Arch. Nino Pezzo segr. sez.le UDC |
(SANT’ONOFRIO) Sale ulteriormente di tono il confronto-scontro all'interno dell'Udc locale, con protagonisti il segretario di sezione Antonino Pezzo da un lato ed il sindaco Tito Rodà con gli assessori dello scudocrociato Salvatore Pronestì e Nicola Addesi dall'altro .
E così, dopo il primo botta e risposta a mezzo stampa che ha infuocato in quest'ultimo periodo il dibattito politico locale, anche perchè i contendenti in campo non se le sono certo mandate a dire, ora la sfida si arricchisce di un nuovo capitolo.
Ad aprire il "fuoco amico, lo ricordiamo, era stato il segretario cittadino Pezzo che a nome del direttivo di sezione aveva pubblicamente stigmatizzato, prendendone “le distanze”, l'atteggiamento dell'amministrazione comunale rea di aver proceduto alla sostituzione del responsabile dell'ufficio tecnico con la nomina temporanea di due geometri a "scavalco" già alle dipendenze di altri comuni.
Amministratori comunali di Sant'Onofrio |
Non era mancata, a stretto giro di posta, la piccata replica degli assessori Pronestì e Addesi che non avevano esitato a rinfacciare al loro segretario di sezione di aver assunto un atteggiamento di ostilità verso l'amministrazione comunale a causa della sua "mancata candidatura a sindaco e dalla successiva richiesta dello stesso, non corrisposta, di essere nominato a capo dell'ufficio tecnico” oggetto della disputa.
Da qui l'odierna controreplica di Pezzo che, seppur conciliante nella forma, arrivando a chiedere ai suoi interlocutori di porre fine alle "malignità, gelosie e contese che non fanno altro che far scendere di livello la persona umana", appone comunque dal punto di vista squisitamente politico una sorta di "pietra tombale" sull'esperienza amministrativa in corso.
In tale ottica, il segretario Udc sente il dovere di farsi portavoce di una "comunità stanca, che dice basta alle chiacchiere ed alle tarantelle che lasciano il tempo che trovano!".
Affermazioni pesanti, suffragate dalla amara constatazione di Pezzo che il "nostro paese non si può più permettere il lusso di essere scartato sistematicamente da qualsiasi fonte di finanziamento pubblico".
A tal proposito, il segretario ricorda come "nell'ultimo anno e mezzo non abbiamo preso un centesimo, rimanendo fuori dalla programmazione regionale delle opere pubbliche, dai Por del settore scolastico ed ambientale, dai Pisl, dai contributi minimi di sostentamento sociale" e, da ultimo, dai "fondi per i Centri diurni per gli anziani e per le Case accessibili ai disabili".
Da qui l'invocazione per un "urgente cambio di rotta, discusso nelle sedi politiche appropriate e lasciando perdere gli incontri clandestini con i falsi politici che hanno causato tanto malessere".
Anche sulla gestione del Piano strutturale comunale Nino Pezzo non è tenero.
Infatti, dopo aver ricordato che a distanza di cinque anni dall'incarico conferito ai tecnici progettisti “tutto tace o quasi”, il segretario Udc evidenzia la necessità di procedere finalmente al varo di uno strumento urbanistico "equo e partecipato" attraverso "l'assunzione di decisioni coraggiose".
Di fronte a questo stato di cose, che vede il dibattito politico locale animato esclusivamente dal succedersi di “botta e risposta” tutti interni all'Udc, si attende ora un segnale di presenza concreta da parte della locale sezione del Pd.
Ricostituitosi da poco con l'elezione del direttivo guidato dal segretario Peppe Ruffa, il partito che fa riferimento a Pierluigi Bersani è chiamato in modo sempre più pressante ad assumere una posizione politica chiara e netta nei confronti dell'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Rodà.
Una scelta resa ancora più indifferibile dal fatto che, pur non essendo ufficialmente presente nell’ultima competizione amministrativa, alcuni esponenti di spicco del Pd rivestono oggi la duplice carica di consiglieri comunali di minoranza e di componenti del direttivo di partito.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 16/12/2012)