SANT’ONOFRIO: DECEDUTO FRANCESCO MARCELLO OGGI I FUNERALI

E’MORTO ieri nella sua abitazione il dottor Francesco Marcello, un uomo che ha onorato la scuola come docente e come dirigente. Un educatore vero, nel senso più completo del termine. Nonostante il suo indiscusso valore di pedagogista amava definirsi un semplice maestro. Per lui la parola maestro, che pronunciava con evidente orgoglio, aveva addirittura un significato sublime. Amava ascoltare con grande attenzione quelli che amorevolmente chiamava “i miei maestri”. Non solo li ascoltava ma dichiarava di apprendere molto da loro. Nelle varie riunioni che presiedeva come dirigente di circoli didattici (tra questi quello di Vibo Valentia uno) si considerava “maestro tra i maestri”. Ciccio Marcello, come veniva affettuosamente chiamato dai suoi tanti amici, lascia una traccia e un rimpianto profondi non soltanto nel mondo della scuola calabrese, ma anche nella società vibonese. Tra le varie cariche quelle di presidente del Rotary Club, di consigliere e assessore comunale. Una volta lasciato il servizio attivo, con gli anni il suo cruccio maggiore è stato quello di non poter uscire, di non potersi confrontare con la gente, d’incontrare qualcuno dei “suoi maestri” che ogni tanto chiamava per telefono per salutarli, per ricordare qualche episodio vissuto assieme. Diventava allora un fiume in piena con le sue analisi puntuali, a volte pungenti ma sempre ricche di insegnamenti. Da appassionato e fedele lettore del “Quotidiano” non mancava occasione di telefonarci in redazione per esprimere le sue congratulazioni quando toccavamo problemi  che interessavano le persone più semplici. Nonostante le forze sempre più deboli la sua intelligenza è rimasta vivida e creativa. Nella sua casa di località “Madonnella” ha continuato a coltivare la pittura, arte che ha iniziato da giovane, la scultura e altro ancora. La sua gioia era indescrivibile quando poteva mostrare a qualcuno degli amici le sue opere oltre che intrattenerli con i suoi discorsi dotti e penetranti. I suoi familiari, la moglie Maria Rosa D’Urzo, le figlie Caterina ed Elvira e i nipotini lo ricordano come marito e padre esemplare oltre che come dirigente illuminato. I funerali oggi alle 16,30 nella Chiesa Matrice di Sant’Onofrio, suo paese di origine.

di DOMENICO MOBILIO IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA 01-09-2013

SANT’ONOFRIO:DOPO LE PROMESSE RESTA IL SILENZIO IN STAND-BY IL DESTINO DELL’ASILO NIDO

(Sant'Onofrio) Settembre e' ormai alle porte ma sul fronte asilo nido
comunale nessuna novità. 
Nonostante in occasione dell'incontro in municipio con una delegazione di genitori il sindaco Tito Roda' aveva provveduto a rassicurare gli stessi sulla "puntuale riapertura ai primi di settembre della struttura" indipendentemente dalle modalità di gestione adottate e che avrebbero potuto continuare a fare capo al comune o, molto più probabilmente, ad una cooperativa di personale specializzato in servizi di assistenza all'infanzia, nulla ad oggi si intuisce sulle reali intenzioni dell'amministrazione Roda'.
Certo, sull'albo pretorio online dell'ente nessun bando o avviso per la concessione ai privati dell'asilo nido risulta ad oggi essere stato pubblicato.
Ne' tranquillizza sulle sorti finali dell'asilo l'avvenuto trasferimento presso gli uffici comunali, ben prima della pausa estiva, delle ormai ex cinque educatrici d'infanzia che per oltre un trentennio avevano lodevolmente svolto questa delicata mansione.
Naturalmente, questo stato di cose non tranquillizza affatto le famiglie dei trentacinque bambini che lo scorso anno risultavano iscritti presso la struttura di via Melissandra.
Molti genitori, infatti, subendo la fase di stallo che si è venuta a determinare, si trovano in questi giorni di fronte ad un rebus di difficile soluzione: da un lato, prestando fede alle reiterate rassicurazioni verbali di sindaco e amministratori, confidano ancora fiduciosi su un positivo epilogo della vicenda; dall'altro si rendono conto che il trascorrere inesorabile dei giorni riduce sempre più la possibilità di trasferire, in alternativa, i propri figli presso altre strutture dove le liste di iscrizione si stanno sempre più completando.
A ciò va aggiunto il problema delle assegnatarie dei finanziamenti per l'avviamento di servizi educativi per l'infanzia. 
Si tratta di sette giovani ragazze disoccupate che proprio per svolgere attività integrative e domiciliari di quelle svolte dall'asilo nido comunale avevano partecipato ad un bando regionale ottenendo per il biennio un contributo individuale complessivo di 20mila euro. 
Appare evidente come la mancata riapertura in qualsiasi forma dell'asilo nido comunale rischia di pregiudicare, venendo a mancare uno dei presupposti essenziali del bando di partecipazione, la possibilità per le stesse di realizzare i progetti già approvati e con essi di dare concretezza alle loro legittime aspettative lavorative.

