risale a febbraio 2012, si è rivelato complessivamente propositivo e costruttivo. Facendo ben sperare sul prosieguo unitario della battaglia contro la discarica che, parafrasando una frase ad effetto di Rodà, dovrà necessariamente vedere "amministrazione comunale e cittadini camminare mano nella mano con l'imperativo assoluto di tutelare ad ogni costo il bene primario della salute dei nostri figli".
D'altronde proprio dal sindaco, assente per ragioni di salute alla precedente assemblea pubblica ed in questa occasione accompagnato dall'intera giunta comunale e dal presidente del consiglio Salvatore Pronestì, la delegazione del comitato cittadino si attendeva una presa di posizione chiara e netta.
Che non è mancata.
Dopo aver ribadito la sua contrarietà ad ogni "forma di strumentalizzazione" e la disponibilità personale come "sindaco, padre e medico che proprio sulle gravissime conseguenze sanitarie delle sostanze nocive  derivanti dai rifiuti" ha presentato la propria tesi di laurea, Rodà ha avuto modo di chiarire definitivamente la posizione dell'amministrazione comunale nella vicenda illustrando le iniziative sui diversi fronti che, con "l'indispensabile supporto della cittadinanza e del comitato cittadino che la rappresenta" si andranno a concretizzare.
Sul piano strettamente giuridico il primo cittadino, dopo aver ricordato l'avvenuta presentazione al Tar Calabria già lo scorso 11 novembre del “ricorso predisposto da un legale di fiducia con lo scopo di far emergere tutte le evidenti incongruenze del procedimento amministrativo che ha ignorato la fondatezza dei pareri negativi espressi dall'ufficio tecnico comunale e dall'ufficiale sanitario”, ha convenuto con i rappresentati del comitato sulla necessità di focalizzare l'attenzione sulle "palesi irregolarità del procedimento, non avendo tenuto conto di cause ostative quali la presenza nello stesso sito di una discarica di rifiuti solidi urbani ormai inattiva e della mancanza del necessario parere della giunta regionale di deroga, per come previsto dalla legge, al divieto assoluto di aprire nuovi impianti per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi in zone sismiche di prima categoria".
Anche sotto il profilo politico-istituzionale non mancheranno però le adeguate iniziative di sensibilizzazione, con l’attivazione a breve di un “tavolo tecnico al quale saranno invitati a partecipare anche i consiglieri regionali espressione del territorio su una vicenda che per le sue potenziali ricadute negative sulla salute dei cittadini va di sicuro ben oltre l’ambito comunale”.
Ed un "primo assaggio" di questa mobilitazione istituzionale ad ampio raggio si avrà proprio in queste ore a Stefanaconi.
Qui infatti questa mattina è previsto in municipio un incontro tra i sindaci dei comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Stefanaconi e Filogaso.
Un’occasione che Rodà non intende assolutamente lasciarsi sfuggire per “allargare il fronte della protesta e sensibilizzare i colleghi del comprensorio sulla necessità di promuovere azioni decise e sinergiche” contro la discarica dei veleni.

  (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 05/12/2013)  

SANT‘ONOFRIO: IL CENTRO SPORTIVO DI CONTRADA CAO VERSO IL DEFINITIVO COMPLETAMENTO

(SANT‘ONOFRIO)Dopo l’ennesimo restyling, che ha portato al completamento del bocciodromo coperto ed al rifacimento del campo di calcetto con il ripristino degli spogliatoi, il rifacimento del fondo con erbetta sintetica e la messa in sicurezza della recinzione, potrebbe essere la volta buona per il centro sportivo di contrada Cao.
Una storia davvero travagliata, quella di questo impianto, concepito oltre trent’anni fa, ai tempi in cui Sant’Onofrio ricadeva ancora nella provincia di Catanzaro, come una delle diverse "Aree attrezzate per lo sport ed il tempo libero" concepite come punti di "sosta, svago e ristoro dei numerosi turisti in transito dallo snodo autostradale e diretti verso le diverse località delle Serre Vibonesi".
Un progetto caduto per diverso tempo nel dimenticatoio, fino a quando, si era ai tempi della prima esperienza amministrativa della neonata Provincia di Vibo Valentia guidata dal presidente Enzo Romeo, grazie all’interessamento dell’allora dirigente Francesco Defina il progetto venne ritirato fuori da qualche cassetto e si mise finalmente mano alla sua concreta realizzazione.
Da quel momento per l’area attrezzata di località "Turchese" adiacente il campo sportivo iniziò un lungo calvario fatto di ripetute inaugurazioni ed altrettanto chiusure a causa del combinato disposto tra l’incapacità di valorizzarlo adeguatamente da parte delle amministrazioni comunali che nel frattempo si succedevano e, contestualmente, una serie di atti vandalici che di volta in volta registrarono la devastazione ed il saccheggio dei locali adibiti ad accoglienza e servizi igienici, l’incendio del parco giochi, il danneggiamento del campo di calcetto e degli spogliatoi.
L’amministrazione provinciale non si diede comunque per vinta e più volte, nel periodo della gestione di Ottavio Bruni presidente e Paolo Barbieri assessore ai lavori pubblici, effettuò interventi di ripristino, anche in direzione dell’adeguamento regolamentare del bocciodromo alle esigenze della locale bocciofila "Aurora" ormai da anni impegnata in competizioni a carattere nazionale.
Il resto è storia recente, con gli ultimi interventi realizzati grazie all’interessamento del consigliere provinciale Salvatore Di Sì e che forse consentiranno di scrivere finalmente la parola "fine" a questa vicenda che, complessivamente, ha registrato dei costi di realizzazione non molto distanti dal milione di euro.
Un impianto che potrà comunque rivelarsi utile in termini di fruibilità da parte degli sportivi dell’intero comprensorio, a patto però che l’amministrazione provinciale provveda ad assegnarlo definitivamente al comune dopo gli adempimenti di rito sulla corretta realizzazione dei lavori.
Solo a questo punto l’amministrazione comunale potrà procedere all’auspicata assegnazione del centro sportivo in gestione privata, centrando così il duplice obiettivo di garantire da un lato la corretta manutenzione e preservazione e dall’altro dare un seppur minimo sollievo occupazionale a favore di qualche giovane del luogo.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/11/2013)

