BRUNI SUONA LA SVEGLIA, DOMANI CONVENTION DELL’UDC

Il cons. reg.le Ottavio Bruni
(VIBO VALENTIA) I messaggi politici lanciati recentemente a Chianciano dai vertici nazionali del partito cominciano a trovare le prime risposte anche in periferia. Evidentemente la voglia di fare all’interno dell’Udc è tanta. E al di là delle questioni che in questo momento affliggono l’amministrazione di palazzo “Luigi Razza”, all’interno della quale lo Scudocrociato rappresenta una componente importante –potendo contare su tre assessori di cui uno con delega di vice sindaco – l’Udc vuole cominciare a fare sul serio per rilanciare la politica, aprire il partito alle varie espressioni della società attraverso nuovi iscritti mettendo in essere una vera e propria organizzazione che accantoni definitivamente quella sulla quale si faceva leva nel recente passato, legata soprattutto, alle volontà dei leader più che alle scelte della base.
E in questa ottica si inquadra la convention che il consigliere regionale Gaetano Bruni ha organizzato per domani pomeriggio (ore 17) all’hotel 501 alla presenza di tanti simpatizzanti e amministratori. Un incontro organizzato in sinergia con il partito ma che di fatto punta a rompere i vecchi schemi e proporre un tesseramento “aperto”.
Sarà molto probabilmente solo la prima iniziativa del genere perché in futuro altre potrebbero seguirne in altre zone della provincia. Un progetto ambizioso che comincia a stuzzicare quanti fino ad oggi nell’Udc sono rimasti alla finestra a guardare in attesa di iniziative concrete.
Sul tavolo della discussione, naturalmente, non ci saranno solo il tesseramento e gli obiettivi elettorali (che sono ormai alle porte) ma anche la grande questione del momento: palazzo “Luigi Razza”. Il recente direttivo del partito in tal senso ha dato indicazioni importanti: se non ci sarà presto un chiarimento con gli alleati del Pdl per mettere a punto le tante questioni insolute a cominciare dal contenimento dei costi della politica
con i tagli degli assessorati, l’alleanza potrebbe essere messa subito in discussione. Anche se l’Udc fino ad oggi ha sempre manifestato senso di responsabilità.

(Nicola Lopreiato Gazzetta del Sud 30/09/2012)

STEFANACONI:CARULLO A SORPRESA ADERISCE AL GRUPPO DEL SINDACO DI SÌ

Il sindaco Di Sì e il cons. Nicola Carullo
(STEFANACONI) La quiete dopo la tempesta. 
Così si potrebbe efficacemente sintetizzare, almeno da una sommaria lettura, la vicenda politica che vede protagonista il consigliere Nicola Carullo. 
Dopo aver assunto già al momento dell’insediamento del consiglio comunale, con la costituzione del monogruppo Pd, una posizione di differenziazione rispetto alla maggioranza confluita nel gruppo “Di Sì per l’Unità”, l’esponente politico si era reso protagonista nei giorni scorsi di un ulteriore gesto eclatante. 
In occasione dello svolgimento del congresso cittadino Carullo, in aperto dissenso con i vertici locali del suo partito, sindaco Di Sì in testa, aveva platealmente restituito la tessera di iscrizione anticipando anche le proprie dimissioni da capogruppo consiliare. 
All’origine di questa decisione, la segnalazione di presunte “irregolarità nelle modalità di svolgimento dei lavori congressuali” ed il “mancato rinnovamento” generazionale del partito. 
L’attesa si spostava quindi sulla successiva seduta di consiglio comunale nel corso della quale Carullo confermava lo scioglimento del gruppo Pd ma nel contempo, sorprendendo un pò tutti, esternava la volontà di confluire nel gruppo di maggioranza che sostiene il sindaco Salvatore Di Sì. 
Se si tratta di una mossa strategica o di una reale volontà del consigliere Carullo di riabbassare i toni della polemica e creare così i presupposti per un ricompattamento della maggioranza, sarà il prosieguo dell’attività amministrativa a dirlo. 
Nel frattempo va segnalato il “compiacimento” del sindaco per tale decisione che, a suo dire, “consentirà al consigliere Carullo di continuare con rinnovato impegno ed entusiasmo nella sua proficua attività al servizio della comunità”. 
Dal punto di vista più squisitamente amministrativo da segnalare, in apertura dei lavori consiliari, la relazione con la quale il primo cittadino ha illustrato le “risultanze del bilancio di previsione alla data odierna” evidenziando come “nonostante i forti tagli subiti il comune sia comunque in grado di garantire prestazioni e servizi essenziali”. 
Di Sì si è poi soffermato sullo stato di attuazione delle linee guida e dei lavori previsti nello strumento di programmazione al bilancio. 
Successivamente il civico consesso, con voto unanime dei consiglieri di maggioranza e con la sola astensione del consigliere di minoranza Vincenzo Lacaria, ha preso atto della “salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio 2012”. 
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 30/09/2012)

