Il sindaco Tito Rodà non nasconde il proprio “spavento per come vengono fatte veicolare in modo spregevole notizie giornalistiche strumentali e ribadisce il dovere morale di chiarire quanto denunciato con il solito e ricorrente tentativo di offendere la dignità ed il buon nome dell’amministrazione comunale”.
Con una nota dai toni inusualmente duri, il primo cittadino interviene sulla vicenda assurta nei giorni scorsi agli onori della cronaca e relativa alla sospensione del servizio di trasporto scolastico di tre bambini affetti da disabilità motoria.
L’interruzione del servizio, a quanto si è appreso, sarebbe riconducibile all’ “ennesimo ritardo nel pagamento delle spettanze dovute al conducente del veicolo speciale”.
Con la conseguenza che i tre bambini, e tra essi uno in particolare, ormai da quasi un mese hanno oggettive difficoltà nel frequentare la scuola.
Denunciata a mezzo stampa ed amplificata dal vivace dibattito che ne è scaturito sui social forum con una serie di prese di posizione fortemente critiche nei confronti dell’amministrazione comunale e di piena solidarietà nei confronti delle famiglie interessate, la situazione è diventata di dominio pubblico.
Da qui l’esigenza del sindaco, anche per “rispetto delle persone che per effetto della disabilità vivono quotidianamente in una condizione di particolare delicatezza”, di prendere carta e penna per una “esauriente quanto oggettiva ricostruzione dei fatti”.
Nel ricordare che a partire dal “corrente anno scolastico il comune di Sant’Onofrio istituiva per la prima volta nella sua storia e tra i pochissimi di tutto il circondario il servizio di trasporto per bambini portatori di handicap a propria totale spesa ed in assenza di alcuna contribuzione”, Rodà riconosce la sospensione del servizio avvenuta lo scorso 9 aprile, all’indomani delle vacanze pasquali, per il mancato incasso del rimborso dovuto per i l mese di marzo all’autista incaricato”
Per il sindaco si tratta comunque di un semplice “disguido burocratico provocato dalla rigidità delle norme” e ciò non dovrebbe “mai consentire a nessuno di offendere la dignità di chi opera nell’esclusivo interesse della collettività”.
“Ecco perché - a parere del primo cittadino - non si comprende in quale direzione si voglia andare sul delicato tema trattato, considerato che l’amministrazione comunale è ben conscia di quanto vanno sostenute le politiche sociali”.
Nel caso specifico, poi, Rodà mette in evidenza il “proficuo operato dell’amministrazione che ha già ottenuto il contributo per l’acquisto di uno scuolabus attrezzato per i diversamente abili”.
“Certo - la stoccata finale dell‘amministratore - se nel passato al posto di spese inutili si fosse data priorità, per come necessario, a tematiche socialmente sensibili quale la disabilità, probabilmente oggi si sarebbero incontrate meno difficoltà nel fronteggiare questa delicata situazione”.
(Raffaele Lopreiato)
Con una nota dai toni inusualmente duri, il primo cittadino interviene sulla vicenda assurta nei giorni scorsi agli onori della cronaca e relativa alla sospensione del servizio di trasporto scolastico di tre bambini affetti da disabilità motoria.
L’interruzione del servizio, a quanto si è appreso, sarebbe riconducibile all’ “ennesimo ritardo nel pagamento delle spettanze dovute al conducente del veicolo speciale”.
Con la conseguenza che i tre bambini, e tra essi uno in particolare, ormai da quasi un mese hanno oggettive difficoltà nel frequentare la scuola.
Denunciata a mezzo stampa ed amplificata dal vivace dibattito che ne è scaturito sui social forum con una serie di prese di posizione fortemente critiche nei confronti dell’amministrazione comunale e di piena solidarietà nei confronti delle famiglie interessate, la situazione è diventata di dominio pubblico.
Da qui l’esigenza del sindaco, anche per “rispetto delle persone che per effetto della disabilità vivono quotidianamente in una condizione di particolare delicatezza”, di prendere carta e penna per una “esauriente quanto oggettiva ricostruzione dei fatti”.
Nel ricordare che a partire dal “corrente anno scolastico il comune di Sant’Onofrio istituiva per la prima volta nella sua storia e tra i pochissimi di tutto il circondario il servizio di trasporto per bambini portatori di handicap a propria totale spesa ed in assenza di alcuna contribuzione”, Rodà riconosce la sospensione del servizio avvenuta lo scorso 9 aprile, all’indomani delle vacanze pasquali, per il mancato incasso del rimborso dovuto per i l mese di marzo all’autista incaricato”
Per il sindaco si tratta comunque di un semplice “disguido burocratico provocato dalla rigidità delle norme” e ciò non dovrebbe “mai consentire a nessuno di offendere la dignità di chi opera nell’esclusivo interesse della collettività”.
“Ecco perché - a parere del primo cittadino - non si comprende in quale direzione si voglia andare sul delicato tema trattato, considerato che l’amministrazione comunale è ben conscia di quanto vanno sostenute le politiche sociali”.
Nel caso specifico, poi, Rodà mette in evidenza il “proficuo operato dell’amministrazione che ha già ottenuto il contributo per l’acquisto di uno scuolabus attrezzato per i diversamente abili”.
“Certo - la stoccata finale dell‘amministratore - se nel passato al posto di spese inutili si fosse data priorità, per come necessario, a tematiche socialmente sensibili quale la disabilità, probabilmente oggi si sarebbero incontrate meno difficoltà nel fronteggiare questa delicata situazione”.
(Raffaele Lopreiato)