Resta una settimana di tempo al presidente della Provincia Francesco DE NISI per non rischiare l’ineleggibilità al Parlamento.
DE NISI deve ancora decidere se candidarsi o meno e potrebbe pure non farlo. L’attuale legge elettorale nazionale prevede che i presidenti delle Province sono “ineleggibili” al Parlamento e dunque - per accedere alle Camere - devono eliminare questo ostacolo. L’unico modo per farlo - anche questo ben chiarito dalla legge - sono le dimissioni 180 giorni prima della scadenza del quinquennio di durata della legislatura.
Calendario alla mano, dunque, DE NISI per non rischiare dovrebbe dimettersi entro e non oltre lunedì prossimo. Dato che l’elezioni al Parlamento si sono tenute il 29 aprile 2008. In Provincia si riguarda la legge elettorale per valutare possibili vie d’uscita ed eccezioni, DE NISI potrebbe “sperare” in elezioni nazionali anticipate, fatto che (sempre in base alla legge) gli consentirebbe tempi di dimissioni più ampi (7 giorni dal decreto di scioglimento delle Camere). Scenario completamente diverso, infine, sarebbe quello indotto da un cambio di legge elettorale oppure l’approvazione del DDL salva-Sallusti, infatti nel ddl anti-diffamazione compare un subemendamento, messo a punto dal senatore pidiellino Giuseppe Coronella, che recita: «All'emendamento 1.1000, dopo il comma 1 aggiungere il seguente: '1-bis. Al primo comma dell'art. 7 del Dpr 30-3-1957 n. 361 sono soppresse le lettere a) e b)'».
Poche righe, volte a modificare l'articolo 7 del «Testo unico delle leggi elettorali per la Camera dei deputati». Una legge che risale al lontano 1957 e dichiara ineleggibili a Montecitorio i presidenti delle giunte provinciali. Regole complesse e legate comunque ad un futuro al momento incerto. Vedremo se DE NISI avrà voglia di scommetterci o rimanere in sella alla Provincia.