OGGI 21 NOVEMBRE ORE 19.00 - RIUNIONE DEL COMITATO NO DISCARICA VAJOTI

Si riunisce oggi 21 novembre alle ore 19.00 presso i locali dell'Oratorio di via San Gerardo il COMITATO NO DISCARICA VAJOTI, per la composizione gruppo di lavoro e proposte.
(Pasquale Santaguida)

SANT‘ONOFRIO:SI ENTRA GIA’ NELL’ATMOSFERA DI NATALE CON I PRESEPI ALLESTITI DA NICOLA ARGIRO’

(SANT‘ONOFRIO)Ormai da quindici anni, la magia del Natale prende forma a Sant’Onofrio in un piccolo laboratorio di via Melissandra.
da Sx verso Dx: Ambrogio Raimondo, Nicola Argiro' ed il piccolo Andrea Argiro' nel laboratorio di via Melissandra.
Qui puntualmente, sin dai primi di ottobre, Nicola Argirò parte per una nuova "missione" che si concluderà quando l’ultimo degli oggetti apparentemente insignificanti quali pacchetti di sigarette, scatole di medicine, rametti e bastoncini di ogni genere come per incanto saranno stati trasformati in case, grotte e percorsi di uno dei tanti suggestivi presepi allestiti.
Una passione che viene da lontano quella di Argirò.
Sin da quando bambino non riusciva a nascondere la sua meraviglia di fronte al presepe, colpito dalla forza evocativa di quelle scene di vita paesana che mirabilmente descrivevano l’evento che avrebbe orientato la storia dell’umanità: l’Avvento di Gesù Salvatore.
Una passione che poi è stata sapientemente coltivata nell’età adulta, con gli innumerevoli viaggi di Nicola nel quartiere napoletano di "S. Gregorio Armeno", da sempre patria ideale dei presepisti di tutti il mondo, per reperire statuette di ogni forma e foggia.
Nel tempo la "Bottega del popolo" di via Melissandra è diventata non solo ritrovo abituale di grandi e piccini che vogliono apprendere le tecniche di realizzazione dei presepi, ma anche luogo attivo di aggregazione, dove ritrovarsi per confrontarsi sui problemi di più stretta attualità.
Alcuni tra i più artistici presepi sono stati in passato donati ad importanti istituzioni locali e nazionali tra le quali ad Argirò piace ricordare "il nuovo complesso penitenziario di Vibo Valentia, la nostra parrocchia e finanche la sede della Conferenza Episcopale Italiana a Roma".
Anche la "stagione dei presepi" di quest’anno assumerà un’importante connotazione sociale.
Da sempre impegnato nel volontariato, Nicola Argirò è oggi in prima fila nella lotta intrapresa da tutta la comunità contro la temuta attivazione di una discarica di rifiuti pericolosi.
Da qui l’idea di proporre una riffa con primo premio il più bel presepe realizzato per destinare la somma raccolta al neo costituito comitato cittadino "NO discarica".
Una nota di merito Argirò intende infine esprimerla per i tanti amici che nel tempo hanno collaborato con questa iniziativa. Tra loro anche Ambrogio Raimondo, Gerardo Ruccella ed il piccolo Andrea Argirò che lo stanno attualmente affiancando.
Insieme a tutti loro, dopo la ormai tradizionale benedizione alla presenza del gruppo anziani parrocchiale, Nicola Argirò esporrà gli oltre venti lavori realizzati quest’anno nel grande gazebo che, da lui fatto appositamente realizzare a spese proprie, verrà installato all’aperto dall’1 all’8 dicembre prossimo prima di essere presumibilmente spostato in altri comuni del comprensorio.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 21/11/2013)

SANT‘ONOFRIO: DISCARICA, IL COMITATO PENSA AD AZIONI LEGALI E POLITICHE

(SANT‘ONOFRIO) L’assemblea costitutiva del comitato "NO discarica" di sabato scorso, oltre ad elevare il livello di coinvolgimento della popolazione sulla temuta realizzazione della discarica di rifiuti "pericolosi" di località "Vajoti", è servita anche per mettere a confronto idee e proposte che, portate a sintesi unitaria, costituiranno la piattaforma programmatica delle future iniziative di sensibilizzazione.
Nel contesto della discussione, particolarmente apprezzati dall’uditorio si sono rivelati gli interventi dell’economista Damiano Silipo e dell’avvocato Domenico Sorace.
Entrambi i professionisti, infatti, nella loro disamina oltre che una puntuale disamina della situazione attuale, hanno indicato le possibili direttrici d’azione del neo costituito comitato civico.
Di "battaglia dura da portare avanti in modo convincente" ha parlato il prof. Silipo che ha esortato i cittadini ad "elaborare proposte concrete perché di certo non basterà un semplice no a scoraggiare chi si è fatto promotore della realizzazione della discarica".
In tale ottica, per il docente Unical la "battaglia non si vincerà combattendola solo sul piano legale, ma promuovendo iniziative capaci di coinvolgere direttamente i livelli istituzionali superiori".
Sulla falsariga di Silipo, l’avv. Sorace che anche dal suo punto di vista ha confermato come si tratti di una "battaglia sociale più che legale" rimarcando la "strategicità di interventi come quelli relativi alla realizzazione della discarica che, proprio per questa loro natura il più delle volte comportano una spoliazione delle competenze degli enti territoriali, nel caso specifico il comune, a vantaggio di un concentramento del potere decisionale ai livelli superiori".
"Per tale ragione - ha proseguito il legale - occorre fare rete in una convergenza unitaria di obiettivi che ci porti a non dividerci sui dettagli ma a costituire un vero e proprio blocco sociale".
"Dobbiamo avere presente - ha poi concluso Sorace - che nella nuova concezione della gestione del ciclo dei rifiuti le discariche costituiscono l’aspetto residuale, l’unico livello nel quale i rifiuti anziché risorsa da valorizzare vengono considerati un peso e, come tale, da occultare".
Mirata al più ampio coinvolgimento istituzionale, per meglio innervare la protesta, è stata anche la proposta avanzata da Paolo Petrolo di promuovere un "consiglio comunale straordinario e aperto da tenersi simbolicamente in modo congiunto tra i comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Filogaso e Vazzano presso il sito individuato per la realizzazione della discarica".

