SANT‘ONOFRIO: AMMINISTRATIVE COMUNALI MANGIALAVORI LANCIA PIETRO LOPREIATO

(SANT‘ONOFRIO) Saranno almeno tre le liste che si contenderanno la guida del comune
 nella prossima tornata elettorale amministrativa di primavera.
Ai già noti nomi dei candidati a sindaco Salvatore Bulzomì e Onofrio Maragò si aggiunge ora Pietro Lopreiato, attuale vicensindaco nell’amministrazione Rodà.
Ad ufficializzare la notizia, un pezzo da novanta della politica vibonese qual è Giuseppe Mangialavori, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia.
In una nota, l’esponente politico berlusconiano dopo aver rimarcato il ruolo del sindaco uscente, definito “laborioso e affidabile, che si è speso con generosità per la crescita civile e sociale della comunità” punta con decisione sulla candidatura di Lopreiato nel solco di una “progettualità politico-amministrativa di elevato profilo realizzata dalla passata esperienza di governo locale”.
E proprio in questa ottica, per il consigliere regionale forzista, la “solidità delle esperienze maturate da Pietro Lopreiato, unitamente alla generosità ed alla conoscenza del territorio e delle sue dinamiche sociali, costituiscono una garanzia per il presente e per il futuro di Sant’Onofrio”.
Pietro Lopreiato
Da qui il pressante invito di Mangialavori a sostenere con convinzione la discesa in campo del vicesindaco nella convinzione che “saprà esercitare il futuro ruolo amministrativo con coerenza, puntualità e lucidità strategica”.
Dal punto di vista delle osservazioni squisitamente politiche, tanti gli spunti di riflessione che scaturiscono dalla discesa in campo di Pietro Lopreiato.
Innanzitutto perché sancisce in modo inequivocabile la frattura insanabile tra lo zoccolo duro dell’amministrazione Rodà e gli ex compagni di maggioranza dell’Udc e dal gruppo di dissidenti irriducibili di Forza Italia, rappresentati in consiglio comunale dal primo vicesindaco, poi defenestrato, Onofrio Fusca.
Interessante si appalesa anche, agli occhi degli osservatori, la traslazione a livello locale di tutta una serie di tensioni e scontri verbali che in questo momento sembrano dilaniare a livello provinciale i maggiori partiti dei due schieramenti.
E’ il caso appunto di Forza Italia, con la riproposizione in “salsa santonofrese” dello scontro all’arma bianca per la leadership nel partito che vede contrapposti Domenico Arena e Salvatore Bulzomì da un lato e Giuseppe Mangialavori dall’altro.
Ma è anche il caso del Partito Democratico dove a gridare apertamente al “golpe” per la candidatura di Maragò, che pare sia sostenuta sottotraccia dal deputato Brunello Censore e dal consigliere regionale Michele Mirabello, è Giuseppe Di Sì, da sempre vicino alle posizioni dell’ex presidente della Provincia Francesco De Nisi.
E proprio Di Sì non ha esitato a definire pubblicamente la candidatura di Maragò “inaccettabile in quanto decisa da sole otto persone”.
In questo contesto da segnalare infine la presenza carismatica nel gruppo locale di militanti dell’Udc di Gaetano Bruni, già leader incontrastato del centrosinistra ai tempi in cui egli guidava la Provincia ed attuale coordinatore provinciale dell’Udc.
Scontato appare, allo stato, l’appoggio alla candidatura di Bulzomì da parte dei “bruniani” che in sede di trattativa politica avrebbero ottenuto ampie rassicurazioni su una loro robusta presenza in giunta a partire dalla carica di vicesindaco.

Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/01/2016