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Sant'Onofrio: i ragazzi della Novena (Natale 2012)

La Voce di Sant'Onofrio augura un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo a tutti i Santonofresi !

SANT’ONOFRIO: NINO PEZZO (UDC) FERMO SULLE SUE ACCUSE «BASTA A CHIACCHIERE E TARANTELLE»

Arch. Nino Pezzo segr. sez.le UDC

(SANT’ONOFRIO) Sale ulteriormente di tono il confronto-scontro all'interno dell'Udc locale, con protagonisti il segretario di sezione Antonino Pezzo da un lato ed il sindaco Tito Rodà con gli assessori dello scudocrociato Salvatore Pronestì e Nicola Addesi dall'altro .
E così, dopo il primo botta e risposta a mezzo stampa che ha infuocato in quest'ultimo periodo il dibattito politico locale, anche perchè i contendenti in campo non se le sono certo mandate a dire, ora la sfida si arricchisce di un nuovo capitolo.
Ad aprire il "fuoco amico, lo ricordiamo, era stato il segretario cittadino Pezzo che a nome del direttivo di sezione aveva pubblicamente stigmatizzato, prendendone “le distanze”, l'atteggiamento dell'amministrazione comunale rea di aver proceduto alla sostituzione del responsabile dell'ufficio  tecnico con la nomina temporanea di due geometri a "scavalco" già alle dipendenze di altri comuni.
Amministratori comunali di Sant'Onofrio
Non era mancata, a stretto giro di posta, la piccata replica  degli assessori Pronestì e Addesi che non avevano esitato a rinfacciare al loro segretario di sezione di aver assunto un atteggiamento di ostilità verso l'amministrazione comunale  a causa della sua "mancata candidatura a sindaco e dalla successiva richiesta dello stesso, non corrisposta, di essere nominato a capo dell'ufficio tecnico” oggetto della disputa.
Da qui l'odierna controreplica di Pezzo che, seppur conciliante nella forma, arrivando a chiedere ai suoi interlocutori di porre fine alle "malignità, gelosie e contese che non fanno altro che far scendere di livello la persona umana", appone comunque dal punto di vista squisitamente politico una sorta di "pietra tombale" sull'esperienza amministrativa in corso.
In tale ottica, il segretario Udc sente il dovere di farsi portavoce di una "comunità stanca, che dice basta alle chiacchiere ed alle tarantelle che lasciano il tempo che trovano!".
Affermazioni pesanti, suffragate dalla amara constatazione di Pezzo che il "nostro paese non si può più permettere il lusso di essere scartato sistematicamente da qualsiasi fonte di finanziamento pubblico".
A tal proposito, il segretario ricorda come "nell'ultimo anno e mezzo non abbiamo preso un centesimo, rimanendo fuori dalla programmazione regionale delle opere pubbliche, dai Por del settore scolastico ed ambientale, dai Pisl, dai contributi minimi di sostentamento sociale" e, da ultimo, dai "fondi per i Centri diurni per gli anziani e per le Case accessibili ai disabili".
Da qui l'invocazione per un "urgente cambio di rotta, discusso nelle sedi politiche appropriate e lasciando perdere gli incontri clandestini con i falsi politici che hanno causato tanto malessere".
Anche sulla gestione del Piano strutturale comunale Nino Pezzo non è tenero.
Infatti, dopo aver ricordato che a distanza di cinque anni dall'incarico conferito ai tecnici progettisti “tutto tace o quasi”, il segretario Udc evidenzia la necessità di procedere finalmente al varo di uno strumento urbanistico "equo e partecipato" attraverso "l'assunzione di decisioni coraggiose".
Di fronte a questo stato di cose, che vede il dibattito politico locale animato esclusivamente dal succedersi di “botta e risposta” tutti interni all'Udc, si attende ora un segnale di presenza concreta da parte della locale sezione del Pd.
Ricostituitosi da poco con l'elezione del direttivo guidato dal segretario Peppe Ruffa, il partito che fa riferimento a Pierluigi Bersani è chiamato in modo sempre più pressante ad assumere una posizione politica chiara e netta nei confronti dell'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Rodà.
Una scelta resa ancora più indifferibile dal fatto che, pur non essendo ufficialmente presente nell’ultima competizione amministrativa, alcuni esponenti di spicco del Pd rivestono oggi la duplice carica di consiglieri comunali di minoranza e di componenti del direttivo di partito.
  (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 16/12/2012)  

