CONTROLLI PIÙ EFFICACI CONTRO IL RISCHIO DI FRANE E ALLUVIONI

(MAIERATO) Ad ormai quasi due anni dalla terribile frana che il 15 febbraio 2010 mise in ginocchio la comunità e solo per un vero miracolo non causò vittime tra i cittadini, prosegue la difficile opera di ricostruzione e messa in sicurezza del territorio.
E proprio per fare il punto sulla situazione, si è tenuto nei giorni scorsi a Catanzaro, presso il Dipartimento regionale infrastrutture e lavori pubblici, un incontro operativo presieduto da Giovanni Laganà, coordinatore della struttura di supporto al Commissario per le emergenze idrogeologiche.
Alla riunione tecnica hanno partecipato le amministrazioni comunali di Catanzaro, Gimigliano e Maierato, tutte interessate dai più gravi fenomeni alluvionali registrati in Calabria nello scorso triennio.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sullo stato di attuazione delle attività di studio e
indagine, nonché sulle procedure attivate dai comuni per il presidio territoriale delle rispettive aree a rischio.
“Il sistema di presidio e monitoraggio dei siti di Maierato, Gimigliano e della frazione Ianò di
Catanzaro, tutti interessati da gravi situazioni di dissesto idrogeologico – ha commentato il governatore Giuseppe Scopelliti - prevede la collaborazione in sinergia delle strutture tecniche regionali, comunali e dei centri di ricerca, rappresentando così un modello d’intervento unico, attivato in via sperimentale per la prima volta in Calabria che, a costi relativamente contenuti, consentirà una drastica riduzione dei livelli di rischio”.
Alla riunione, oltre ai rappresentanti dei centri di competenza della protezione civile ed ai tecnici facenti parte della struttura di supporto, hanno preso parte anche amministratori e responsabili degli uffici tecnici dei comuni interessati e i professionisti incaricati delle operazioni di monitoraggio.
I protocolli attivati prevedono che, in caso di particolari criticità meteorologiche, vengano attivate verifiche e controlli da parte di squadre di tecnici specializzati lungo possibili punti di crisi individuati e riportati su mappe operative, nonché sui sensori di monitoraggio già installati anche nella cosiddetta “zona rossa” di Maierato.
Ciò al fine di consentire, qualora la gravità della situazione lo richieda, l’adozione in tempi rapidissimi delle necessarie misure di salvaguardia della pubblica incolumità.
(Raffaele Lopreiato)