(Raffaele Lopreiato)

SANT‘ONOFRIO: DISCARICA VAJOTI IL NO SECCO DELLA POPOLAZIONE

(SANT‘ONOFRIO) Nelle stesse ore in cui, sabato scorso, a Napoli Piazza Plebiscito veniva pacificamente invasa da centomila manifestanti che invocavano interventi risolutori per la bonifica della "Terra dei fuochi" contaminata dagli sversamenti di  rifiuti tossici occultati nel sottosuolo, anche a Sant'Onofrio si levava alto e forte il grido di sdegno di un'intera comunità contro la paventata realizzazione in località "Vajoti" di una nuova "discarica dei veleni". E' stata davvero una serata importante quella vissuta in questa occasione dalla comunità santonofrese che, con grande senso civico, si è ritrovata unita presso l'oratorio parrocchiale di via San Gerardo. 
A rispondere "presente" alla chiamata a raccolta di un "gruppo spontaneo di cittadini" allarmato dalla pericolosità della discarica di rifiuti definiti "pericolosi" dalla normativa in materia che di fatto autorizzerebbe il conferimento finanche di "materiali provenienti da siti contaminati", tutte le componenti istituzionali, politiche e sociali del paese che nel corso di un confronto serrato e partecipe hanno alfine superato gli iniziali distinguo e contrapposizioni per ritrovarsi uniti nello sposare una causa, quella del convinto "No alla discarica senza se e senza ma", dalla quale dipendono le sorti della Sant'Onofrio di oggi e soprattutto di quella che verrà.
Un paese  nel quale, e senza per questo avere timore di essere accusati di "terrorismo psicologico", come è stato affermato a più voci già oggi "l'incidenza dei tumori e delle malattie irreversibili che colpiscono la popolazione registrano una crescita esponenziale ben maggiore rispetto ala media nazionale" e che proprio in ragione di ciò intende scongiurare il pericolo di una "bomba ecologica ad orologeria piazzata a poche migliaia di metri dal centro abitato e nel cuore di un'oasi naturalistica di incomparabile bellezza”.
Ecco perchè, consapevoli della serietà e gravità della discussione in atto, tantissimi sono stati i cittadini convenuti all'incontro per esprimere la loro indignazione verso un provvedimento passato sopra le loro teste e nel contempo desiderosi di conoscere lo stato dell'arte della pratica alla quale comunque hanno affermato all'unisono "ci opporremo con tutte le nostre forze a costo di compiere gesti eclatanti".

Dopo l'apertura dei lavori da parte di Pasquale Santaguida, delegato dal gruppo promotore ad illustrare le ragioni dell'iniziativa, tanti gli interventi che si sono succeduti.
Antonino Pezzo, segretario della locale sezione Udc che per prima nelle scorse settimane ha reso di pubblico dominio la notizia, dopo aver rimarcato che la discarica in questione assorbirà “l’area equivalente ad otto campi di calcio e corrisponderà per capienza alle dimensioni di un grattacielo di ottocento  metri di altezza per una base di duecento metri quadrati” ha rimarcato la necessità di “agire in fretta stante lo stato di avanzamento dell'iter autorizzativo” e, pur evidenziando alcuni “ingiustificati ritardi dell'amministrazione comunale” ha ribadito la piena disponibilità a collaborare.
Dal canto loro gli amministratori comunali, presenti al gran completo ad eccezione del sindaco Tito Rodà assente giustificato per ragioni di salute, hanno ripercorso con il vicesindaco Pietro Lopreiato ed il presidente del consiglio Salvatore Pronestì tutte le fasi della procedura evidenziando la “puntualità del nostro operato a conferma di un impegno che non verrà meno nel prosieguo  della vicenda”.
Un importante contributo al dibattito sia in termini di proposte operative che di chiarimenti tecnici è stato anche portato da Giuseppe Barbieri (presidente pro loco), Giuseppe Ruffa (segretario Pd), Onofrio Fusca (consigliere comunale) Gianni Ferito e numerosi  altri cittadini.
Tra i presenti anche il parroco don Franco Fragalà che pur non intervenendo nel dibattito ha voluto sancito con la sua presenza la vicinanza e solidarietà della chiesa locale verso le legittime preoccupazioni della popolazione.
Al termine della manifestazione sono state raccolte le adesioni al neo costituito comitato “NO Discarica” che già dai prossimi giorni, per come convenuto, interagirà con l'amministrazione comunale per promuovere nuove iniziative di sensibilizzazione.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud  18/11/2013)  

