Ing. Onofrio Maragò (foto il vibonese) |
(SANT‘ONOFRIO) Con l’approssimarsi della scadenza elettorale amministrativa di primavera si intensificano a Sant’Onofrio i contatti e le prese di posizione di gruppi e singoli referenti politici.
Nel campo del centrosinistra, permane lo stato di “ibernazione” del Partito Democratico che dopo essere riuscito nell’impresa di non presentare una propria lista nel corso dell’ultima tornata amministrativa, così garantendo la vittoria sul velluto dell’attuale sindaco Tito Rodà, sembra voler perseverare nel suo comportamento autolesionista.
Da tempo immemore ormai non si registrano sul territorio iniziative politiche promosse dal Pd, né si ha notizia dell’esistenza di un organigramma di sezione ufficialmente costituito ed operante.
Nel campo del centrosinistra, permane lo stato di “ibernazione” del Partito Democratico che dopo essere riuscito nell’impresa di non presentare una propria lista nel corso dell’ultima tornata amministrativa, così garantendo la vittoria sul velluto dell’attuale sindaco Tito Rodà, sembra voler perseverare nel suo comportamento autolesionista.
Da tempo immemore ormai non si registrano sul territorio iniziative politiche promosse dal Pd, né si ha notizia dell’esistenza di un organigramma di sezione ufficialmente costituito ed operante.
E ciò malgrado il tentativo di singoli militanti di accreditarsi di volta in volta come vicini ai leader che ormai da tempo si contendono la supremazia a livello provinciale: il deputato Brunello Censore ed il consigliere regionale Michele Mirabello da un lato e l’ex presidente della provincia Francesco De Nisi dall’altro.
A pesare soprattutto, sul clima di apatia che sembra prevalere su quella base elettorale che pure in passato per consistenza e passione politica faceva di Sant’Onofrio una delle roccaforti simbolo della sinistra, i dissapori e le incomprensioni che sono seguiti alla traumatica interruzione dell’amministrazione Ciancio.
Né ha giovato al partito la posizione defilata assunta ormai da tempo da un leader locale indiscusso e carismatico come l’ex vice presidente della Provincia Paolo Barbieri.
In questa situazione sfilacciata non mancano però i tentativi di individuare un percorso più o meno condiviso per addivenire alla formazione di una qualche lista capace di rappresentare almeno in parte questo schieramento alle prossime lezioni.
Ed ecco spuntare, speculare a quello di centrodestra che ormai da settimane ha individuato in Salvatore Bulzomì il proprio candidato a sindaco, il Comitato civico di centro-sinistra che proprio nella giornata di ieri per bocca del portavoce Giuseppe Ruffa ha avuto modo di annunciare importanti novità.
In un documento diramato alla stampa, infatti, il neo costituito comitato formalizza la candidatura a sindaco dell’ing. Onofrio Maragò.
Dopo essere stato definito “persona di forte esperienza politica” con importanti ruoli ricoperti nelle amministrazioni Barbieri, Agostino e Ciancio, Maragò viene proposto come “sintesi politica in questo particolare momento di difficoltà del comune” che richiede una “spiccata esperienza politica e conoscenze ai vari livelli istituzionali”.
Il portavoce Ruffa ricostruisce anche il percorso che ha portato a questa designazione avviata “sin dal mese di luglio” con una campagna di ascolto finalizzata alla realizzazione di un “progetto politico di centro-sinistra allargato il più possibile alle forze civili presenti sul territorio”.
La svolta si sarebbe comunque avuta in due recenti assemblee svoltesi a distanza di pochi giorni l’una dall’altra e nelle quali i “numerosi sostenitori presenti tra cui ex sindaci, ex amministratori, forze politiche e persone impegnate nella società civile e nell’associazionismo” hanno per “acclamazione” indicato Onofrio Maragò come candidato a sindaco in “alternativa all’attuale amministrazione Rodà ed in coerenza con le precedenti esperienze di centro-sinistra”.
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 20/01/2016