A3: DAL 28 AL 30 GIUGNO CHIUSO IL TRATTO S.ONOFRIO/VIBO VALENTIA - ROSARNO, IN ENTRAMBE LE DIREZIONI



ll provvedimento si rende necessario per consentire le attività di varo di due nuovi cavalcavia

L’Anas comunica che dalle ore 21,00 di sabato 28 giugno alle ore 6,00 di lunedì 30 giugno 2014, sarà chiuso, in entrambe le direzioni, il tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant`Onofrio (km 348,250) e Rosarno (km 383,000). Il provvedimento, comunicato preventivamente alle Istituzioni locali, si rende necessario per consentire le attività di varo dell'impalcato di due nuovi cavalcavia, nell'ambito dei lavori di completamento della nuova autostrada. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Sant`Onofrio, proseguire lungo la strada statale 18 con rientro in autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli in direzione nord. Nel provvedimento sono previste anche le chiusure della rampa di accesso in carreggiata Sud dello svincolo di S.Onofrio, dello svincolo di Serre esclusa la rampa di ingresso in carreggiata Nord, dello svincolo di Mileto e della rampa di accesso in carreggiata Nord dello svincolo di Rosarno. L`Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in `App store` e in `Play store`. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv www.stradeanas.tv e il Numero Verde 800.290.092 dedicato all`autostrada A3.

SANT’ONOFRIO: OGGI LA SOLENNE RICORRENZA IN ONORE DEL CORPUS DOMINI.

(SANT’ONOFRIO)Tutto è pronto per la solenne ricorrenza in onore del Corpus Domini.
E’ infatti prevista per oggi, a partire dalle ore 17,30, la celebrazione eucaristica nella chiesa matrice e, a seguire, la processione per le vie del paese.
E così anche quest’anno, in continuità con una tradizione secolare , l’intera comunità parrocchiale si ritroverà per partecipare ad un rito dal sapore antico ma capace di mantenere intatte le sue suggestioni che rimandano ad una religiosità genuina e permeata di intensa e spontanea partecipazione popolare.
In vista dell’appuntamento, intanto, nei quattro rioni Cuntura, Calvario, Cerasolo e Badea anche in queste ultime ore si è lavorato alacremente per allestire gli artistici altari rivestiti di drappi colorati e ornati da corone di fiori.
Presso ognuno di questi altari, realizzati dai fedeli in virtuosa competizione tra loro, il parroco don Franco Fragalà sosterà in preghiera ed impartirà la benedizione ai fedeli.
Come sempre il sacro corteo processionale, accolto nelle diverse vie del paese dal tradizionale lancio di petali di rose dai balconi, sarà aperto dai numerosi bambini e bambine che proprio nei giorni scorsi hanno concluso, ricevendo il sacramento della Prima comunione, il loro cammino di formazione spirituale e di avvicinamento consapevole alla fede.
Al fianco del parroco prevista la presenza in veste ufficiale del sindaco Tito Rodà e degli amministratori comunali che porteranno, come da tradizione, ombrello e baldacchino.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 22/06/2014)

SANT‘ONOFRIO:ROGO TRA I RIFIUTI ACCATASTATI



(SANT‘ONOFRIO) Alla già di per se grave situazione venutasi ancora una volta a creare in tutti i centri della provincia vibonese a causa della nuova emergenza rifiuti che si protrae ormai da diversi giorni, si aggiungono ora anche le intemperanze di cittadini improvvisati “giustizieri” che, impropriamente, pensano di risolvere il problema a modo loro.
E’ il caso, ad esempio, del deplorevole episodio di Sant’Onofrio dove, nel tardo pomeriggio di ieri, i vigili del fuoco del distaccamento di Vibo Valentia sono dovuti intervenire, a seguito della chiamata di un automobilista di passaggio che segnalava un principio di incendio nell’area adibita a punto di raccolta dei rifiuti ingombranti di località Chao, lungo la provinciale per Filogaso.
A scatenare il tutto un incendio di probabile natura dolosa che, in pochi minuti, ha pressochè divorato i rifiuti depositati alzando colonne di fumo che sono state avvistate anche in paese, amplificando allarme e preoccupazione tra i citttadini.
Per fortuna, il tempestivo intervento dei vigili del fuoco è riuscito a portare tutto sotto controllo, evitando che le fiamme si propagassero anche ai rifiuti contenuti nel vicino container con conseguenze facilmente immaginabili avrebbe anche per la circostante macchia naturalistica.
Nel bilancio dei danni causati dall’incendio va anche segnalato il danneggiamento in più punti di una conduttura dell’acqua che partendo dal vicino pozzo utilizzato per l’approvvigionamento del centro abitato attraversa anche l’area adibita a deposito dei rifiuti.
L’episodio oltre a ribadire la necessità di implementare le attività di prevenzione e controllo, anche attraverso l’installazione di adeguati sistemi di videosorveglianza, dei cosiddetti “punti sensibili” del territorio comunale, pone con forza la necessità di accelerare i tempi di apertura dell’oasi ecologica.
Realizzata sempre lungo l’asse della provinciale per Filogaso, l’area multifunzionale in questione potrebbe infatti rivelarsi determinante per la corretta gestione del sistema integrato di raccolta dei rifiuti dell’intero comprensorio.
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 18/06/2014