SANT'ONOFRIO: IL SINDACO SCENDE IN CAMPO CONTRO LA DISCARICA

(SANT'ONOFRIO)La vicenda relativa alla temuta realizzazione della maxi discarica di località "Vajoti", dove nelle intenzioni dei soggetti privati proponenti in un’area di quarantamila metri quadrati dovrebbero essere stoccati fino a quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti definiti dalla normativa in materia come “pericolosi”, continua a tenere banco nell'opinione pubblica locale.
E così, in attesa dell'assemblea popolare indetta per stasera a partire dalle ore 18.30 presso l'oratorio parrocchiale di via San Gerardo da un “gruppo spontaneo di cittadini” con l'obiettivo di avviare un serrato confronto sulla delicata vicenda e nel contempo procedere alla costituzione di un comitato "No discarica", anche l'amministrazione comunale scende ufficialmente in campo per meglio chiarire la propria posizione e dire "No ai falsi allarmismi sulla discarica di Tozza Palombara".
In una nota, infatti,  rivolgendosi direttamente ai "Carissimi santonofresi" il sindaco Tito Rodà "dopo un periodo di silenzio sulla stampa, pur lavorando assiduamente e costantemente al servizio dei nostri cittadini" evidenzia il "bisogno di fare chiarezza su una tematica delicata quanto importante".
Sulla discarica in questione per il primo cittadino "tanto abbiamo letto e tanto è stato detto, ma per sgomberare il campo da equivoci e malintesi, e non potendo in alcun modo tollerare le strumentalizzazioni politiche di chicchessia, soprattutto su un argomento così delicato quale quello della salute pubblica e dell'ambiente, è necessario raccontare quanto è stato fatto e quanto si farà".
A tal proposito Rodà, consapevole che in "questo particolare momento vi è la necessità dell'unità ed a poco servono le strumentalizzazioni anche di basso profilo che cercano solo di provocare ostilità, destabilizzazione, preoccupazione e falsi allarmismi tra la popolazione",  precisa come "già quando è stato presentato il progetto definitivo della discarica da parte di una società privata, l'amministrazione comunale ed il competente ufficio Asp hanno dato parere contrario, inviato alla Regione Calabria in data 23 marzo 2012".
Anche successivamente alla notifica, avvenuta lo scorso mese di agosto, del parere favorevole della Regione alla Valutazione di impatto ambientale (VIA), l'amministrazione comunale per come rileva Rodà si è "attivata subito sia conferendo incarico ad un legale al fine di tutelare i propri interessi e la salute dei cittadini, sia incontrandosi con i tecnici della Regione Calabria".
Nel documento il sindaco evidenzia poi i diversi passaggi procedurali che ancora attendono l'iter autorizzativo ed in particolare "permesso a costruire, nulla osta idrogeologico e procedura A.I.A. che non possono essere concesse se non prima viene interpellato il Comune in una apposita conferenza dei servizi unitamente ad Asp ed enti regionali competenti".
Alla luce di queste considerazioni il sindaco rassicura la comunità ribadendo che "a tutti deve essere chiaro che l'amministrazione comunale si opporrà con tutte le proprie forze, anche in quella sede, alla realizzazione dell'opera perchè sente la responsabilità di tutelare i suoi cittadini".
Deciso anche l'appello conclusivo di Rodà che nel ribadire la piena disponibilità per "qualsiasi chiarimento o iniziativa che possa tutelare la nostra gente e quella dei paesi limitrofi" invita chi è "mosso da senso civico a porsi a fianco dell'amministrazione comunale per le iniziative future" che - si impegna il primo cittadino - si premurerà di "coinvolgere i rappresentati regionali sul territorio, la giunta regionale ed il suo presidente per far comprendere loro le paure, le inquietudini e le perplessità della popolazione che deve essere salvaguardata da qualsiasi pericolo".

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 19-11-2013) 

SANT‘ONOFRIO: DOMANI PRESSO L'ORATORIO PARROCCHIALE DI VIA S. GERARDO INCONTRO PROMOSSO DA UN GRUPPO SPONTANEO DI CITTADINI SULLA DISCARICA DI LOCALITÀ "VAJOTI"

(SANT‘ONOFRIO)Di pari passo con la preoccupazione per le possibili conseguenze ambientali e sanitarie che ne potranno derivare, sembra salire di livello l'attenzione dell'opinione pubblica per la paventata realizzazione di una discarica abilitata alla raccolta di "rifiuti pericolosi e non pericolosi" in località "Vajoti".
E proprio in direzione di fornire ulteriori elementi conoscitivi e di giudizio, su una vicenda che sin da quando lo scorso 21 ottobre è stata resa di pubblico dominio grazie ad una interrogazione urgente presentata dal gruppo consiliare dell'Udc sta di fatto monopolizzando l'attenzione dell'opinione pubblica, si svolgerà domani a partire dalle ore 18.30 presso l'oratorio parrocchiale di via S. Gerardo un incontro promosso da un gruppo spontaneo di cittadini.
L'iniziativa, dichiaratamente apolitica, si prefigge lo scopo di chiamare a raccolta le istituzioni, amministrazione comunale ed associazioni culturali e di volontariato in primis, per un confronto a tutto campo finalizzato alla costituzione di un comitato civico "No discarica" che avrà il compito di monitorare l'evolversi della situazione e nel contempo promuovere tutte le iniziative che si renderanno necessarie per bloccare il tentativo già in fase avanzata di trasformare uno degli angoli naturalistici più suggestivi ed incontaminati della provincia vibonese in ricettacolo di rifiuti di ogni genere.
L'occasione si rivelerà inoltre propizia per meglio comprendere quali sono le prossime mosse che intende muovere l'amministrazione Rodà che, tra l'altro, già nei giorni scorsi ha fatto un primo importante passo conferendo formale incarico ad un legale di fiducia al fine di tutelare i "propri legittimi interessi e le proprie ragioni avverso il decreto n. 1058 del 12.07.2013" con il quale il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria esprimeva "parere favorevole di compatibilità ambientale in merito alla realizzazione di una nuova discarica nel comune di Sant'Onofrio".
L’auspicio condiviso da tutti i cittadini è che, allo stato dell’iter della pratica, esistano ancora i margini necessari per tentare di ostacolare con tutte le forze la temuta autorizzazione all’apertura della megadiscarica di località “Vajoti” che, lo ricordiamo, interesserà un'area di quarantamila metri quadrati per un conferimento previsto di quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti.