(Raffaele Lopreiato)

SANT’ONOFRIO:QUANDO LA FEDE RIESCE A UNIRE LA COMUNITÀ

(Sant'Onofrio) La recente installazione nel rione Calvario, in una pregevole icona in granito realizzata da valenti artigiani, della statua riproducente la Madonna della Speranza, riafferma la profonda devozione mariana della comunità di Sant'Onofrio.
L'idea di donare ad ognuno dei quattro rioni del paese una piccola statua della Madonna si concretizzò nel 2004, su iniziativa del comitato organizzatore della festa della Santa Croce guidato dall'allora parroco don Maurizio Raniti.
Fu quella un'edizione particolare della festa, che come da tradizione si svolge l'ultima domenica di settembre, funestata da un tragico episodio che segnò profondamente la comunità e che per le dinamiche con le quali si realizzò ebbe una eco mediatica internazionale. 
Proprio nell'imminenza dell'avvio dei festeggiamenti, infatti, mentre gli operai addetti erano intenti a collocare le ultime luminarie in piazza Umberto I, la rovinosa caduta della stele dedicata alla Santa Croce provocò la morte della signora Maddalena Camillo' che proprio in quel momento si trovava a transitare nello spazio sottostante.
Il tragico evento scosse emotivamente la comunità santonofrese che si strinse, in segno di cordoglio, intorno alla famiglia della signora Camillo', mentre il comune proclamava per il giorno dei funerali il lutto cittadino.
Il comitato organizzatore, da parte sua, ritenne opportuno sospendere i già programmati festeggiamenti civili, dando seguito solo alle previste funzioni religiose.
Contestualmente don Raniti, nell'intento di riaffermare il profondo legame tra i santonofresi e le loro secolari tradizioni religiose, provvide all'acquisto delle quattro diverse statue della madonna che consegnò, nel corso di una solenne celebrazione eucaristica, ai rappresentanti dei diversi rioni unitamente ad una piccola somma in denaro per contribuire, almeno parzialmente, alla realizzazione delle icone che le avrebbero dovuto accogliere. 
Nel corso di questi anni i rioni Cuntura, Cerasolo e Casalvecchio hanno già provveduto ad installare le rispettive madonnine ed ora a loro si è aggiunto, a chiusura del cerchio, anche il Calvario. 
In questo lasso di tempo la Madonna della Speranza e' stata ospitata a rotazione dalle diverse famiglie residenti nel quartiere che periodicamente provvedevano ad organizzare dei cenacoli di preghiera. 
Alla collocazione definitiva nella piazzetta Garibaldi si è giunti ora grazie al fattivo contributo di tutti i residenti ed in particolare della signora Angela Figliano Barbieri che non ha lesinato impegno materiale ed economico per la realizzazione della pregevole opera la cui solenne benedizione si svolgerà presumibilmente nel prossimo mese di settembre.
(Raffaele Lopreiato)

