(SANT’ONOFRIO) Nell’epoca dei social forum e della globalizzazione delle notizie, la locale sezione dell’Udc va in controtendenza e rispolvera i “vecchi strumenti” della comunicazione politica, affidandosi al tradizionale ma sempre efficace manifesto murale per promuovere la propria azione di denuncia di “quattro anni di disamministrazione” da parte dell’esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà.
E così nella giornata di ieri, già sin dalle prime ore del mattino, i cittadini di Sant’Onofrio hanno potuto prendere visione delle tante incompiute che il partito dello scudocrociato ascrive alla incapacità della giunta Rodà di “completare o utilizzare efficacemente le opere già avviate dalle precedenti amministrazioni comunali”.
L’elenco è particolarmente lungo ed e scandito da brevi didascalie accompagnate da foto esplicative.
Si parte dai lavori di ampliamento del cimitero i cui lavori “dopo lunghi mesi di vane promesse e dopo che i cittadini hanno pagato, sono ancora fermi”, per proseguire con l’ampliamento della sede municipale grazie a “trecentomila euro dirottati dal recupero del rione Cuntura per realizzare un fantomatico museo”.
Anche sulla condizione igienico-ambientale del paese l’Udc va giù pesante e dopo aver evidenziato come Sant’Onofrio sia agli “ultimi posti per la differenziata”, evidenzia lo stato delle “strade comunali invase da erbacce e lasciate al fai da te dei cittadini”, l’isola ecologica “ancora non completamente operativa”, le strade rurali “abbandonate nel degrado assoluto”, i cassonetti della spazzatura collocati come “complemento di arredo per la valorizzazione della chiesa e del centro storico”.
Un plastico esempio di quello che non si esita a definire un vero e proprio “scempio” è la condizione del piazzale San Gerardo, adiacente l’oratorio parrocchiale, dove “si nasconde la polvere sotto il tappeto” poiché “anziché eliminare i cassonetti con un servizio di efficiente raccolta differenziata più volte annunciato, ci si limita a spostarli nelle strade secondarie”.
Il lungo elenco delle doglianze dell’Udc nei confronti dell’operato del sindaco Rodà continua con la segnalazione delle condizioni di “degrado delle case popolari”, della chiusura dell’“asilo nido dimenticato dall’amministrazione ma sempre nel cuore dei santonofresi”, dei “lavori interminabili nell’edificio che ospita la scuola primaria con disagi costanti per i bambini”, nella mancata “messa in sicurezza del muro pericolante del campo sportivo”.
Meritevole infine di una segnalazione a “Chi l’ha visto” è il piano strutturale comunale.
A chiusura del manifesto, la sezione scudocrociata denuncia il “continuo turnover dei dirigenti dell’area tecnico-finanziaria e la mancanza di dialogo tra amministrazione comunale e associazioni” unitamente all’amara considerazione che Sant’Onofrio è stato l’ “unico comune d’Italia a non celebrare con una manifestazione pubblica la ricorrenza del 25 aprile”.
Da qui la chiosa finale a Rodà ed alla sua squadra, preventivamente quanto lapidariamente ammoniti sul fatto che “la probabile sensibilità riparatrice dell’ultimo anno, dal chiaro sapore elettorale, non cancellerà la memoria storica dei santonofresi”.
(Raffaele Lopreiato gazzetta del Sud 15/06/2015)