(Raffaele Lopreiato gazzetta del sud 15/11/2013)  


SANT’ONOFRIO: L’AMMINISTRAZIONE PRENDE POSIZIONE SULL’IMPIANTO CHE DOVRÀ SORGERE IN LOCALITÀ VAJOTI

(SANT‘ONOFRIO) Anche l'amministrazione comunale scende in campo contro la paventata attivazione di una discarica di rifiuti in località "Vajoti".
Un sito, lo ricordiamo, dal perimetro di quarantamila metri quadrati dove, qualora autorizzato, potrà essere conferito fino a quasi mezzo milione di rifiuti, tra cui anche quelli identificati dalla normativa in materia come "pericolosi".
Ad ufficializzare la presa di posizione dell'amministrazione comunale, la delibera di giunta n. 59 del 7 novembre 2013 con la quale viene formalmente conferito incarico ad un legale di fiducia al fine di tutelare i "propri legittimi interessi e le proprie ragioni avverso il decreto n. 1058 del 12.07.2013" con il quale il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria esprimeva "parere favorevole di compatibilità ambientale in merito ala realizzazione di una nuova discarica nel comune di Sant'Onofrio".
E così, venti giorni dopo l'iniziativa politica della locale sezione dell’Udc, che attraverso un'interrogazione urgente presentata dal proprio gruppo consiliare chiedeva delucidazioni sullo stato della pratica il cui avvio risale addirittura a circa due anni fa, la formale presa di posizione dell'esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà conferisce autorevolezza al dibattito in atto su un problema che non poche preoccupazioni ed apprensioni sta ingenerando nella comunità da quando la notizia è divenuta di pubblico dominio.
Cresce infatti nei cittadini, man mano che il confronto si approfondisce, la consapevolezza di cosa può comportare una siffatta discarica di rifiuti in termini di impatto ambientale e di rischi per la salute anche perchè già una sommaria lettura del disposto legislativo che disciplina le tipologie dei rifiuti cosiddetti "pericolosi" ingenera non pochi dubbi e riserve.
Molti sono anche quelli che si chiedono quali effettivi ritorni economici in termini di entrate garantite alla casse pubbliche e di conseguenza quali sgravi per gli utenti deriveranno dalla discarica che, appare giusto ricordarlo, oltre a compromettere irrimediabilmente l’oasi naturalistica di località "Vajoti" peggiorerà in modo significativo la qualità della vita di chi, risiedendo o lavorando nell’area circostante, si ritroverà a dover convivere quotidianamente con il traffico in entrata ed in uscita di decine di mezzi pesanti adibiti al trasporto dei rifiuti.
L'auspicio condiviso è che anche nei prossimi giorni l'attenzione rimanga alta, anche attraverso la promozione di iniziative da parte delle forze politiche, sociali e culturali presenti sul territorio e con il necessario coinvolgimento istituzionale dell'amministrazione comunale finalizzate ad un approfondimento del confronto che favorisca il coinvolgimento diretto dei cittadini ed arricchisca le loro conoscenze su questa delicata problematica.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 10/11/2013)

SANT'ONOFRIO: "RADICI", IL PROGETTO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANT'ONOFRIO A FAVORE DI PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI E DISABILI.

(SANT'ONOFRIO) Sarà l'associazione "Nuovi Orizzonti" di San Gregorio d'Ippona a gestire il progetto "Radici", predisposto dall'amministrazione comunale di Sant'Onofrio a favore di persone anziane non autosufficienti e disabili.
Nello specifico, sulla base della verifica dei requisiti prescritti dal bando di partecipazione nove saranno i soggetti beneficiari degli interventi assistenziali previsti. 
Il progetto rientra nell'ambito delle misure adottate a sostegno delle cosiddette “categorie protette”, particolarmente apprezzate in un momento come quello attuale caratterizzato dall’acuirsi della crisi economica e dai concomitanti ulteriori tagli operati ai trasferimenti degli enti locali, specie nel campo dei servizi socio-assistenziali a favore delle fasce socialmente deboli.
Il progetto "Radici", in particolare, finanziato con un contributo straordinario di quasi ventunomila euro erogato dall‘Assessorato regionale alla Politiche sociali, si pone l’obiettivo di porre in essere “azioni concrete finalizzate all’assistenza domiciliare intesa come percorso di recupero alla socialità, facilitando altresì la permanenza della persona disabile o non autosufficiente nel proprio ambito territoriale e familiare”.
Riguardo infine le modalità di realizzazione degli interventi, gli anziani di età superiore ai 65 anni ed i disabili che non possono svolgere autonomamente le normali attività della vita quotidiana potranno usufruire dei servizi domiciliari di “cura e igiene della persona, aiuto domestico e sostegno alla socializzazione”.

(Raffaele Lopreiato)

SANT'ONOFRIO: UN PROGETTO PUNTA ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA VILLA COMUNALE.

(SANT'ONOFRIO) Dopo il recente "colpo" da duecentomila euro ottenuti nell'ambito del piano nazionale di edilizia scolastica e finalizzati alla riqualificazione e messa in sicurezza dei plessi delle locali scuole materna e primaria, l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà ripercorre la strada dei contributi straordinari messi in campo dal governo nazionale per tentare di riqualificare l'ormai vetusto patrimonio immobiliare comunale.
D'altronde, in tempi di bilanci sempre più risicati questa sembra essere l'unica via praticabile da parte degli amministratori pubblici per tentare di incidere positivamente sul tessuto sociale ed economico locale.
In questo caso, il campo di intervento è il programma nazionale “6000 Campanili”, predisposto dal governo guidato da Enrico Letta nell'ambito delle “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” varate con il D.l. n. 69 del 21 giugno 2013.
Destinata ai comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti per progetti di importo compreso tra i cinquecentomila ed il milione di euro, l’iniziativa si avvale di una dotazione finanziaria complessiva di cento milioni di euro che verranno erogati secondo le modalità stabilite nella convenzione sottoscritta da Anci e Ministero delle Infrastrutture.
Gli interventi previsti, che si prefiggono l’obiettivo di contrastare l'ormai evidente stato di degrado e abbandono dei piccoli comuni, potranno essere finalizzati  all'adeguamento normativo di edifici pubblici, alla messa in sicurezza del territorio, alla realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture o di reti telematiche.
Nel caso specifico del comune di Sant'Onofrio, il progetto deliberato dalla giunta comunale prevede un finanziamento complessivo di ottocentomila euro finalizzato ad interventi di “Riqualificazione della Villa comunale con annesso parcheggio ed al rifacimento della rete idrica e fognaria".
Gli elaborati preliminari ed i relativi quadri di sostenibilità economica del progetto sono stati predisposti dall'ufficio tecnico comunale.


