(SANT‘ONOFRIO)
L’amministrazione comunale ha formalmente sospeso dalla giornata di ieri il servizio mensa presso la locale scuola dell’infanzia.
Contemporaneamente, è stato avviato il procedimento per la revoca dell’incarico alla ditta appaltatrice che, a norma di legge, avrà ora cinque giorni per presentare le eventuali controdeduzioni.
E’ questo l’epilogo, per molti versi preannunciato alla luce degli eventi succedutesi negli ultimi giorni, di una situazione divenuta ormai insostenibile.
Con le famiglie giunte alla determinazione di mandare i propri figli a scuola senza il buono pasto e quindi di fatto “sfiduciando” la ditta appaltatrice.
L’adozione di questi atti amministrativi dovrebbe quindi scrivere la parola “fine” alla delicata situazione venutasi a creare lo scorso 15 gennaio allorquando al comune ed al dirigente scolastico giungeva segnalazione del rinvenimento di parassiti nella pasta servita all’ora di pranzo.
Una situazione che per fortuna non ha comportato conseguenze per la salute dei bambini, grazie soprattutto alla prontezza delle docenti presenti in quel momento che provvedevano immediatamente a far sospendere la distribuzione della pasta “incriminata”.
Al clima di allarme che ne scaturiva facevano seguito una partecipata assemblea pubblica ed un successivo incontro in municipio.
In quest’ultima occasione al sindaco Tito Rodà, constatata la ormai unanime sfiducia delle famiglie verso l’attuale gestione del servizio mensa, non rimaneva che prendere atto della situazione ed attivare gli uffici competenti per l’adozione degli atti di sospensione e conseguente revoca del servizio per “violazione delle norme di autocontrollo” previste dal capitolato d’appalto.
Allo stato degli atti la previsione fondata è che al massimo entro trenta giorni si procederà all’assegnazione del relativo appalto ad una nuova ditta.
Nelle more, il dirigente scolastico Raffaele Vitale si è già attivato per comunicare alle famiglie la necessità di provvedere a dotare i bambini di pasti freddi.
Dal canto suo l’amministrazione comunale si è intanto già attivata per individuare qualche ristoratore locale che possa garantire anche in questo lasso di tempo la fornitura provvisoria dei pasti caldi necessari.
Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 22/01/2016