Riapre il Posto di manutenzione Anas collocato allo svincolo autostradale di Sant’Onofrio. A darne notizia è stato il segretario provinciale dell’Uil Luciano Prestia al termine di una una serie di incontri con i responsabili aziendali.
Il centro in precedenza era stato chiuso perché ritenuto inagibile, da qui la necessità di permettere lo svolgimento di alcuni lavori di ammodernamento e messa in sicurezza. Adempimenti che avevano indotto l’Anas a trasferire i dipendenti al centro di Lamezia Terme. «Nell’incontro tenutosi il 4 luglio scorso in Prefettura – ricorda Prestia – con il responsabile della società ing. Bruni, grazie alla preziosa mediazione della vice prefetto Maria Aurora Colosimo ed all’interessamento fattivo del dirigente amministrativo della Salerno Reggio Calabria, dott. Giuseppe Orsini, i lavoratori avevano ricevuto rassicurazioni sulla temporaneità della situazione ed, infatti, oggi sono tornati di stanza al posto di manutenzione dello svincolo autostradale di Sant’Onofrio».
Prestia, che ha seguito la vicenda insieme al segretario dell’Uil trasporti Antonello Corigliano, ricorda che la «chiusura del presidio Anas e lo spostamento dei lavoratori a Lamezia Terme avevano da subito dimostrato le loro criticità, sia rispetto alle condizioni di lavori degli operai addetti al tronco A3 Vibo Valentia-Gioia Tauro, sia nei confronti del servizio da rendere agli stessi automobilisti che, specialmente nel periodo di agosto, transitano in questo tratto di autostrada».
Gli operai molti dei quali abitanti nei comuni di Mileto, Nicotera, Vallelonga, Tropea e San Calogero, «erano costretti – ricorda il segretario dell’Uil – a compiere molti più chilometri per raggiungere i propri mezzi, e poi tornare indietro per recarsi sul posto di lavoro. Un percorso aggiuntivo che comportava non pochi rischi e rallentamenti alle eventuali situazioni di emergenza in cui gli operai della squadra di pronto intervento avrebbero dovuto intervenire».
L’interessamento dell’Uil di fatto aveva coinvolto nella difficile “vertenza” anche la Prefettura alla quale il sindacato rappresentava una serie di rimostranze a cominciare dal fatto che i locali del posto di manutenzione per troppo tempo era stato lasciato in uno stato di abbandono al punto che l’Anas aveva deciso di chiuderlo per poter effettuare i lavori.
«Per fortuna – riconosce Prestia – l’Anas ha accolto le richieste dei lavoratori e del territorio di adoperarsi per la veloce risoluzione della problematica e dal 1 settembre i lavoratori sono di nuovo al loro posto di lavoro,ma cosa ancora più importante, si è evitato il venir meno di un altro importante presidio nel territorio, mantenendo operativo un punto nevralgico per tutte le attività di competenza del nostro tratto autostradale».
Gazzetta del Sud 04/09/2012