SANT’ONOFRIO : A PAGARE SONO SEMPRE I CITTADINI ADDIZIONALE IRPEF SEI VOLTE PIÙ CARA

Nicola Argirò - Presidente del Consiglio Com.le
Con i cittadini che, come sempre, pagano in termini di maggiori tasse e minori servizi i costi di un sistema pubblico che non sempre, vedasi da ultime le vicende che hanno interessato la Regione Lazio, si dimostra lungimirante ed oculato nella sua azione politica ed amministrativa. 
E proprio sulle condizioni di crescenti difficoltà finanziarie in cui si è venuto a trovare l’ente si è dovuto soffermare nel corso dei lavori di giovedì scorso il consiglio comunale convocato dal presidente Nicola Argirò. 
Ad orientare discussione e scelte conseguenti, condivise con senso di responsabilità sia da maggioranza che da opposizione, i recenti ulteriori tagli apportati ai trasferimenti agli enti locali che per il comune di Sant’Onofrio hanno comportato una ulteriore riduzione delle somme iscritte in bilancio di circa 70mila euro. 
Si tratta di tagli che hanno costretto l’amministrazione guidata dal sindaco Tito Rodà ad adottare, suo malgrado, delle misure sicuramente impopolari ma comunque rese obbligate dalle particolari difficoltà del momento. 
L’azione dell’amministrazione comunale si è sviluppata lungo due direttrici. 
Un implementamento delle voci in entrata è stato previsto attraverso l’aumento dell’addizionale Irpef, attraverso la deliberazio
ne del passaggio dalla precedente aliquota dello 0,1 per cento alla nuova aliquota dello 0,6 per cento. 
Un provvedimento che comunque, a dire dell’amministrazione, limita i danni per il contribuente, se si pensa che buona parte dei comuni si sono orientati verso l’adozione dell’aliquota massima pari allo 0,8 per cento. 
Il consiglio ha quindi provveduto ad un riequilibrio del bilancio che, sempre a causa dei ridotti trasferimenti statali, ha imposto una revisione al ribasso di diversi capitoli di spesa. 
Il tutto con l’unico obiettivo di garantire se non il miglioramento almeno il mantenimento degli attuali standard dei servizi di competenza comunale. 
Valga per tutti l’esempio dell’asilo nido, da sempre considerato “fiore all’occhiello” del comune di Sant’Onofiro e che proprio quest’anno ha raggiunto il ragguardevole numero di ben 34 bambini iscritti. 
Altro punto qualificante all’o.d.g. dei lavori consiliari l’approvazione del documento redatto dalla Camera di Commercio a favore del mantenimento della Provincia di Vibo Valentia. 
Unanime anche in questo caso l’orientamento del consiglio che ha motivato la sua scelta mettendo in risalto le ricadute negative dell’eventuale accorpamento con altra provincia sia in termini di accresciuti disagi per i cittadini che di mancato indotto per il già fragile sistema economico locale. 

