Nell'attesa che in località Vajoti di Sant'Onofrio arrivi il tempo giusto per ripiantare gli ulivi tagliati, nel parco urbano cittadino di Moderata Durant è iniziata la raccolta di olive. Nell'uno e nell'altro caso protagonista è la cooperativa sociale Talità Kum, costituita nell'ambito del programma Policoro che lo scorso novembre ha subito il taglio di ben mille piante di ulivo, coltivate nel terreno dell'imprenditore agricolo Pietro Lopreiato, socio della cooperativa.
E proprio a seguito di quell'attentato il sindaco della città capoluogo Nicola D'Agostino e l'assessore all'Ambiente Pietro Comito come segno tangibile di solidarietà alla cooperativa, presieduta da Giovanni Pileggi – che vede tra i promotori due giovani sacerdoti: don Salvatore Santaguida e don Domenico Muscari, rispettivamente parroci di Stefanaconi e di San Nicola da Crissa – decisero di consegnare alla Talità Kum i frutti dei circa cento ulivi secolari del parco urbano. Raccolta che i soci della cooperativa sociale hanno effettuato nella
giornata di ieri arrivando al completo nel parco di Moderata Durant con l'apposito mezzo agricolo utilizzato per scuotere le piante senza danneggiarle e far cadere i frutti. Prima di procedere a scuotere gli ulivi i soci della Talità Kum hanno provveduto a stendere le reti.
Il raccolto, sebbene non di proporzioni stupefacenti visto il numero di ulivi disponibili, consentirà comunque alla cooperativa sociale – che ha realizzato l'attività con i contributi della Diocesi – di incrementare la produzione di olio extravergine d'oliva di alta qualità che viene commercializzato. Il taglio delle mille piante in località Vajoti, infatti, rischiava di mettere in ginocchio le speranze e il duro lavoro fatto negli anni.
Ringraziamenti al sindaco D'Agostino e all'assessore Comito sono stati espressi dai soci della Talità Kum i quali hanno apprezzato questo gesto di solidarietà «sana» che rappresenta, inoltre, il segno della vicinanza delle istituzioni alla cooperativa finita nel mirino della criminalità che in quella zona esercita una pressione non indifferente.
Ma se in una notte in località Vajoti è stato fatto scempio dell'intera piantagione, il gesto anziché far arretrare i soci della Talità Kum ha aumentato in loro la determinazione ad andare comunque e sempre avanti. Nei giorni successivi all'attentato – che potrebbe avere una matrice estorsiva – era stata ribadita con fermezza l'intenzione di ripiantare tutti gli alberelli: «Mille ulivi recisi, altrettanti rifioriranno». Un obiettivo che la cooperativa sociale si prefigge di raggiungere grazie alla solidarietà di scout, Movimento dei focolatini e privati i quali hanno già donato nuove piante d'ulivo alla Talità Kum che ritiene di "pareggiare" il numero di alberi nuovi con quelli tagliati in questi mesi d'attesa del periodo giusto per piantare.
In particolare il tipo di ulivo su cui lavora la cooperativa è denominato "tondo di Filogaso", si tratta di una specie arborea autoctona che cresce proprio in quelle zone dove l'uliveto sorge.
(Marialucia Conistabile - Gazzetta del Sud 03/01/2012)