ACQUA AL BENZENE, SOLO UN ERRORE RIENTRA L’EMERGENZA MA SCATTANO LE INDAGINI PER PROCURATO ALLARME

Il comunicato dell'ASP "Non esiste alcun pericolo per la salute pubblica dall'utilizzo dell'acqua dell'impianto di potabilizzazione dell'Alaco e pertanto si provvederà ad informare i sindaci dei comuni serviti perché procedano alla revoca delle ordinanze di non potabilità emesse in precedenza.
Non esiste alcun pericolo per la salute pubblica dall'utilizzo dell'acqua dell'impianto di potabilizzazione dell'Alaco e pertanto si provvederà ad informare i sindaci dei comuni serviti perché procedano alla revoca delle ordinanze di non potabilità emesse in precedenza.
E' quanto comunicato nel pomeriggio, al termine di una riunione svoltasi nella prefettura di Vibo Valentia, dal commissario dell'Azienda sanitaria provinciale Maria Pompea Bernardi.
La Bernardi ha dato lettura di una nota a lei pervenuta in giornata a firma del responsabile dell'Arpacal di Catanzaro che aveva analizzato i campioni acquisiti all'impianto di potabilizzazione dell'Alaco lo scorso 6 dicembre riscontrando una presenza di benzene di 800 volte superiore ai parametri previsti per legge. In questa nota l'Arpacal ha comunicato testualmente che "per un malaugurato errore di trascrizione nella comunicazione del rapporto di prova protocollo 2587 del 28 gennaio 2013 la voce benzene va sostituita con 'composti aromatici da benzene espressi come benzene'. Trattasi di composti non previsti dal decreto legislativo 31/01 e di conseguenza senza limiti di legge". Nel corso della riunione il commissario dell'Asp ha dato anche lettura degli esiti delle analisi effettuate il 31 gennaio e oggi spiegando che i parametri sono conformi alla legge.
(gazzetta del sud 02-02-2013)