(SANT'ONOFRIO) Mentre permane alta nei cittadini la preoccupazione per la paventata realizzazione di una discarica di rifiuti "pericolosi e non pericolosi" in località "Vajoti", un deciso passo in avanti nella strategia che necessariamente dovrà vedere impegnata tutta la comunità di Sant'Onofrio si è registrato nel pomeriggio di martedì scorso.
(Incontro in municipio tra il sindaco ed il comitato "NO Discarica")
Si è trattato di un incontro serrato e ricco di spunti di riflessione che, protrattosi per alcune ore, pur confermando la diversità di vedute tra il sindaco ed i rappresentanti politici d'opposizione sulla tempistica adottata per fronteggiare questa delicata problematica il cui avvio dell'iter autorizzativo risale a febbraio 2012, si è rivelato complessivamente propositivo e costruttivo. Facendo ben sperare sul prosieguo unitario della battaglia contro la discarica che, parafrasando una frase ad effetto di Rodà, dovrà necessariamente vedere "amministrazione comunale e cittadini camminare mano nella mano con l'imperativo assoluto di tutelare ad ogni costo il bene primario della salute dei nostri figli".
D'altronde proprio dal sindaco, assente per ragioni di salute alla precedente assemblea pubblica ed in questa occasione accompagnato dall'intera giunta comunale e dal presidente del consiglio Salvatore Pronestì, la delegazione del comitato cittadino si attendeva una presa di posizione chiara e netta.
Che non è mancata.
Dopo aver ribadito la sua contrarietà ad ogni "forma di strumentalizzazione" e la disponibilità personale come "sindaco, padre e medico che proprio sulle gravissime conseguenze sanitarie delle sostanze nocive derivanti dai rifiuti" ha presentato la propria tesi di laurea, Rodà ha avuto modo di chiarire definitivamente la posizione dell'amministrazione comunale nella vicenda illustrando le iniziative sui diversi fronti che, con "l'indispensabile supporto della cittadinanza e del comitato cittadino che la rappresenta" si andranno a concretizzare.
Sul piano strettamente giuridico il primo cittadino, dopo aver ricordato l'avvenuta presentazione al Tar Calabria già lo scorso 11 novembre del “ricorso predisposto da un legale di fiducia con lo scopo di far emergere tutte le evidenti incongruenze del procedimento amministrativo che ha ignorato la fondatezza dei pareri negativi espressi dall'ufficio tecnico comunale e dall'ufficiale sanitario”, ha convenuto con i rappresentati del comitato sulla necessità di focalizzare l'attenzione sulle "palesi irregolarità del procedimento, non avendo tenuto conto di cause ostative quali la presenza nello stesso sito di una discarica di rifiuti solidi urbani ormai inattiva e della mancanza del necessario parere della giunta regionale di deroga, per come previsto dalla legge, al divieto assoluto di aprire nuovi impianti per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi in zone sismiche di prima categoria".
Anche sotto il profilo politico-istituzionale non mancheranno però le adeguate iniziative di sensibilizzazione, con l’attivazione a breve di un “tavolo tecnico al quale saranno invitati a partecipare anche i consiglieri regionali espressione del territorio su una vicenda che per le sue potenziali ricadute negative sulla salute dei cittadini va di sicuro ben oltre l’ambito comunale”.
Ed un "primo assaggio" di questa mobilitazione istituzionale ad ampio raggio si avrà proprio in queste ore a Stefanaconi.
Qui infatti questa mattina è previsto in municipio un incontro tra i sindaci dei comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Stefanaconi e Filogaso.
Un’occasione che Rodà non intende assolutamente lasciarsi sfuggire per “allargare il fronte della protesta e sensibilizzare i colleghi del comprensorio sulla necessità di promuovere azioni decise e sinergiche” contro la discarica dei veleni.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 05/12/2013)