LA SALERNO-REGGIO FINISCE IN PRIMA SUL NYT: «SIMBOLO DEL FALLIMENTO DELL'ITALIA»

La prima pagina del NYT

«Simbolo» delle preoccupazioni di molti Paesi del Nord Europa per la corruzione che dilaga in gran parte del Sud
«Nulla incarna i fallimenti dello Stato italiano più nettamente di quanto non faccia l’autostrada Salerno-Reggio Calabria». Lo dice un articolo sulla prima pagina del New York Times di lunedì che sottolinea come il tratto autostradale iniziato negli anni 1960 – e non ancora terminato – rappresenti «il frutto malato della cultura del lavoro-per-voti» alimentata nel sud Italia dalla criminalità organizzata.
LA GRANDE INCOMPIUTA -L'autostrada A3, i cui lavori di costruzione sono stati avviati mezzo secolo fa ma sono ancora incompleti, parte nella periferia di Napoli nella città collinare di Salerno e termina 300 miglia più a sud nel centro di Reggio Calabria. Oggi questo tratto tristemente noto è finito in prima pagina sul New York Times: «Il simbolo di ciò che alcuni Paesi del nord Europa dicono di temere di più dell'Eurozona: il suo sviluppo in un sistema assistenziale nel quale ci si aspetti che essi sostengano una pigra Europa del sud, dove sovvenzioni e sussidi troppo spesso scompaiono in corruzioni che i governi sembrano incapaci - o non vogliono - di prevenire». Facendo un rapida storia dei fondi europei spesi nell’infrastruttura, l’articolo a firma dalla corrispondente da Roma, Rachel Donadio, evidenzia come per molti versi la regione Calabria sia un emblema della crisi di fiducia che serpeggia nell’Unione Europea. 
I FALLIMENTI DELL’ITALIA - Una strada, spiega la testata statunitense che «spesso si restringe a due corsie, con un percorso a ostacoli di cantieri che hanno indugiato per decenni», ma anche «pericolosa». Ciò detto, «niente incarna i fallimenti dello Stato italiano più nettamente» della Salerno-Reggio Calabria, con i critici che la vedono come «il frutto avvelenato della cultura dello scambio “voto per lavoro” che, nutrita dal crimine organizzato che è endemico nell'Italia meridionale, ha sistematicamente defraudato lo Stato nell'assenza dei suoi cittadini, e lasciando la Calabria geograficamente ed economicamente isolata». 
I TRENI DELLA SPAGNA - Dal 2000 al 2011, ricorda il Nyt, «l'Italia ha ricevuto dall'Unione europea più di 60 miliardi di dollari (46,2 miliardi euro, ndr) per il finanziamento di una vasta gamma di programmi, in settori come l'agricoltura e le infrastrutture, la maggior parte diretti a sud». Però ora «a dimostrarlo c'è giusto una mezza autostrada completata». Ingeneroso il confronto con la Spagna, alla quale «è stato dato poco più di 100 miliardi di dollari, ma che almeno ha una rete ferroviaria ad alta velocità di prima categoria», mentre la Grecia «ha ricevuto 50 miliardi di dollari, una somma enorme in termini pro capite, ma anch'essa con esito poco chiaro».
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