SANT’ONOFRIO DALLE 21.30 LA “NOTTE BIANCA” CON UNA SERIE DI EVENTI CULTURALI, GASTRONOMICI E FOLCLORISTICI

(SANT’ONOFRIO) Entrata di diritto nel novero delle più importanti manifestazioni estive della provincia vibonese, la "Notte Bianca santonofrese", che prenderà il via domani sera a partire dalle ore 21.30, si preannuncia anche per questa edizione ricca di pathos e suggestioni antiche.
Organizzata come sempre con passione e competenza da Giovanni Ferito con il fattivo contributo di centinaia di cittadini, l'edizione di quest'anno avrà come filo conduttore "L'evoluzione della cultura", in un percorso che si snoderà nei quattro storici rioni del paese per ripercorrere le diverse fasi storico-sociali che ne hanno accompagnato l'evoluzione dall'originario casale sorto intorno al monastero Basiliano del Chao fino ai nostri giorni.
Vero punto di forza della Notte Bianca sarà ancora una volta la "virtuosa competizione" tra i rioni i cui abitanti non lesineranno sforzi e fantasia per garantire al meglio, alle migliaia di visitatori che si prevede interverranno da tutta la provincia, occasioni di svago e divertimento, contribuendo nel contempo a radicare l'immagine di una comunità ospitale e dalle solide tradizioni culturali.
Entrando nello specifico della programmazione prevista, si parte dal rione Casalvecchio che, ispirandosi alla storia del cinema, proporrà mostre fotografiche a tema, proiezioni e l'esecuzione dal vivo delle colonne sonore dei film più famosi. 
L'invito alla lettura sarà il leit motiv del rione Cerasolo-Trappeto, con l'allestimento di angoli-biblioteca e la messa in scena di motivi ispirati alle grandi opere letterarie italiane. 
La rappresentazione de "L’abbattimento del muro” costituirà invece l'omaggio del rione Cuntura all'arte del teatro mentre il gran finale, come sempre, sarà ospitato da Piazza Umerto I dove a partire dalle ore ventiquattro si succederanno le esibizioni del gruppo folklorico “Città di Sant’Onofrio” e del complesso bandistico di Monterosso Calabro fino ad arrivare all'atteso concerto etnofolk della "Ciccio Nucera Band” che, al ritmo frenetico della tarantella, si protrarrà fino all'alba del nuovo giorno. Non mancheranno naturalmente le occasioni per degustare le tipicità enogastronomiche locali. 
A tal fine, le volontarie dei diversi rioni già da alcuni giorni sono al lavoro per garantire "soddisfazioni e piaceri" anche ai palati dei visitatori più esigenti. Particolarmente curiosa si preannuncia poi la “Cipollata”, ossia la retta di cipolla più lunga del mondo con la preannunciata distribuzione gratuita di oltre mille sacchetti di cipolla Rossa di Tropea.
(Raffaele Lopreiato)

A STEFANACONI, MAIERATO E SANT’ONOFRIO:DUE BANDI IN AIUTO DELLE CATEGORIE DEBOLI

Il Sindaco di Filogaso avv. Barba

(Stefanaconi - Filogaso - Maierato) Due importanti avvisi relativi al sostegno economico alle famiglie numerose ed alle persone non autosufficienti sono stati pubblicati nei giorni scorsi sugli albi on line dei comuni di Stefanaconi, Maierato e Sant'Onofrio in quanto ricadenti nel Distretto sanitario n. 1.
Gli interventi previsti ricadono nell'ambito della programmazione delle politiche sociali annualmente predisposta dalla Regione Calabria a sostegno delle categorie cosiddette "svantaggiate". 
Salvatore Di Sì
Nel caso specifico, gli interventi sono finalizzati all'"Abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro, per il pagamento delle utenze domestiche o altri servizi" e per il "Ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti". 
Nel primo caso, per poter accedere alle provvidenze previste, sarà necessario che il reddito Isee complessivo annuo di queste famiglie particolarmente numerose non superi i diecimila euro. Alla relativa istanza andranno inoltre allegate le copie delle bollette di luce, gas, telefono, acqua e iscrizioni scolastiche. 
Rodà
Per quanto riguarda invece il reinserimento delle persone con disabilità più o meno gravi, in fase di predisposizione della graduatoria di accesso ai contributi previsti verranno privilegiati i nuclei familiari a più basso reddito come da certificazione Isee. 
I cittadini interessati all'accesso ai benefici previsti, potranno rivolgersi al comune di residenza per la necessaria modulistica ed i chiarimenti del caso. Sempre a carico dei comuni sarà l'istruttoria delle pratiche che poi confluiranno nella graduatoria generale redatta dal Distretto sanitario di competenza. 
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 11-08-2013)

