SANT'ONOFRIO: IL "PASTICCIACCIO". DODICI FAMIGLIE DI SANT'ONOFRIO SENZA UNA CASA?


Alcuni residenti indicano i cedimenti strutturali esterni
Uno dei carotaggi strutturali eseguiti dai tecnici Aterp
Palazzine Aterp di via De Gasperi
(Sant'Onofrio) Correva l'anno 2001 quando la a Voce, organo di informazione locale, accendeva i riflettori su una delle grandi incompiute del vibonese: le palazzine Aterp di via De Gasperi.
Il "pasticciaccio all'italiana", così erano stati definiti gli interminabili lavori protrattosi per oltre venticinque anni dal loro avvio ufficiale e che, per una serie di disavventure capitate alla ditta appaltatrice e culminate con il fallimento della stessa, avevano portato come risultato tangibile la sola realizzazione della struttura in cemento armato dei due edifici nel frattempo ricoperti di rovi e divenuti meta privilegiata di topi e animali randagi.
Quella campagna di sensibilizzazione, protrattasi per diversi mesi e ripresa anche da organi di informazione a carattere nazionale, portava a quello che in quel momento appariva come il positivo epilogo della vicenda.
Con un provvedimento straordinario, infatti, l'Aterp stanziava un miliardo di vecchie lire utili per il completamento dei dodici alloggi popolari che, seppur tra intoppi e difficoltà burocratiche di ogni tipo, sarebbero stati di lì a pochi anni consegnati dall'Aterp ai legittimi assegnatari.
Un incubo apparentemente finito per le dodici famiglie beneficiarie che mai avrebbero immaginato che a distanza di alcuni anni avrebbero dovuto ripercorrere nuove tappe di un autentico calvario, fino ad arrivare a perdere definitivamente l'abitazione che pure tanto faticosamente avevano conquistato.
Tutto comincia con una serie di verifiche strutturali compiute dall'Aterp a seguito delle allarmate segnalazioni dei residenti che riscontrano e documentano crepe allarmanti nei solai, nelle pareti e finanche sui gradini in marmo delle scale condominiali.
Anche all'esterno si manifestano vasti cedimenti strutturali e l'esito dei carotaggi non lascia dubbi tanto che i tecnici Aterp già ad aprile 2014 sanciscono perentoriamente la necessaria demolizione degli stessi.
Il resto è storia recente, con l'ordinanza urgente di sgombero emessa dal sindaco Onofrio Maragò lo scorso 19 luglio stante la condizione di "assoluto rischio di crollo accertato".
Ma se dal punto di vista formale l'ordinanza sindacale sembra aver definitivamente delineato il destino amministrativo delle palazzine, che dovranno essere demolite e successivamente ricostruite con i necessari standard di sicurezza, rimane in tutta la sua entità il dramma delle famiglie che le abitano, in molti casi con a carico soggetti disabili o comunque bisognevoli di particolare assistenza sanitaria.
La Voce di Sant'Onofrio - aprile 2001

Il comune sta cercando in tutto i modi di aiutarle ma può fare oggettivamente poco mentre l'Aterp di Vibo Valentia, alle prese anche con un laborioso processo di riorganizzazione interna, prende tempo rinviando a generici "provvedimenti della Regione".
In questa impasse decisionale cresce la rabbia e la frustrazione dei residenti che sono consapevoli dei rischi che corrono ogni giorno in più di permanenza negli alloggi ma ai quali comunque rimangono disperatamente aggrappati in attesa di soluzioni alternative ancora lungi dal prospettarsi all'orizzonte.

Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 10/08/2016