 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 29/10/2013)  

SANT’ONOFRIO: NESSUNA REAZIONE UFFICIALE RISPETTO ALLA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI LOCALITÀ VAJOTI. LA DISCARICA FA PAURA SOLTANTO ALL’UDC?

(SANT‘ONOFRIO) In attesa di una presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale, che a quanto pare non dovrebbe tardare, cresce la preoccupazione nell’opinione pubblica cittadina per  la paventata realizzazione di una discarica adibita alla raccolta di rifiuti “pericolosi e non pericolosi” nella località “Tozza Palombara” ricadente nel perimetro della più vasta area che si snoda lungo la provinciale per Vazzano ed è meglio conosciuta come “Vajoti”.
A tenere alta l’attenzione sulla delicata vicenda, per il momento, la decisa azione di denuncia politica portata avanti dal locale gruppo dirigente dell’Udc.
E così, dopo la presentazione da parte del gruppo consiliare dello scudocrociato di una “Interrogazione urgente a risposta scritta” con la quale oltre alla convocazione di un consiglio comunale aperto si chiede al sindaco Tito Rodà ed al presidente del consiglio Salvatore Pronestì “quali azioni si intendono porre in essere per evitare la realizzazione dell’opera”, è di queste ultime ore l’affissione di un manifesto pubblico che sotto il titolo “Chiarezza, chiarezza, chiarezza” porta a conoscenza dei cittadini lo stato dell’arte della spinosa vicenda.
L’iniziativa politica in effetti sembra avere sortito l’effetto sperato.
Nei tanti capannelli domenicali che si sono formati l’argomento discarica l’ha fatta da padrone.
Con in tanti a chiedersi “perchè la notizia è diventata di pubblico dominio nella fase terminale della procedura amministrativa, quando ormai appare difficilissimo porvi rimedio senza incorrere in pesanti richieste di risarcimento danni da parte dell’azienda proponente”?
Molte anche le perplessità manifestate sull’impatto che la maxi discarica avrebbe in “un’area finora caratterizzata da una macchia boschiva stupenda ed incontaminata”, senza parlare della paura ingenerata dal “devastante effetto ambientale e sanitario che il conferimento di quasi mezzo milioni di metri cubi di rifiuti ad alto tasso inquinante avrebbe non solo su Sant’Onofrio ma su tutti i paesi del circondario”.
Né contribuisce certo a rasserenare gli animi l’approfondimento sui cosiddetti “rifiuti pericolosi” che andrebbero ad essere conferiti in località “Vajoti”.
A tal proposito basta consultare la Gazzetta Ufficiale n. 288 del 10.12.2010 nella quale è stato pubblicato il D.L. n. 205/2010 ad oggetto “Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.11.2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”.
Ciò in quanto proprio alla raccolta di queste tipologie di rifiuti inserite nel cosiddetto “Allegato D” dell’atto normativo fa riferimento l’iter autorizzativo della discarica in questione.
E proprio scorrendo le venti voci che compongono questo “Allegato D” si viene a conoscenza che tra le tipologie previste sono anche compresi: “rifiuti derivanti da trattamento fisico o chimico di minerali; rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce; rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone; rifiuti dei processi chimici inorganici e organici; pitture, vernici, smalti, adesivi e inchiostri di stampa; oli esauriti e residui di combustibili liquidi; rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione compreso il terreno proveniente da siti contaminati; rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario; rifiuti urbani inclusi i rifiuti della raccolta differenziata”.

  

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 28/10/2013)  

PROCESSIONE MADONNA DEL ROSARIO 27 OTTOBRE 2013



(Sant'Onofrio) Come da tradizione si è svolta anche quest'anno in coincidenza con l'ultima domenica di ottobre la festa della Madonna del SS. Rosario organizzata dall'omonima Arcicofraternita.
Molto partecipati dalla comunità parrocchiale si sono rivelati i diversi momenti dei festeggiamenti religiosi in programma e culminati nella solenne celebrazione eucaristica officiata dal parroco don Franco Fragala' e, a seguire, dalla processione che ha attraversato le vie principali del paese. 
Ad allietare il tutto, l'esibizione del complesso bandistico e, per la gioia dei più piccini, dei tradizionali giganti Mata e Grifone. 