SANT‘ONOFRIO: CINGHIALI VICINI AL CENTRO ABITATO: E’ EMERGENZA

(SANT‘ONOFRIO) L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa.
A segnalarlo, i due malcapitati tecnici che nel corso di un rilievo altimetrico che stavano effettuando ai margini di un boschetto in località Vajoti, si sono trovati davanti un branco di cinghiali alquanto minacciosi.
Da lì la rapida decisione di darsela a gambe per almeno un chilometro, fino a trovare riparo nella loro auto. Con la sofisticata strumentazione, che per fortuna non è stata danneggiata, recuperata solo alcune ore dopo.
Questo episodio conferma ulteriormente il progressivo avvicinamento dei cinghiali ai centri abitati con le segnalazioni dei danni subìti che quotidianamente si succedono anche da parte proprietari di appezzamenti di terreno più o meno grandi nelle località Mannà, Carcarello, Tomarchiello.
Il tutto a confermare come la proliferazione dei cinghiali sia divenuta nella provincia vibonese, ed in particolare nel quadrilatero Sant’Onofrio, Maierato, Filogaso e Vazzano, una vera e propria emergenza sociale oltre che economica.
Una piaga per la cui cura al momento non sono state individuate valide terapie d‘urto.
Con i cinghiali che ormai da diversi anni hanno messo letteralmente in ginocchio il già fragile sistema agricolo, favorendo anche lo spopolamento del territorio interessato dalla loro presenza.
Nelle loro scorribande notturne, infatti, questi ungulati distruggono raccolti e devastano campi, danneggiando in modo irreparabile sistemi di irrigazione ed opere di ingegneria idraulica che pure duravano da decenni.
E a nulla, finora, sono valsi i reiterati appelli degli operatori agricoli e delle organizzazioni di categoria per l’attuazione di quegli interventi risolutori più volte promessi ma finora mai attuati concretamente dalle autorità preposte.
Sul banco degli accusati, soprattutto, i competenti uffici della Regione Calabria e della Provincia di Vibo Valentia ai quali si imputa il mancato rispetto degli impegni più volte assunti anche dinnanzi ai diversi prefetti che nel frattempo si sono succeduti.
In particolare, gli agricoltori lamentano la carenza dei fondi destinati ai rimborsi dei danni subiti ed il fallimento delle cosiddette “pratiche selettive” che, attraverso il varo di contromisure adeguate, avrebbero dovuto incidere sul dato complessivo delle presenze dei cinghiali, ormai a migliaia nella sola provincia vibonese.
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 14/06/2014