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 29/09/2012)

MICHELE ZARRILLO IN CONCERTO A VIBO VALENTIA


DA OGGI LA CITTÀ SI PREPARA A VIVERE LA FESTA IN ONORE DELLA SANTA CROCE

(SANT’ONOFRIO) Da oggi entrano nel vivo i festeggiamenti civili in onore della Santa Croce. 
Appuntamento religioso e popolare molto atteso dalla comunità, che per l’occasione si ritrova anche con i tanti emigrati che non si lasciano sfuggire l’occasione per un gradito ritorno nella loro terra d’origine, la festa si preannuncia anche quest’anno ricca di suggestioni e di sani momenti aggregativi. 
D’altronde, un’importante anteprima si è già avuta lo scorso 14 settembre con la ricorrenza della Esaltazione della Santa Croce, che anche quest’anno ha costituito occasione di riflessione collettiva nell’ormai tradizionale fiaccolata notturna di preghiera per le “vittime di tutte le guerre e della criminalità”. 
L’avvio odierno dei festeggiamenti raggiungerà il momento clou domenica prossima quando, come da secolare tradizione, l’intero paese si ritroverà dapprima nella chiesa matrice per la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Franco Fragalà e, a seguire, dalla processione per le vie del paese con il bacio della sacra reliquia. 
Ricca di appuntamenti anche la programmazione di quest’anno con il comitato organizzatore che, nonostante le restrittive direttive diocesane e le oggettive difficoltà finanziarie delle famiglie, ha fatto l’impossibile per garantire tutti gli “ingredienti” tipici di questa festa: luminarie, fuochi d’artificio, giganti e zampogne, animazione per bambini, eventi culturali, complessi bandistici e musicali che allieteranno le diverse vie del paese per tutti i quattro giorni. 
Su tutti, il concerto dal vivo del noto cantautore Eugenio Bennato che nella serata di domenica prossima animerà la terza edizione del “Sant’Onofrio tarantella music fest”. 
                           (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 27/09/2012)

GRIFFO SEGRETARIO PD MA CARULLO NON CI STA E RESTITUISCE LA TESSERA

(STEFANACONI) Anche a Stefanaconi il Partito democratico si riorganizza dotandosi di nuovi organismi statutari in vista delle prossime importanti scadenze elettorali. 
Nuovo segretario cittadino è l’architetto Fortunato Griffo, già sindaco del piccolo centro del vibonese, eletto per acclamazione dall’assemblea degli iscritti. 
Ad affiancarlo il direttivo composto da Giuseppe Lococo, Anna Cugliari, Antonio Fortuna e Domenico Pondaco. 
Non si è trattato comunque di una decisione unanime, come pure le modalità di voto potrebbero lasciare intendere. 
Netta è infatti la dissociazione di Nicola Carullo, già per due mandati segretario cittadino ed attuale capogruppo del partito in seno all’amministrazione comunale, che nel corso del dibattito assembleare ha platealmente restituito la propria tessera. 
A spiegare le ragioni di questo gesto eclatante, lo stesso Carullo che in una nota indirizzata alla stampa punta l’indice contro una serie di palesi violazioni del regolamento. 
Il tutto, per l’ormai ex capogruppo, solo perché al “sindaco Di Sì ed alla sua combriccola non tornano i conti nel momento in cui si rendono conto della possibilità di avere un candidato a segretario capace di traghettare il partito verso un nuovo modo di fare politica”.
Entrando nello specifico, Carullo denuncia la “violazione delle regole di democrazia interna e “l’umiliazione della dignità degli iscritti in quanto tutto è stato sistemato a tavolino”.
Per tali ragioni l’esponente politico, dopo aver definito la celebrazione del congresso una “farsa in cui sono prevalsi i meccanismi di mutua assistenza della casta al potere”, non esita a chiederne l’annullamento per evidenti “vizi procedurali”.
Forti dubbi esprime poi Carullo, considerato il “modo poco ortodosso in cui opera il primo cittadino”, sulla gestione della cosa pubblica qualora “venga riproposto lo stesso modus operandi”, ispirato dalla filosofia orwelliana secondo la quale nella “fattoria tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
Di natura diametralmente opposta le valutazioni sul fronte opposto.
Per il sindaco Salvatore Di Sì “tutto si è svolto nella più assoluta regolarità e trasparenza come pure possono certificare i partecipanti ai lavori congressuali in rappresentanza dei vertici provinciali del partito”.
“D’altronde – conclude Di Sì - Carullo si è limitato a partecipare solo alla fase dibattimentale e quindi non ha alcun elemento per giudicare sulla regolarità o meno delle operazioni di voto”.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 27/09/2012)