SANT'ONOFRIO : L’UDC RISCHIA LA SPACCATURA SULLA SOSTITUZIONE DEL TECNICO


(SANT'ONOFRIO) Sembra assumere sempre più i caratteri di una resa dei conti definitiva la "bagarre politica" scoppiata all'interno del gruppo dirigente dell'Udc, partito che esprime a Sant'Onofrio anche il sindaco e parte dei componenti della giunta comunale.
E così la paventata rottura, materializzatasi già qualche mese fa al momento del congresso cittadino e poi scongiurata solo in extremis grazie alla preziosa mediazione di tutti i maggiorenti dello scudocrociato presenti per l‘occasione (Tassone, Trematerra,  Stillitani e Bruni), prende ora nuovamente corpo.
Il Congresso sezionale UDC
A dare fuoco alle polveri, nei giorni scorsi, il segretario Antonino Pezzo che, a nome del direttivo sezionale, prendeva “le distanze” dalla decisione della giunta guidata dal sindaco Tito Rodà di procedere alla sostituzione del tecnico comunale, ormai prossimo alla pensione, con la nomina di due geometri a "scavalco" in quanto già in servizio nei comuni di Filadelfia e Sorianello.
Una scelta questa che, a sentire il direttivo Udc, non avrebbe consentito la "partecipazione dei professionisti locali" e, soprattutto, non avrebbe favorito "opportunità lavorative per i colleghi più giovani".
Queste motivazioni vengono ora definite “pretestuose” dagli assessori comunali dello scudocrociato che, con una nota,  rilevano come il loro segretario abbia "perso l'ennesima occasione per stare in silenzio".
Addesi - Pronestì
Per Nicola Addesi e Salvatore Pronestì, infatti, non è "l'Udc a dissociarsi dall'azione amministrativa della giunta” ma, al contrario, è “la stessa che non si riconosce nei comportamenti irresponsabili del segretario Pezzo".
Sulla base di queste considerazioni sorge spontaneo ai due amministratori chiedersi se a "suscitare una reazione così grave e forte del segretario, tanto da indurlo ad uscire dal proprio letargo", non sia stata forse la “mancata candidatura dello stesso a primo cittadino o il diniego della sua nomina a capo dell'ufficio tecnico".
Una nomina che - continuano Addesi e Pronestì - Pezzo avrebbe fortemente desiderato tanto da essersi "raccomandato con alcuni uomini del partito".
Toni forti, quindi, quelli usati dai due amministratori che, dopo aver ribadito come l'amministrazione Rodà non è “portatrice di interessi personali", ricordano come “in più occasioni il sindaco aveva avuto modo di spiegare le ragioni del ricorso ai due tecnici a scavalco” .
“Per fortuna - concludono i due assessori - l'intervento del segretario, originato da qualche speranza spropositata, è stato criticato dai vertici provinciali dell'Udc ai quali è già stato chiesto di prendere gli opportuni provvedimenti sanzionatori per come previsto dallo statuto del partito".

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02-12-2012)  

STEFANACONI:PROVINCIALE VIBO-STEFANACONI, CRESCE LA PROTESTA


(STEFANACONI) Si alza il livello della protesta a Stefanaconi per la perdurante intransitabilità della strada provinciale per Vibo, chiusa al traffico ormai da circa un mese a seguito della caduta di massi e calcinacci sul manto stradale causata dal crollo parziale che ha interessato il complesso monumentale di S. Chiara, ubicato nel rione "Carmine" del capoluogo.
E così, a distanza ormai di più di due settimane dall'incontro convocato  dal prefetto Michele di Bari su richiesta del sindaco Salvatore Di Sì, ed al quale parteciparono anche i tecnici della Provincia di Vibo Valentia e della città capoluogo ed il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, nessun passo avanti si è registrato per la messa in sicurezza dell'importante arteria stradale.
Eppure già in quella occasione il primo cittadino di Stefanaconi, nel motivare la sua pressante richiesta al prefetto, aveva evidenziato la necessità di ripristinare al più presto un tratto viario di fondamentale importanza per studenti e pendolari  non solo di Stefanaconi ma anche dell’intero comprensorio, costretti “ancora una volta ad affrontare notevoli difficoltà nel percorrere strade alternative per raggiungere la città di Vibo Valentia”.
Evidentemente, nonostante le rassicurazioni ricevute dal tavolo tecnico, le operazioni necessarie alla riapertura della provinciale si sono rivelate più complicate del previsto, forse anche a causa dei costi di ripristino che si dovranno sostenere.
Da qui la conseguente decisione del sindaco Di Sì di convocare per domani, a partire dalle ore 18.00, un consiglio comunale straordinario ed aperto a tutta la cittadinanza con un unico punto all'o.d.g.: "Discussione delle problematiche relative alla Provinciale n. 15".
L'occasione si rivelerà utile, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, per meglio valutare l'impatto della perdurante chiusura della strada sulla mobilità della popolazione e sulle attività economiche e commerciali locali.
Previsto anche il ricorso a nuove forme di protesta, se necessario anche eclatanti, pur di sensibilizzare ulteriormente gli enti competenti ad attuare tutti gli interventi che si renderanno necessari per la definitiva apertura della Provinciale. Che, lo ricordiamo, è più volta assurta negli ultimi anni alla ribalta della cronaca nazionale per la situazione di crescente pericolosità causata dalla soprastante e mai conclusa “tangenziale Est", tuttora oggetto anche di una inchiesta dell'autorità giudiziaria. 

   (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02/12/2012)