SANT’ONOFRIO : A PAGARE SONO SEMPRE I CITTADINI ADDIZIONALE IRPEF SEI VOLTE PIÙ CARA

Nicola Argirò - Presidente del Consiglio Com.le
Con i cittadini che, come sempre, pagano in termini di maggiori tasse e minori servizi i costi di un sistema pubblico che non sempre, vedasi da ultime le vicende che hanno interessato la Regione Lazio, si dimostra lungimirante ed oculato nella sua azione politica ed amministrativa. 
E proprio sulle condizioni di crescenti difficoltà finanziarie in cui si è venuto a trovare l’ente si è dovuto soffermare nel corso dei lavori di giovedì scorso il consiglio comunale convocato dal presidente Nicola Argirò. 
Ad orientare discussione e scelte conseguenti, condivise con senso di responsabilità sia da maggioranza che da opposizione, i recenti ulteriori tagli apportati ai trasferimenti agli enti locali che per il comune di Sant’Onofrio hanno comportato una ulteriore riduzione delle somme iscritte in bilancio di circa 70mila euro. 
Si tratta di tagli che hanno costretto l’amministrazione guidata dal sindaco Tito Rodà ad adottare, suo malgrado, delle misure sicuramente impopolari ma comunque rese obbligate dalle particolari difficoltà del momento. 
L’azione dell’amministrazione comunale si è sviluppata lungo due direttrici. 
Un implementamento delle voci in entrata è stato previsto attraverso l’aumento dell’addizionale Irpef, attraverso la deliberazio
ne del passaggio dalla precedente aliquota dello 0,1 per cento alla nuova aliquota dello 0,6 per cento. 
Un provvedimento che comunque, a dire dell’amministrazione, limita i danni per il contribuente, se si pensa che buona parte dei comuni si sono orientati verso l’adozione dell’aliquota massima pari allo 0,8 per cento. 
Il consiglio ha quindi provveduto ad un riequilibrio del bilancio che, sempre a causa dei ridotti trasferimenti statali, ha imposto una revisione al ribasso di diversi capitoli di spesa. 
Il tutto con l’unico obiettivo di garantire se non il miglioramento almeno il mantenimento degli attuali standard dei servizi di competenza comunale. 
Valga per tutti l’esempio dell’asilo nido, da sempre considerato “fiore all’occhiello” del comune di Sant’Onofiro e che proprio quest’anno ha raggiunto il ragguardevole numero di ben 34 bambini iscritti. 
Altro punto qualificante all’o.d.g. dei lavori consiliari l’approvazione del documento redatto dalla Camera di Commercio a favore del mantenimento della Provincia di Vibo Valentia. 
Unanime anche in questo caso l’orientamento del consiglio che ha motivato la sua scelta mettendo in risalto le ricadute negative dell’eventuale accorpamento con altra provincia sia in termini di accresciuti disagi per i cittadini che di mancato indotto per il già fragile sistema economico locale. 

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 29/09/2012)