SANT’ONOFRIO: ASILO NIDO, 35 FAMIGLIE IN SOSPESO

(SANT’ONOFRIO) Ad ormai pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, nulla è dato sapere sulla riapertura o meno dell’asilo nido comunale dopo l’annunciato passaggio a livello gestionale dal pubblico al privato.
L'intervento di Peppe Ruffa
E così, se ufficiosamente dall’amministrazione Rodà trapelano notizie circa la possibile erogazione a breve da parte della Regione Calabria di un sostanzioso contributo che renderebbe fattibile l’operazione, ad oggi si constata che nessun bando di selezione dei futuri gestori della struttura di via Melissandra risulta pubblicato sull’albo comunale online.
Naturalmente, questa condizione di incertezza si riverbera sulle famiglie dei circa trentacinque bambini frequentanti l’asilo fino allo scorso mese di giugno, molte delle quali avrebbero già comunque provveduto ad iscrivere i loro figli presso altre strutture private di Sant’Onofrio o del comprensorio. 
Intanto, sulla questione si registra l’ennesimo duro attacco nei confronti dell’amministrazione comunale di centrodestra. 
A sferrarlo, il segretario del circolo Pd, Giuseppe Ruffa, in occasione della prima edizione della festa cittadina del partito. 
Tito Rodà
Dal palco di piazza Umberto I, dopo aver accusato il sindaco Rodà di "personalismo che si concretizza anche nell’uso improprio delle risorse pubbliche così come accaduto poche settimane fa durante una festa usata per inopportuna propaganda politica", Ruffa si è soffermato sulla vicenda relativa all’asilo nido comunale evidenziando a tal proposito la "mancanza di un programma amministrativo proprio quando la Regione prevede l’erogazione di fondi per far fronte alle necessità di queste strutture". 
Anche altri atteggiamenti sono stati aspramente censurati dal segretario democratico che in particolare ha stigmatizzato il modo di fare di una amministrazione che "resta in silenzio durante il consiglio comunale, non permette alle forze politiche di partecipare agli incontri con i cittadini e fugge costantemente dal dibattito". 
"Chiarezza" è stata infine chiesta da Ruffa circa i "trecentomila euro stanziati per il ripristino dei centri storici che saranno usati per tinteggiare il comune invece che ristrutturare il vecchio asilo delle suore per come programmato". 
(Raffaele Lopreiato)