SANT’ONOFRIO: UNA DISCARICA IN LOCALITÀ VAJOTI

(SANT‘ONOFRIO) La notizia è di quelle destinate a lasciare il segno.
D’altronde già a leggere il dispositivo del decreto n. 10158 del 12 luglio 2013 a firma del dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria c’è quanto basta per sobbalzare dalla sedia: “Realizzazione nuova discarica di rifiuti in località Tozza Palombara del Comune di Sant’Onofrio (VV) - Procedura per la valutazione d’impatto ambientale, ai sensi del Dlgs. n. 152/2006 e s.m.i., e del Regolamento Regionale n. 3 del 04/08/2008 e s.m.i. - Proponente Ecolux s.r.l., Filandari (VV)”.
Un atto, questo emesso dalla Regione che, nell’esprimere “parere favorevole di compatibilità ambientale” ratifica di fatto lo stato di ulteriore e forse irreversibile avanzamento del progetto di realizzazione sul territorio comunale di una discarica di rifiuti della quale nulla finora aveva avuto modo di sapere l’opinione pubblica cittadina.
Che certo ben altra considerazione e coinvolgimento partecipativo avrebbe meritato anche sulla base del presupposto che, stando almeno alla lettura degli atti amministrativi finora prodotti, nella discarica in questione che ricadrà in “zona agricola a circa sei chilometri dal centro abitato di Sant’Onofrio” e si svilupperà su un’area complessiva di quarantamila metri quadrati potrà essere conferito fino a quasi
mezzo milione di metri cubi di “rifiuti pericolosi e non pericolosi”.
A squarciare il velo del silenzio che stranamente finora aveva avvolto l’iter autorizzativo della discarica, per la quale nessun passaggio è stato fatto in consiglio comunale mentre agli atti risulta una nota del 23 marzo 2012 con la quale l’ufficio tecnico comunale trasmetteva il proprio parere per la valutazione di impatto ambientale, scende ora in campo il gruppo consiliare dell’Udc.
Con una “Interrogazione urgente a risposta scritta” indirizzata al sindaco Tito Rodà ed al presidente del consiglio Salvatore Pronestì gli appartenenti allo scudocrociato muovono all’amministrazione comunale una serie di rilievi.
Già in premessa gli interroganti manifestano tutte le loro perplessità rilevando che la “realizzazione di detto progetto prevede la discarica di qualsiasi tipo di rifiuti anche i più pericolosi con tutte le conseguenze del caso” e che la “suddetta discarica verrebbe realizzata a pochi chilometri di distanza dal centro abitato e a brevissima distanza dall’autostrada A3 con gravissimi danni per la salute dei cittadini e con ingenti danni per le campagne limitrofe”.
In considerazione di ciò, e dopo aver evidenziato anche possibili profili di illegittimità poichè “è notoriamente risaputo che nel piano dei rifiuti elaborato dall’Assessorato regionale all’Ambiente non è stato inserito alcun impianto nemmeno per quelli non nocivi”, il gruppo Udc ribadisce la “pericolosità della realizzazione del progetto in questione” per il quale i “consiglieri non sono a conoscenza di atti emessi dall’amministrazione comunale per contrastare questa opera”.
Da qui i pressanti interrogativi a sindaco e presidente del consiglio per sapere “se e quali azioni si intendono porre in essere per evitare la realizzazione dell’opera; se sono stati adottati e quali sono gli atti relativi; se, avendo il comune di Sant’Onofrio un interesse legittimo per tutelare la salute dei propri cittadini, è stato impugnato davanti al Tar il decreto emesso del Dipartimento Ambiente della Regione regolarmente trasmesso al comune” o eventualmente le “ragioni della mancata impugnatura”.
Consapevoli dell’importanza che la vicenda assume per l’intera comunità gli esponenti scudocrociati chiedono infine la “convocazione di un consiglio comunale aperto per dibattere con l’intera popolazione il tema in questione”.
L’auspicio condiviso è che ci siano ancora i margini per un eventuale ripensamento considerato che, da quanto appreso da fonti tecniche, allo stato della pratica per essere definitivamente perfezionata manchi solo la cosiddetta A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente in caso di apertura di discariche per rifiuti qualificati come “pericolosi”. 
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/10/2013)

S.ONOFRIO: SUOR DULIA “LA MIA MISSIONE È ANDARE INCONTRO ALLA PERSONA QUALUNQUE ESSA SIA”

