DALL’ALACO ARRIVA ACQUA AL BENZENE SCATTA L’ALLARME IN MOLTI COMUNI TRA CUI S.ONOFRIO E STEFANACONI


Acqua al benzene nelle condotte della rete idrica di numerosi comuni delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria. Nel solo territorio vibonese sono 21 i Centri interessati, altri 5, invece, nel catanzarese. In passato i comuni vibonesi di Acquaro, Arena, Brognaturo, Dasà, Dinami, Fabrizia, Gerocarne, Mongiana, Nardodipace, Pizzoni, Vazzano, San Nicola Da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Spadola, Soriano Calabro, Stefanaconi, Vallelonga e Vibo Valentia; e di Catanzaro: Badolato, Santa Caterina,Guardavalle, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e Davoli; erano rimasti coinvolti nell’operazione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia denominata “Acqua sporca”.
La presenza del pericoloso composto chimico è stato accertato dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catanzaro durante una serie di analisi che periodicamente vengono effettuate per certificare la potabilità del prezioso liquido proveniente dall’invaso “Alaco”, ancora sotto sequestro.
In particolare il benzene è stato rilevato all’uscita del rubinetto del potabilizzatore “Alaco”- Jonio Tirreno, ubicato nel comune di San Sostene, dove sono stati effettuati i prelievi dell’acqua potabile.
Scattato l’allarme, per la presenza nell’acqua del pericoloso composto chimico, l’Asp di Catanzaro ha immediatamente allertato il Dipartimento di prevenzione e igiene della nutrizione dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia che, senza perdere un attimo, ha informato i sindaci vibonesi, i cui comuni utilizzano l’a cqua proveniente dall’invaso.
I primi cittadini, a tutela della salute pubblica, hanno immediatamente emesso le ordinanze con le quali sospendono, in via precauzionale, il consumo potabile dell’acqua preveniente dal bacino dell’Alaco. Nel provvedimento viene chiaramente specificato che l’acqua non può essere utilizzata per uso alimentare, per il lavaggio e la preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio di stoviglie o utensili della cucina, apparecchiature sanitarie, oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori, poppe) e igiene della persona.
Può, invece, essere usata per la pulizia della casa ed il funzionamento degli impianti sanitari.
Per affrontare l’improvvisa emergenza idrica il prefetto di Vibo Valentia Michele di Bari ha convocato per questa mattina una riunione alla quale parteciperanno, oltre ai sindaci interessati, il commissario straordinario dell’Asp Maria Pompea Berardi e i tecnici dell’Arpacal.
(Lino Fresca - Gazzetta del Sud 02/02/13)