SANT’ONOFRIO: PEZZO ATTACCA IL SINDACO E PONE UNA SERIE DI QUESITI

Il sindaco Tito Rodà
(Sant'Onofrio) Sembra giunto ormai ad un punto di non ritorno il confronto-scontro tra l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Roda' ed il partito dell'Udc, trasformatosi, in poco meno di due anni di esperienza amministrativa, da prezioso alleato di governo in principale forza di opposizione. A confermarlo ulteriormente, l'ultimo intervento del segretario cittadino dello scudocrociato Antonino Pezzo. 
In una nota, infatti, l'esponente politico dopo aver definito "inadatto e sordomuto" il sindaco Roda', preannuncia addirittura l'intenzione di "chiedere ai miei amici di partito se è opportuno, a salvaguardia della dignità dei nostri consiglieri, lasciare le poltrone in consiglio comunale". 
Alla base della clamorosa minaccia, l'andamento dei lavori dell'ultimo civico consesso durante il quale, puntualizza Pezzo, a precisa domanda sulle "sorti dell'asilo nido il sindaco si avvale della facolta' di non rispondere".
Nino Pezzo UDC
Un sindaco che per l'esponente dello scudocrociato "teme il confronto perché non è capace di sostenerlo" in quanto "senza maggioranza e tenuto in piedi da una lista civetta pensa di poter bacchettare a destra e a manca tutti coloro i quali non ubbidiscono ai suoi ordini e tutti quelli che non la pensano come lui".
Atteggiamenti, quelli tenuti da Roda', che per Pezzo sono frutto di valutazioni sbagliate in quanto i "santonofresi non siamo un popolo di pecoroni".
Sulla base di queste considerazioni, l'ennesima sequela di richieste dirette al primo cittadino: "come intendi portare avanti la questione dell'asilo nido dopo averne annunciato la chiusura? Perché non apri il centro di aggregazione sociale? Perché non hai approfittato in tempo utile del D.L. 35? Perché non hai fatto partecipi associazioni, partiti, imprenditori e professionisti sulla stesura del Piano strutturale comunale?".
Si tratta di quesiti che per il segretario Pezzo non possono rimare senza risposta, tanto da preannunciare la "richiesta di un consiglio comunale aperto per discutere su questi punti importanti che riguardano il futuro della nostra comunità".
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 10-08-2013)

SANT’ONOFRIO:PRIVATIZZAZIONE DELL’ASILO NIDO IN CONSIGLIO SI ACUISCE LO SCONTRO

(Sant'Onofrio) Continua a rimanere alta l'attenzione della comunità sulla vicenda relativa alla privatizzazione dell'asilo nido comunale. Dando seguito alla decisione assunta e motivata con la necessità di "rimpolpare" di nuove unità gli uffici, l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Roda' già da alcune settimane ha disposto la presa in servizio presso il palazzo municipale delle ormai ex cinque educatrici d'infanzia. Della "questione asilo nido" e delle conseguenze che il cambio di gestione comporterà se ne è discusso anche in occasione dell'ultimo consiglio comunale con una interrogazione presentata dai consiglieri Nicola Argiro' e Antonino Policaro (Udc) e Onofrio Fusca (Pdl). Originariamente nella compagine di maggioranza, i tre consiglieri ormai da tempo hanno assunto una posizione fortemente critica nei confronti dell'operato del sindaco Roda'. E proprio la privatizzazione dell'asilo nido ha fatto da detonatore di un confronto politico divenuto particolarmente aspro e che si è ulteriormente acuito in occasione dell'ultima seduta consiliare. Nell'interrogazione i firmatari non risparmiavano accuse all'amministrazione comunale, a loro dire rea di aver "distrutto il fiore all'occhiello della comunità, mortificando la professionalità delle educatrici e senza presentare una valida alternativa" e manifestavano seri dubbi sulla reale volontà  di tenere aperta la struttura dato che ad "oggi nessun credibile piano finanziario per il prosieguo della sua attività e' stato presentato". Anche sulla "concreta
possibilità  di far perdere alle sette giovani beneficiarie un contributo biennale complessivo di 140mila euro erogato dalla Regione per lo svolgimento di attività pomeridiane integrative di quelle svolte dall'asilo nido" i consiglieri Argiro', Fusca e Policaro hanno focalizzato la loro attenzione, pretendendo chiarimenti dalla maggioranza. Ma le attese risposte non ci sono state. Con una decisione che di certo farà registrare nei prossimi giorni ulteriori polemiche e prese di posizione, il presidente del consiglio Salvatore Pronesti' annunciava infatti che su tale argomento "la maggioranza non intendeva al momento rispondere".
A rincarare ulteriormente la dose, il sindaco Roda' che di fronte alle vibrate proteste dei tre consiglieri firmatari, che definivano "offensivo" tale atteggiamento", prendeva la parola ma solo per ribadire di "non accettare il comportamento di chi ci manca di rispetto utilizzando il consiglio comunale per portare avanti sterili quanto inutili polemiche". 