A/3: ANAS, DAL 14 SETTEMBRE LIMITAZIONI VICINO SVINCOLI LAMEZIA E S. ONOFRIO


L'Anas comunica che da lunedì 10 settembre a venerdì 14 dicembre 2012, saranno attivate limitazioni al traffico in prossimità degli svincoli di Lamezia Terme e Sant'Onofrio. "In particolare, - spiega una nota - sarà disposto il restringimento delle carreggiate nord e sud, mediante la chiusura alternata delle corsie di marcia e di sorpasso dal km 319,000 al km 325,000 ed il ripristino del doppio senso di marcia sulla carreggiata sud, nel tratto compreso tra il km 325,000 e 331,400, in prossimità dello svincolo di Lamezia Terme. Contemporaneamente sarà disposto il restringimento delle carreggiate nord e sud, in corrispondenza dei tratti interessati dalle attività lavorative, nel tratto compreso tra il km 353,000 e 355+000, all'altezza dello svincolo di Sant'Onofrio. I provvedimenti - è scritto - si rendono necessari per consentire il prosieguo dei lavori di realizzazione della nuova autostrada"

MAIERATO: IL CASO DELLA STATUA DI SAN ROCCO



RASSEGNA STAMPA - MAIERATO - CALABRIA ORA

SANT’ONOFRIO: RIAPRE DOPO ALCUNI MESI IL POSTO MANUTENZIONE ANAS

Riapre il Posto di manutenzione Anas collocato allo svincolo autostradale di Sant’Onofrio. A darne notizia è stato il segretario provinciale dell’Uil Luciano Prestia al termine di una una serie di incontri con i responsabili aziendali. 
Il centro in precedenza era stato chiuso perché ritenuto inagibile, da qui la necessità di permettere lo svolgimento di alcuni lavori di ammodernamento e messa in sicurezza. Adempimenti che avevano indotto l’Anas a trasferire i dipendenti al centro di Lamezia Terme. «Nell’incontro tenutosi il 4 luglio scorso in Prefettura – ricorda Prestia – con il responsabile della società ing. Bruni, grazie alla preziosa mediazione della vice prefetto Maria Aurora Colosimo ed all’interessamento fattivo del dirigente amministrativo della Salerno Reggio Calabria, dott. Giuseppe Orsini, i lavoratori avevano ricevuto rassicurazioni sulla temporaneità della situazione ed, infatti, oggi sono tornati di stanza al posto di manutenzione dello svincolo autostradale di Sant’Onofrio». 
Prestia, che ha seguito la vicenda insieme al segretario dell’Uil trasporti Antonello Corigliano, ricorda che la «chiusura del presidio Anas e lo spostamento dei lavoratori a Lamezia Terme avevano da subito dimostrato le loro criticità, sia rispetto alle condizioni di lavori degli operai addetti al tronco A3 Vibo Valentia-Gioia Tauro, sia nei confronti del servizio da rendere agli stessi automobilisti che, specialmente nel periodo di agosto, transitano in questo tratto di autostrada». 
Gli operai molti dei quali abitanti nei comuni di Mileto, Nicotera, Vallelonga, Tropea e San Calogero, «erano costretti – ricorda il segretario dell’Uil – a compiere molti più chilometri per raggiungere i propri mezzi, e poi tornare indietro per recarsi sul posto di lavoro. Un percorso aggiuntivo che comportava non pochi rischi e rallentamenti alle eventuali situazioni di emergenza in cui gli operai della squadra di pronto intervento avrebbero dovuto intervenire». 
L’interessamento dell’Uil di fatto aveva coinvolto nella difficile “vertenza” anche la Prefettura alla quale il sindacato rappresentava una serie di rimostranze a cominciare dal fatto che i locali del posto di manutenzione per troppo tempo era stato lasciato in uno stato di abbandono al punto che l’Anas aveva deciso di chiuderlo per poter effettuare i lavori. 
«Per fortuna – riconosce Prestia – l’Anas ha accolto le richieste dei lavoratori e del territorio di adoperarsi per la veloce risoluzione della problematica e dal 1 settembre i lavoratori sono di nuovo al loro posto di lavoro,ma cosa ancora più importante, si è evitato il venir meno di un altro importante presidio nel territorio, mantenendo operativo un punto nevralgico per tutte le attività di competenza del nostro tratto autostradale». 

