SANT'ONOFRIO: ENTRANO NEL VIVO I FESTEGGIAMENTI PER LA FESTA DELLA SANTA CROCE


(SANT‘ONOFRIO) La festa della Santa Croce entra nel vivo.

Da oggi e fino a domenica prossima, infatti, in un succedersi di eventi religiosi e civili, la comunità si renderà partecipe di quello che è considerato il momento spirituale e aggregativo più importante dell’anno.
La devozione alla Santa Croce rimanda a tempi lontanissimi allorquando, nel 1750, il religioso carmelitano Gerolamo Loterzo da Noto, dal popolo subito ribattezzato “u beautu” perché in odore di santità, piantò nei diversi punti del paese alcune croci.
Tra queste, anche la croce di località Pettiforgiari, vicino al cimitero comunale, che secondo la tradizione orale operò un miracolo allorquando fu vista roteare più volte.
Sempre per intercessione del beato Gerolamo il Vaticano fece pervenire a Sant’Onofrio una preziosa reliquia: una scheggia di quella che si vuole fu la Croce del Cristo e che ogni anno viene portata in processione nelle ricorrenze festive del tre maggio e, appunto, dell’ultima domenica di settembre.
Quest’anno la festa, per precisa volontà del comitato organizzatore presieduto dal parroco don Franco Fragalà, si caratterizzerà per la forte impronta sociale.
In questa ottica si inquadra la serata di beneficenza “Un’amatriciana per Amatrice” con la quale anche Sant’Onofrio farà la sua parte nella gara di solidarietà a favore delle popolazioni duramente colpite dal sisma dello scorso 24 agosto.
Di sicuro impatto emotivo si rivelerà anche la concelebrazione eucaristica alla presenza della comunità parrocchiale di Vazzano.
Il forte legame tra i due paesi discende dalla comune devozione verso San Francesco di Paola, solennemente festeggiato a Vazzano l’ultima domenica di agosto.
In quella ricorrenza tantissimi sono i santonofresi che la notte della vigilia affrontano a piedi, percorrendo sentieri e scorciatoie, il tragitto che separa i due paesi.
Tutto sembra risalire ad un miracolo operato da San Francesco, la cui statua è custodita nella chiesa matrice, al quale si sarebbe rivolta una donna di Sant’Onofrio per chiedere la grazia a favore della figlia gravemente malata.
Con suo grande stupore la donna, mentre era intenta a pregare, vide sopraggiungere al suo fianco la figlia.
Allarmata le chiese: “Chi ti ha portato qui?”.
La bambina di rimando, indicando la statua del santo, le rispose: “Quel signore lì”.
Entrando nel dettaglio dei festeggiamenti di quest’anno, da segnalare dal punto di vista religioso la processione solenne, seguita dal bacio della reliquia, prevista nella mattinata di domenica.
Per ciò che riguarda invece il programma civile, oltre all’atteso concerto di chiusura di Ivana Spagna, prevista una rappresentazione a cura della Compagnia Teatrale Deliese ed il concerto del gruppo etnofolk “Kantiere Kairos”.
Come da consuetudine non mancheranno, per l’intera durata dei festeggiamenti, tutti gli ingredienti “tipici” della festa paesana: mostre di pittura e artigianato curate dagli artisti Franco Petrolo e Rocco Crudo, degustazioni gastronomiche con le tipiche “salsicce fresche santonofresi”, spettacoli di zampogne, giganti e tamburi, banda musicale ed i fuochi d’artificio di chiusura.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 22/09/2016)