(SANT’ONOFRIO) Ancora un attacco frontale dell’Udc nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Rodà.
A sferrarlo, il segretario cittadino Antonino Pezzo che in una nota elenca puntigliosamente “disservizi e inefficienze” dell’esecutivo guidato dagli ex alleati del centrodestra, il cui operato viene definitivamente bollato come “superficiale e inadeguato”.
Per l’esponente dello scudocrociato, infatti, la responsabilità del “clima rovente di disappunto e scontentezza” che ormai da tempo avvolge Sant’Onofrio non può essere ascritta che al sindaco, lo “statista che doveva salvare il paese e che invece ha fallito, dimostrandosi incapace di risolvere i problemi”.
A partire dalla “mancata discussione sul Piano strutturale comunale”, strumento di notevole importanza per lo sviluppo del territorio e che quindi dovrebbe essere “condiviso e partecipato” da tutti i cittadini.
L’elenco delle cose non fatte, per l’Udc continua con la “permanente chiusura del centro di aggregazione sociale, nonostante sia stato già collaudato e provvisto del relativo regolamento”; la “mancata apertura della parte nuova del cimitero nonostante la gente abbia
anticipatamente pagato” per la concessione dei lotti dove realizzare le edicole funerarie; la mancata attivazione dell’isola ecologica con la duplice negativa conseguenza che “non si pratica la raccolta differenziata ed i rifiuti in località Cao stanno occupando l’intera strada”.Pesanti le critiche rivolte anche in materia di gestione dei servizi essenziali, con il segretario Pezzo che si chiede “perché non si pensi ai giovani disoccupati per l’incarico all’ufficio tributi e perché sindaco ed assessori non rinunciano alle loro indennità di carica per pagare il tempo pieno dei lavoratori socialmente utili”.
Un quadro a tinte fosche quello tratteggiato dall’Udc che pure non rinuncia alla stoccata finale sottolineando come a “due anni dall’insediamento l’amministrazione comunale non sia stata in grado di ottenere alcun finanziamento”.
E’ questa la "conferma definitiva dell’incapacità di guidare il paese" tanto da indurre Pezzo ad invitare l’amministrazione Rodà a prendere atto del suo fallimento ed a gettare la spugna.
“Arrendetevi - esorta infine l’esponente politico - poichè la tenacia di resistere a danno della comunità non vi fa onore”.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 22/05/2012)