Suor Dulia
Carissimi fratelli e sorelle,
piccoli e grandi presenti e non presenti,
vorrei iniziare col ringraziare Dio, per il dono della vocazione alla vita consacrata, per la mia famiglia che sempre mi ha accompagnata con il rispetto e la preghiera nella mia scelta di vita, per il dono della mia famiglia religiosa del Cenacolo Domenicano che ha fiducia in me, per il tempo che mi ha dato di poter vivere con voi, lavorando insieme per il Regno di Dio e per testimoniare la Carità con la vita, sforzandoci a non limitarci con le sole parole, ma con i fatti e nella verità.
Gesù non ha avuto una vita facile e così anch’io, come tutti, non ho avuto sempre discese, ma a volte molte salite faticose, però sempre superabili con l’aiuto di Dio.
Vorrei, per questo, chiedere scusa per le volte che ho sbagliato; io ho cercato di fare quello che le mie capacità mi consentivano, così chiedo scusa se a volte la difficoltà della lingua italiana non mi ha consentito di esprimere al meglio il mio pensiero.
Chissà quante volte non mi sono espressa bene e, di conseguenza, capita male.
Mi fa piacere vedervi tutti insieme, in questa celebrazione eucaristica, perché è questo il senso di una vera parrocchia anche se ci sono diversi gruppi che si occupano delle diverse attività parrocchiali, lo scopo di ogni gruppo deve essere quello di formare la comunità parrocchiale, altrimenti il gruppo resta chiuso in se stesso, ed è negativo.
Il Papa ci sta incoraggiando ad uscire dalle nostre chiusure per andare incontro ai nostri fratelli, ed io voglio augurare a tutti indistintamente di essere sempre porte aperte, comunicativi con gli altri, di voi io porto tutto, un pezzettino della storia di ciascuno di voi, perché ho vissuto ogni momento con voi, siano stati essi momenti di gioia e dolore, di sofferenza e fatica, di malattia e di morte, di divisione e unione, di conflitto e di pace, di preghiera e di comunione, per una pizza insieme.
Le strade sono tante e diverse, ma il traguardo uguale per ciascuno: è il Signore Gesù, verso il cuore di Dio.
I bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti, gli anziani e gli ammalati, tutti voi mi avete aiutata a crescere e maturare nella mia vita in tutte le dimensioni; io spero di avervi aiutati ad incontrare Gesù Vivo e risorto.
La vita della parrocchia è molto articolata e il rischio delle divisioni è dietro la porta, il parroco è l’unico che può aiutare voi ad evitare questo rischio.
A proposito di questo, voglio dire grazie a don Franco, per la sua pazienza e fiducia verso di me, gli auguro di non scoraggiarsi davanti alle sfide che si presentano ogni giorno, come del resto è nella vita di ogni famiglia di questa nostra comunità parrocchiale.
Il mio grazie va anche a don Maurizio Raniti per essersi fidato di me e per avermi dato la possibilità di collaborare con lui nelle attività parrocchiali quando sono arrivata a S. Onofrio. Grazie
A don Antonio Mazzeo, per avere sostenuto e accompagnato le nostre iniziative per il bene della nostra comunità parrocchiale. 
Loro hanno guidato la parrocchia nel tempo che ha preceduto questo in cui, oggi, si conclude il mio servizio a S. Onofrio.
Grazie ad Antonio e ad Agostino perché abbiamo condiviso il nostro essere nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa.
Un grazie infinito va a don Fortunato Figliano per la sua disponibilità nell’accompagnarmi: nella mia vita spirituale e religiosa ho sentito in te la presenza di Gesù a fianco a me. Hai saputo ascoltarmi, capirmi, aiutarmi a fare discernimento nella mia vita.
Io in cambio voglio metterti sotto il manto della Vergine Maria, Regina del Santo Rosario e prometto di pregare per te quotidianamente perché come Congregazione del Cenacolo Domenicano abbiamo il compito di fare un’ora di adorazione ogni giorno per la fedeltà di tutti i sacerdoti.
Un grazie forte va a tutti i miei collaboratori nei diversi gruppi ed a coloro che mi sostituivano nelle attività perché senza di loro e senza Dio non avrei concluso niente in mezzo a voi.
Grazie al “gruppo degli Anziani” perché da loro ho ricevuto tutto. Stare con loro, da lunedì a venerdì, nella preghiera del Rosario mi è stato di aiuto.
Questo mi aiuterà a servire le mie consorelle a Genova, dove sono stata destinata.
Grazie al “gruppo del Giovedì” perché con loro e la formazione cattolica abbiamo fatto un cammino di crescita spirituale, fraterna e di amicizia.
A loro dico di continuare con lo stesso entusiasmo, perché la formazione è permanente: così sarete sempre pronti per servire il Signore e la comunità parrocchiale, con decoro e solennità.
Grazie al “gruppo del Sabato” con cui condividevamo la Parola di Dio, con voi ci siamo preparati a vivere meglio la Domenica Giorno del Signore.
Continuate avanti nella preghiera, nella riflessione e nella condivisione della Parola di Dio.
Grazie alle Catechiste perché insieme abbiamo cercato di preparare e formare cristianamente i nostri ragazzi perché fossero pronti, il meglio possibile, a ricevere i sacramenti.
A questo punto permettetemi di ringraziare il gruppo di ragazzi del catechismo con cui per sei anni abbiamo percorso un cammino di formazione insieme.
Li ho visti crescere e fra di noi si è creato un rapporto di amicizia e di fiducia fino ad oggi. Accompagnerò con la mia preghiera il mio secondo gruppo di bambini del catechismo, perché si preparino bene a ricevere il sacramento della Cresima.
Grazie ai miei giovani dell’Oratorio, perché in me hanno visto e sentito un punto di riferimento, ma io non ho fatto altro che volerli bene, ammirarli, pregare per loro ed ESSERCI.
Mi ha sempre stupito il loro animo, la loro voglia di fare, il loro desiderio di stare insieme. Coraggio!!!
Insieme in un solo corpo come ci insegna Gesù: solo così potete essere la benedizione nella nostra comunità.
Grazie al “gruppo del Coro” perché quando sono arrivata loro mi hanno accolto e inserito nel loro gruppo che poi, io, per impegni comunitari ho dovuto lasciare.
Grazie ai componenti del “gruppo del Rinnovamento” perché mi hanno fatto capire, con la loro presenza nel Cenacolo ogni lunedì, che si può percorrere un cammino spirituale costante, fondamentale per la crescita della fede, lodando e benedicendo Gesù.
Grazie alle Famiglie che hanno collaborato con noi al progetto educativo dei nostri bambini in Guatemala e Honduras perché grazie a loro oggi aiutiamo 40 bambini che non avevano la possibilità di studiare. Suor Osiris rimane come punto di riferimento per la continuazione di questo servizio.
Grazie al Banco Alimentare ed ai ragazzi e adulti della raccolta di alimenti per l’aiuto che in questi anni hanno dato al Cenacolo, perché con i pacchi degli alimenti abbiamo potuto aiutare tante famiglie bisognose e continuerete ancora a farlo.
Diverse famiglie discretamente mi hanno sempre portato alimenti a casa, che poi li distribuivamo a chi ne aveva bisogno.
Ogni volta che ho chiesto il vostro aiuto, me lo avete sempre dato.
Vi chiedo, inoltre, di pregare per i nostri fratelli carcerati perché sono vicini a noi.
Loro sono persone come noi, che hanno bisogno di misericordia e dell’amore di Dio.
Grazie alla Caritas Diocesana ed insieme al Rinnovamento nello Spirito ho avuto la possibilità di andare incontro a loro, ogni lunedì, presso il carcere di Vibo ed ho capito che Gesù vuole operare andando alla ricerca della sua creatura perduta.
Un grazie in amicizia va alle persone che nel periodo che sono stata qui hanno prestato servizio nell’Amministrazione Comunale per il buon funzionamento sociale e politico a beneficio del paese.
Qui ho ricevuto la Cittadinanza Italiana e ringrazio chi si è impegnato per agevolare questo tramite.
Ringrazio la Redazione de “La Voce di Sant’Onofrio” perché sempre è stata presente e disponibile nelle nostre attività parrocchiali ed ha promosso le nostre iniziative.
Grazie Angeli Custodi perché nel momento del bisogno sono stati sempre disponibili.
Infine grazie Amici miei presenti qui in questa celebrazione, a Pino per la sua vera e sincera amicizia che in questi anni mi ha dimostrato, alla Confraternita, ai chierichetti, alle suore delle diverse Congregazioni presenti nella Diocesi, a coloro che rappresentano il Consiglio Religioso Diocesano, del quale facevo parte, grazie alla comunità parrocchiale tutta, a voi che ci siete e coloro che non ci sono più.
Porto nel mio cuore una comunità viva, accogliente, attenta, generosa, disponibile e capace di operare nel bene.
SUOR DULIA