Saverio Franzè e Salvatore Di Sì |
(STEFANACONI) “Questo concorso non s’ha da fare!”.
Così il gruppo consiliare di minoranza aveva intimato al sindaco Saverio Franzè una volta venuto a conoscenza della pubblicazione sull’albo pretorio online delle date di svolgimento delle preselezioni e delle due prove scritte del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato ed in regime di part time di un Istruttore direttivo da affiancare alla struttura burocratica dell’ente.
A non andare giù ai consiglieri di opposizione Fortunato Griffo, Nicola Carullo e Salvatore Di Sì, quest’ultimo attualmente in corsa anche quale candidato a sindaco, la calendarizzazione “sospetta” delle tre prove previste a cavallo tra il 27 aprile ed il 4 maggio e quindi a loro dire “in piena campagna elettorale” con la conseguenza di minare la “tranquillità e serenità della stessa”.
Da qui la dura presa di posizione del gruppo d’opposizione che, con una nota inviata per conoscenza anche al prefetto di Vibo Valentia, dopo essersi chiesta “perché il concorso si svolge in piena campagna elettorale e le prove si vogliono concludere prima della proclamazione del nuovo sindaco?”, invitava sindaco, segretario comunale e presidente della commissione esaminatrice, ognuno per il proprio ambito di competenza, a voler prendere in seria considerazione l’ipotesi di un rinvio a dopo le elezioni del 6 e 7 maggio prossimi delle prove concorsuali.
A supporto di ciò Griffo, Carullo e Di Sì manifestavano “forti perplessità sulla regolarità delle procedure adottate anche perché a sentire i “bene informati è stato già individuato il nome del vincitore”.
A stretto giro di stampa arrivava la dura e circostanziata replica del sindaco Saverio Franzè che, nel rispedire al mittente i dubbi e le illazioni a suo dire “false e calunniose” della minoranza, ribadiva il più “assoluto rispetto della legge” da parte dell’amministrazione comunale. Imputando esclusivamente a ragioni di carattere “normativo e procedurale” la calendarizzazione di quello che ormai da tutti è definito il “concorso della discordia” il primo cittadino, peraltro non impegnato direttamente nella tornata elettorale amministrativa in corso, ribadiva altresì di “non avere alcun interesse personale in questo concorso” e di ritenere diffamatorie le affermazioni dei consiglieri di opposizione tanto da valutare con i propri legali l’ipotesi di “adire la magistratura a tutela della mia rispettabilità e onorabilità”.
Intanto anche le forze dell’ordine si muovevano, con i carabinieri che lo scorso 23 aprile si recavano in comune per acquisire l’intero carteggio riguardante il concorso.
All’epilogo della vicenda, che mette fine almeno per il momento alla dura contrapposizione in atto tra sindaco e minoranza consiliare, si è giunti in queste ultime ore.
Non è dato sapere se ad indurre a più miti consigli le parti in causa abbia contribuito anche la mediazione del prefetto, ma tant’è.
Gli oltre 120 partecipanti al concorso, già pronti a varcare nella giornata di ieri il portone della locale scuola elementare dove avrebbe dovuto svolgersi la preselezione, hanno appreso dal sito istituzionale del comune del sopragiunto contrordine.
Il segretario della commissione esaminatrice, Annunziata Matina, notificava infatti a tutti i partecipanti che le prove già previste erano state rinviate ad altre date che saranno comunicate, sempre sul sito del comune, il prossimo 23 maggio, quando ormai i fumi della campagna elettorale si saranno definitivamente diradati e la nuova amministrazione comunale, democraticamente eletta, si sarà già insediata.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 28/04/2012)