SANT’ONOFRIO: TUTTO IL FASCINO DELLA TRADIZIONE IN UN TRIPUDIO DI FEDE

(SANT’ONOFRIO)  Nonostante le incertezze metereologiche, la consueta cornice di pubblico accoglierà stamattina la tradizionale rappresentazione dell’Affruntata.
L’appuntamento è per le ore 10 in piazza Umberto I, per rivivere questa paraliturgia che affonda le sue radici nella notte dei tempi, rimandando ad una religiosità popolare semplice ed autenticamente  genuina che mantiene ancora intatto tutto il suo fascino antico.
Come ogni anno nel giorno di Pasqua, tra due ali di folla festante verrà rappresentato l’incontro tra  Cristo risorto e la Madre vestita a lutto che, superata l’incredulità iniziale, in un tripudio di fuochi d’artificio e volo di colombe verrà  “svilata” vestendo come d’incanto un manto azzurro cielo trapuntato di stelle.
Un rituale che, pur avendo perso il significato di un tempo, quando dalla riuscita dell’Affruntata i contadini santonofresi traevano i necessari auspici sul più o meno positivo prosieguo della stagione e sulla bontà del raccolto, mantiene ancora comunque intatta la sua carica di forte coinvolgimento emotivo.
Probabilmente ancora di più quest’anno, con l’Affruntata che dopo i noti fatti di cronaca che purtroppo hanno accompagnato le ultime due edizioni, vuole segnare un ritorno alla normalità.
Un desiderio avvertito da tutta la comunità e fatto proprio dall’Arciconfraternita del SS. Rosario, che sovrintende all’organizzazione, al momento di individuare i portatori delle statue, selezionati a mezzo di un sorteggio pubblico avvenuto a margine dela celebrazione eucaristica di Domenica delle Palme.
Un criterio questo, condiviso anche dal parroco don Franco Fragalà e dal vescovo mons. Luigi Renzo, che ha portato all’individuazione dei seguenti portantini in occasione dell’Affruntata odierna: Onofrio Lopreiato, Onofrio Policaro, Costantino La Fortuna e Stefano Francolino per la statua di San Giovanni; Giuseppe Augurusa, Francesca Ferito, Anna Augurusa ed Antonella Augurusa (Cristo Risorto); Domenico Figliano, Giuseppe figliano, Paolo Costa e Lorenzo Garcea (Madonna); Giuseppe Ventrice (mazziere).
                           (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 8/04/2012)