SUDAN, LIBERATO IL COOPERANTE CALABRESE DI EMERGENCY FRANCESCO AZZARA'


Francesco Azzarà cooperante di Emergency (reggiopress)
Francesco Azzara', il cooperante italiano sequestrato in Darfur ad agosto, e' libero e sta bene.
La fine dell'incubo del calabrese 34enne, rapito a Nyala mentre si recava in aeroporto con alcuni colleghi, era stata preannunciata proprio da Emergency ieri in una nota. Poi oggi del Sudan Media Center, agenzia indipendente vicina ai servizi di sicurezza di Khartoum che non citava pero' il nome dell'ostaggio italiano. La conferma ufficiale che si trattava di Azzara' l'ha data Gino Strada: "Francesco e' libero e sta bene: e' la fine di un incubo. Lo accompagneremo a casa il prima possibile". "E' stato un lavoro di 4 mesi molto faticoso ha raccontato Strada - adesso finisce un incubo, non ne potevamo piu', ma finalmente la telefonata che tanto aspettavamo e' arrivata. Ora e' il momento della festa, della sua famiglia e di Emergency".
Con la liberazione di Azzara' si e' conclusa positivamente una vicenda durata quattro mesi. Proprio giovedi' Emergency, smentendo le notizie di un peggioramento delle condizioni del 34enne logista pediatrico, aveva confermato che Francesco stava bene e si aspettavano la sua liberazione "in tempi molto brevi". Sempre giovedi' il quotidiano sudanese Al Sudani aveva diffuso la notizia che i rapitori di Azzara' avevano chiesto un riscatto di 180mila dollari, sconsigliando l'intervento delle autorita' sudanesi e accettando solamente contatti con l'ambasciata d'Italia. La fonte interpellata dal quotidiano aveva anche dato qualche indicazione sul luogo in cui era tenuto l'ostaggio, in un'area nord-occidentale del Darfur del Nord. Nessuna conferma pero' del riscatto. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, si e' detto "lieto" della liberazione del cooperante ma ha affermato di non sapere nulla del pagamento di una somma per il rilascio. La sua liberazione, ha spiegato Terzi, e' il frutto di un impegno congiunto dell'Unita' di crisi e della Ong (Emergency, ndr) alla quale appartiene e a cui va dato il riconoscimento di aver tenuto un'attenzione e uno stimolo costante ora per ora, minuto per minuto, su questa vicenda". Il capo della diplomazia italiana ha espresso grande soddisfazione che una persona cosi' presa dall'impegno sociale "sia tornata libera e possa continuare ad operare per il benessere delle operazioni piu' deboli". La notizia del ritorno a casa di Azzara' ha intanto creato commozione in Calabria. "Ci riempie di felicita' e di gioia, per l'esito positivo di questa triste vicenda che ha colpito non solo la sua persona e la sua famiglia, ma anche noi tutti calabresi" ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale calabrese, Alessandro Nicolo'. (AGI) .