MAIERATO: QUANDO IL VIA AI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DEL COSTONE FRANATO?


(MAIERATO)  “Promesse da marinaio”. Così, senza ulteriori giri di parole, Domenico Servello a nome del gruppo consiliare di minoranza “Rinascita” definisce le ripetute rassicurazioni del sindaco Sergio Rizzo sul rispetto del cronoprogramma stabilito per l’avvio dei previsti lavori di consolidamento e messa in sicurezza sul costone direttamente interessato dalla frana che poco più di due anni fa sconvolse la vita sociale ed economica del piccolo centro del vibonese.  A sostegno della propria tesi Servello ricorda gli "articoli di giornale che ancora oggi fanno bella mostra di se in alcuni angoli del paese per annunciare pomposamente la consegna dei lavori già prevista per il 28 settembre 2011".   "Un refrain, quello dell’avvio imminente dei lavori di recupero e messa in sicurezza dell’area maggiormente a rischio" ribadito dal sindaco Rizzo e dagli amministratori di maggioranza anche nel corso di cerimonie pubbliche e nei conciliaboli di piazza ma che "ormai ha stancato anche il più imperterrito dei fan".  Da qui l’amara constatazione del capogruppo di Rinascita che
evidenzia come “due estati sono passate ed un’altra rischia di passare vanamente” ragion per cui “non è più possibile essere indulgenti o comprensivi. Né appare più giustificato coprirsi dietro l’impietosa burocrazia. Essa non giustifica, infatti, promesse che non si possono mantenere”. All’origine di tutto vi è invece per Servello il conclamato "malgoverno nell’agire amministrativo” che certo non produce i risultati sperati se solo si pensa che ancora “tre settimane fa il primo cittadino prometteva che entro 15 giorni al massimo sarebbe stato avviato il cantiere dei lavori pilota per il consolidamento del versante di frana” e, incalzato  dalla minoranza, affermava anche che non vi fossero "impedimenti di sorta alla consegna d’urgenza del cantiere che avrebbe pure consentito l’attivazione  di una viabilità provvisoria sulla stessa area di frana, in modo tale da ripristinare il fondamentale passaggio in direzione Filogaso”. Anche sul “falso ritornello del sindaco sul presunto sequestro dell’area di frana” Servello dice la sua evidenziando come tra “promesse coltivate abusando della pazienza dei nostri compaesani e fraintendimenti vari sui sequestri e sulle opere di viabilità da realizzare, dopo due anni e mezzo ci si ritrova senza opere e senza strade alternative". “Forse per questa ragione - conclude amaramente l'esponente politico - veniva considerata strategica la strada Costeri, pericolosa e non collaudabile nonostante il suo esorbitante costo, con le conseguenti potenziali responsabilità che ne potrebbero derivare per l’ente e chi lo amministra".

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 14/06/2012)