SANT’ONOFRIO: RILANCIO DELL’UDC AFFIDATO A GIANNI FERITO

(SANT’ONOFRIO) Spetterà all’architetto Giovanni Ferito occuparsi del rilancio dell’Udc a seguito della sua recente nomina a commissario cittadino.
Il professionista, che vanta una lunga militanza politica ed amministrativa culminata nella carica di vicesindaco rivestita nella precedente consiliatura, subentra ad Antonino Pezzo che poco più di due mesi fa aveva rassegnato le dimissioni da segretario.
A supportare la nomina, il capogruppo regionale dello scudocrociato e “tesserato eccellente” della locale sezione Ottavio Bruni.
Nella sua prima uscita nella nuova veste, Ferito si sofferma innanzitutto sul dato politico del risultato dell’ultima tornata elettorale per le Europee nelle quali “con una percentuale di quasi l’undici per cento il partito a Sant’Onofrio, oltre a contribuire attivamente alla elezione del segretario nazionale Lorenzo Cesa, si è di gran lunga collocato al di sopra della media nazionale”.
E proprio da questo dato incoraggiante il neo commissario intende ripartire animato dalla “disinteressata passione che da sempre mi contraddistingue” per il rilancio del partito attraverso una “maggiore apertura verso la società civile” ed il rafforzamento del dialogo e del confronto con le diverse realtà territoriali.
In tale ottica, Ferito preannuncia la promozione di una serie di “attività di carattere socio-politico-culturale con lo scopo dichiarato di riavvicinare i cittadini, e soprattutto i giovani, alla politica attiva”.
Chiare le idee anche sull’attività amministrativa dove il gruppo scudocrociato, rappresentato dai consiglieri Nicola Argirò e Tonino Policaro continuerà, secondo Ferito, a porsi all’opposizione.
“Si tratterà comunque - conclude l’esponente politico - di una opposizione propositiva e di sano controllo finalizzata alla difesa dei diritti dei cittadini cercando di trovare risposte alle tante incompiute che l’amministrazione Rodà continua a collezionare”:
 

Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 05/06/2014

STEFANACONI: DI SI' SPIAZZATO DA MANDARANO

(Stefanaconi) Le dimissioni di Stefano Mandarano sia da assessore alla cultura che da consigliere comunale aprono una serie di interrogativi per la comunità di Stefanaconi.
Unanime e' infatti nella cittadinanza la meraviglia per il modo repentino con il quale uno degli amministratori più attivi e, almeno fino a poche ore fa, più vicini al sindaco Salvatore Di Si' abbia deciso di gettare definitivamente la spugna.
Scrivendo la parola fine al suo impegno istituzionale quando ancora mancano ben tre anni alla scadenza naturale del mandato amministrativo.
Le motivazioni del gesto, esplicitate dallo stesso Mandarano, rimandano alla "mancata realizzazione degli obiettivi programmatici della compagine amministrativa ed in particolare ai ritardi accumulati nella partenza del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta".
Un ritardo ammesso dallo stesso sindaco Di Si' quando rileva che "l'unica ditta che ha partecipato all'appalto pur garantendo il servizio quotidiano di raccolta dei rifiuti solidi urbani ha effettivamente riscontrato dei problemi organizzativi per quanto riguarda la raccolta differenziata".
"Problemi che - continua il primo cittadino - verranno superati a breve e proprio sulla base di questa considerazione avevo provveduto nei giorni scorsi a fornire ampie rassicurazioni all'assessore Mandarano".
Per Di Si' comunque nulla faceva presagire gli sviluppi clamorosi delle ore successive, che sembrano davvero averlo colto di sorpresa.
"A Stefano Mandarano - specifica il primo cittadino - mi unisce un profondo rapporto di amicizia e stima personale, credo corrisposto e che certo non verrà meno dopo questa vicenda".
"Capisco il suo scoramento - conclude Di Si'- ma oggi purtroppo chi amministra i piccoli comuni come il nostro deve avere la consapevolezza delle difficoltà sempre in agguato, del senso di impotenza e frustrazione che spesso ci coglie di fronte ai crescenti ed irrisolti problemi dei nostri concittadini. Ma guai a scoraggiarsi o arrendersi".
Riguardo agli organigrammi istituzionali, il sindaco nulla lascia trapelare su chi sarà designato a subentrare in giunta all'assessore dimissionario.
L'impressione e' che per adesso la strada scelta sia quella di far decantare la situazione.
Rimandando tutto a dopo la necessaria surroga in consiglio comunale, dove a Mandarano subentrerà Francesco Solano in qualità di primo dei non eletti della lista
"Di Si per l'unità ".

Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 04/06/2014

I NUMERI DI MAGLIA DEI 23 AZZURRI CONVOCATI PER IL MONDIALE

I NUMERI DI MAGLIA DEI 23 AZZURRI CONVOCATI PER IL MONDIALE

Portieri: 1 Buffon (Juventus), 13 Perin (Genoa), 12 Sirigu (Paris St. Germain);

Difensori: 7 Abate (Milan), 15 Barzagli (Juventus), 19 Bonucci (Juventus), 3 Chiellini (Juventus), 4 Darmian (Torino), 2 De Sciglio (Milan), 20 Paletta (Parma);

Centrocampisti: 14 Aquilani (Fiorentina), 6 Candreva (Lazio), 16 De Rossi (Roma), 8 Marchisio (Juventus), 5 Thiago Motta (Paris St. Germain), 18 Parolo (Parma), 21 Pirlo (Juventus), 23 Verratti (Paris St. Germain);

Attaccanti: 9 Balotelli (Milan), 10 Cassano (Parma), 11 Cerci (Torino), 17 Immobile (Torino), 22 Insigne (Napoli).

SANT’ONOFRIO: LA GIOVANE MAMMA OSPITATA DA UNA CASA ACCOGLIENZA DI COSENZA

SANT’ONOFRIO La giovane mamma ospitata da una Casa accoglienza di Cosenza
Donna vittima dell’indifferenza
Si sente male ma nessuno la soccorre. Salvata da una ragazza e dal parroco



SANT‘ONOFRIO: NELL’EX ASILO IL CENTRO DI PROTEZIONE CIVILE

S.Onofrio: ex asilo di via del Signore
(SANT‘ONOFRIO) Sulla base della caratterizzazione sismica e dei ripetuti casi di dissesto idrogeologico registrati nel tempo nella nostra regione, cresce nei cittadini e nelle istituzioni la consapevolezza della necessità di idonee politiche di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione di questi fenomeni non sempre solo ed esclusivamente ascrivibili come “naturali”.
In tale ottica, un ruolo importante possono svolgere le attività di prevenzione e pronto intervento proprie della protezione civile, che necessita però di strutture idonee e adeguati supporti logistici.
E proprio in tale direzione si inquadra il progetto relativo al recupero dell’ex asilo di via Del Signore da “adibire a centro funzionale di protezione civile” di recente approvato dall’ufficio tecnico del comune di Sant’Onofrio con apposita determinazione.
L’importante intervento, che è stato ammesso ad un contributo di ben duecentosettantamila euro nell’ambito del bando regionale finalizzato alla “realizzazione di interventi di rafforzamento strutturale e di miglioramento sismico” pubblicato nel mese di settembre 2013, è stato assegnato in qualità di progettista all’architetto Antonino Pezzo che, peraltro, sin dall’attivazione della procedura di richiesta di contributo ha fornito un prezioso supporto tecnico all’amministrazione comunale.
L’incarico per i necessari rilievi di conformità statica della struttura è stato altresì assegnato alla geologa Alessandra Pezzo.
Una volta realizzato questo intervento segnerà un significativo punto a favore dell’amministrazione Rodà, impegnata nella riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare comunale.
Duplice l’obiettivo che in particolare si intende raggiungere con la ristrutturazione dell’immobile di via Del Signore.
Infatti, oltre a dotare il territorio di una funzionale struttura dalla quale fronteggiare tutte le necessità di protezione civile che si dovessero malauguratamente manifestare in futuro, si contribuirà a ridare vita ad un pezzo significativo della storia recente di Sant’Onofrio.
Da sempre conosciuto come “l’asilo delle suore” che qui per circa un quarantennio prestarono la loro impagabile opera di assistenza spirituale e di formazione culturale di generazioni di bambini l’immobile, realizzato nel dopoguerra dal “sindaco della ricostruzione” Vincenzo Lattari, aveva conosciuto poi una fase di obliò fino a subire l’onta della chiusura e della conseguente definitiva partenza delle consorelle del Sacro Cuore a metà degli anni ottanta.

Inutili si erano quindi rivelati i successivi tentativi di rianimare la struttura rendendola dapprima disponibile alle associazioni culturali ed assegnandola nel 2005 in uso gratuito alla fondazione “Mario Teti” sul presupposto della realizzazione dei necessari interventi di recupero strutturale che, per mancanza dei fondi necessari, non era stato nei fatti possibile realizzare.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02/06/2014)