Una questione spinosa che non mancherà, insomma, di alimentare la querelle che si preannuncia “calda” in questi giorni di agosto.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 03-08-2013)

SANT’ONOFRIO: AGLI ISLAMICI UN’AREA DEL CIMITERO RIVOLTA ALLA MECCA

(Sant'Onofrio) Seduta di consiglio estremamente "calda", e non solo per ragioni climatiche, quella svoltasi nel primo pomeriggio di ieri nella sala consiliare del comune di Sant'Onofrio. Piatto forte della discussione non tanto i punti all'ordine del giorno quanto le attese risposte alle interrogazioni presentate dai consiglieri Nicola Argiro' e Antonino Policaro (Udc) e Onofrio Fusca (Pdl), tutti da tempo ormai in posizione di forte criticità di confronti dell'operato dell'amministrazione Roda'. In apertura di lavori il civico consesso approvava all'unanimità il nuovo regolamento cimiteriale che recependo tulle le novità normative in materia sostituirà quello precedente, la cui emanazione risale addirittura  all'immediato dopoguerra. Tra le novità dello strumento normativo anche la previsione, indicativa di una società sempre più multietnica, di un'area del nuovo cimitero riservata alla inumazione di cittadini di altra religione. Con la previsione, nel caso specifico della comunità islamica, di un particolare orientamento delle sepolture nella prevista direzione della Mecca. Nulla di fatto invece per la proposta avanzata dal consigliere Fortunato Addesi ed inserita al secondo punto all'o.d.g. relativamente alla modifica da apportare al regolamento che disciplina la fruizione del centro di aggregazione sociale di via Raffaele Teti. Tale modifica, se approvata,  avrebbe consentito anche ai partiti politici di poter fruire degli spazi e della sala convegni del centro, ma la proposta, unitamente a quella avanzata dal consigliere Argiro' per concedere anche ai singoli cittadini l'utilizzo della sala per motivate
ragioni di promozione culturale, veniva respinta dalla maggioranza che con l'asse store Nicola Addesi riteneva "esaustivo per così come e' stato concepito l'articolo in questione". Si passava quindi all'attesa discussione delle interrogazioni. Prima, in ordine di programmazione dei lavori, quella presentata dal gruppo Udc relativamente al mancato accesso del comune di Sant'Onofrio, che pure presenta un passivo di oltre sei milioni di euro, alle procedure per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Della risposta se ne occupava il sindaco Tito Roda' che, nel ribadire il grande interesse della sua amministrazione verso tale problematica, individuava nel "rifiuto del dirigente pro tempore Cunsolo a sottoscrivere la richiesta la ragione del mancato accesso dell'ente alla procedura di ripiano dei debiti ". Il sindaco rassicurava altresì il consiglio, chiarendo che il successore del dirigente Cunsolo si era subito attivato per l'inserimento del comune nella procedura suppletiva, i cui termini scadranno il prossimo 15 settembre, per un ammontare richiesto pari a un milione e 760 mila euro. La risposta del sindaco non soddisfaceva però l'opposizione che con Argiro' si chiedeva perché "vista la delicatezza del problema l'amministrazione non si sia per tempo attivata a sostituire il dott. Cunsolo così accedendo alla ben più corposa prima fase dei finanziamenti, prevista nella misura del novanta per cento del totale delle risorse messe in campo dal governo". Anche Fusca dissentiva platealmente dalle motivazioni del sindaco, esprimendo forti dubbi sulle responsabilità addebitate all'ex responsabile del servizio e definendo "ingenerose" le critiche verso lo stesso da parte del primo cittadino. Ed a tal fine, Fusca per "vederci chiaro" preannunciava la richiesta di una prossima seduta ad hoc del consiglio con l'audizione dello stesso dirigente. Su tale proposta si diceva d'accordo anche il sindaco che si impegava ad invitare lui stesso l'interessato per "chiarire a tutti come sono veramente andate le cose". Anche la discussione relativa allo stato del Piano strutturale comunale si rivelava particolarmente animata, con il gruppo Udc e Fusca che lamentavano l'assoluta "mancanza di trasparenza e coinvolgimento dei cittadini e delle categorie produttive" nella stesura del progetto preliminare da poco presentato denunciando al contempo "l'esautoramento del consiglio comunale dalla redazione dello strumento di pianificazione dello sviluppo socioeconomico del territorio per eccellenza". La replica era affidata all'assessore all'urbanistica Basilio Barbieri che ribadiva come "a norma di legge tutti i passaggi previsti sono stati effettuati, sempre ribadendo ai progettisti la necessità di tutelare gli interessi supremi della collettività". (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02-08-2013)