Gazzetta del Sud 04/09/2012

SANT’ONOFRIO :VOLTI E LUOGHI DELLA MEMORIA NEI QUADRI DI BARBIERI


(SANT’ONOFRIO) “Una giornata da ricordare perché ancora una volta esalta la generosità dei santonofresi che seppur costretti dalle vicende della vita a lasciare la loro terra d’origine mantengono intatto il senso di profonda appartenenza che li lega alla comunità”.
Così il sindaco Tito Rodà commenta, all’atto della formalizzazione ufficiale avvenuta nella sala consiliare gremita di cittadini e rappresentanti istituzionali, la donazione da parte dell’artista Onofrio Adriano Barbieri della preziosa raccolta di quadri, da lui realizzati nel tempo, che ripropongono le fasi salienti della storia passata e recente di Sant’Onofrio e che ormai entrano a pieno diritto nel patrimonio della collettività che potrà apprezzarli nelle diverse sale del palazzo municipale dove verranno permanentemente esposti. 
Una “carrellata di volti e luoghi della memoria”, quelli realizzati e donati da Barbieri che, come ha ribadito il sindaco Rodà, costituiscono il “patrimonio fondativo ed affettivo di Sant’Onofrio e testimoniano ancora oggi l’attualità dell’impegno di questi grandi protagonisti del passato mai fine a se stesso ma sempre proteso al progresso ed alla crescita di tutta la comunità”.
In tale ottica il lavoro di Adriano Barbieri assume una valenza non solo artistica ma anche didattica e divulgativa consentendo di tramandare al meglio alle nuove generazioni il ricordo di uomini di cultura come Stanislao D’Aloe sovrintendente dei beni culturali durante il regno borbonico, Vincenzo Lattari indimenticato sindaco della ricostruzione post bellica, i monaci Basiliani che intorno al loro convento di località “Chao” costituirono il primo nucleo abitativo della futura Sant’Onofrio.
E l’importanza di tale gesto è stata riconosciuta a Barbieri anche dalla pregevole targa ricordo donatagli dal primo cittadino e nella quale vengono messe in risalto le “emozioni che con feconda e tenace volontà l’artista sa dare alla sua terra”.
Nato a Sant’Onofrio ma residente a Torino ormai da più di quarant’anni, Adriano Onofrio Barbieri ha mantenuto intatto il senso di appartenenza alla cultura mediterranea, sempre coniugandolo con l’amore per le cose belle.
Tra queste anche la passione per i “ferri del mestiere” della propria professione di barbiere (in nomen omen!) che lo ha portato, dopo anni di ricerche nei mercatini di antiquariato di mezza Europa, a costituire il più grande museo di genere con oltre cinquantamila oggetti tra cui pezzi rarissimi come il rasoio appartenuto al vate Gabriele D’Annunzio.
Barbieri non disdegna infine l’impegno nel campo del volontariato e della partecipazione civile che oggi svolge ricoprendo la carica di consigliere di circoscrizione nel capoluogo piemontese.
 
   Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 03/09/2012