PALAZZO CARULLO, INAUGURATO DOPO UN LUNGO LAVORO DI RESTAURO

 (STEFANACONI) Chiusura col “botto” per il sindaco Saverio Franzè e la sua amministrazione giunti al termine dell’esperienza alla guida del comune.
L’inaugurazione di Palazzo Carullo, avvenuta lo scorso venerdì pomeriggio alla presenza di autorità civili e religiosi tra cui il consigliere regionale Ottavio Bruni, il vicepresidente del consiglio provinciale Francesco Miceli, il consigliere provinciale Salvatore Di Sì, il parroco don Salvatore Santaguida ed il sindaco dei ragazzi Elvira Raniti,  costituisce infatti, per ciò che questo edificio e la famiglia proprietaria hanno significato per la storia dell’intera comunità, il “coronamento di un sogno cullato da generazioni di stefanaconesi”.
Collocato nella centralissima Piazza della Vittoria, luogo di ritrovo per eccellenza e vero cuore pulsante del paese, l’immobile riemerge oggi in tutto il suo splendore dopo decenni di completo abbandono.
Costruito nei primi anni del secolo scorso, all’indomani del terribile terremoto che nel 1905 devastò Stefanaconi e l’intera provincia vibonese causando lutti e rovine, Palazzo Carullo stava a testimoniare il desiderio di riscatto di un popolo fiero ed orgoglioso che nonostante tutto non si piegava ma guardare avanti con rinnovata fiducia.
A realizzarlo, il cav. Pasquale Carullo, discendente di una tra le più illustri famiglie del luogo, che qui esercitò per un cinquantennio la professione di farmacista rivelando, come ricorda la targa apposta sulla facciata dell’edificio, le sue doti di “uomo sapiente e benefico” capace di “prodigare ai sofferenti le più perfezionate risorse della scienza medica donando a tutti il conforto e la luce della sua anima eletta”.
L’impulso decisivo per il restauro del palazzo signorile, che già un ventennio fa era stato ceduto dagli eredi ad un prezzo di favore al sindaco del tempo Elisabetta Carullo con l’intento di realizzare la “Casa delle Culture”,  è venuto dal contributo di 750mila euro concesso dalla Regione nell’ambito della programmazione dei fondi Por per il rilancio dei centri storici calabresi che ha ritenuto meritorio di  finanziamento il circostanziato progetto di recupero architettonico presentato dall’esecutivo Franzè.
Allo stato sono da ritenersi conclusi i lavori al piano terra caratterizzato da un ampio auditorium e da una suggestiva balconata che funge da platea, mentre rimangono da completare i locali al primo piano.
Numerosi i cittadini intervenuti alla “prima” del palazzo che si riapriva alla vita ed alla città, con i più anziani a raccontare con velata nostalgia i tanti aneddoti e ricordi della loro infanzia vissuta in questa piazza ed all’ombra dell’edificio.
Emozionato appariva anche il sindaco Saverio Franzè che dopo il rituale taglio del nastro ha inteso porgere un saluto a tutti gli intervenuti.
Franzè, che ha pure letto una commossa lettera di Luigi Carullo, ottuagenario nipote diretto del cav. Pasquale, non ha nascosto “l’orgoglio e la soddisfazione per la rinascita di un luogo simbolo di Stefanaconi che sin da subito deve diventare laboratorio di idee e palestra di democrazia” per stimolare quel “rilancio sociale e culturale capace di contribuire a superare il pur difficile momento che come comunità stiamo vivendo”.
A rendere ulteriormente interessante la manifestazione, impeccabilmente presentata da Angela Crudo e conclusa con il taglio di una grande torta, il concerto del duo Greta Medini (violino) e Sergio Coniglio (pianoforte) che con la delicatezza delle loro esecuzioni hanno contribuito a ricreare suggestioni dalla grande intensità emotiva.

                   (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 29/04/2012) 

STEFANACONI:CONCORSO PER ISTRUTTORE DIRETTIVO, SOSPESO DAL SINDACO FRANZÈ

Saverio Franzè e Salvatore Di Sì
(STEFANACONI) “Questo concorso non s’ha da fare!”.
Così il gruppo consiliare di minoranza aveva intimato al sindaco Saverio Franzè una volta venuto a conoscenza della pubblicazione sull’albo pretorio online delle date di svolgimento delle preselezioni e delle due prove scritte del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato ed in regime di part time di un Istruttore direttivo da affiancare alla struttura burocratica dell’ente.
A non andare giù ai consiglieri di opposizione Fortunato Griffo, Nicola Carullo e Salvatore Di Sì, quest’ultimo attualmente in corsa anche quale candidato a sindaco, la calendarizzazione “sospetta” delle tre prove previste a cavallo tra il 27 aprile ed il 4 maggio e quindi a loro dire “in piena campagna elettorale” con la conseguenza di minare la “tranquillità e serenità della stessa”.
Da qui la dura presa di posizione del gruppo d’opposizione che, con una nota inviata per conoscenza anche al prefetto di Vibo Valentia, dopo essersi chiesta “perché il concorso si svolge in piena campagna elettorale e le prove si vogliono concludere prima della  proclamazione del nuovo sindaco?”, invitava sindaco, segretario comunale e presidente della commissione esaminatrice, ognuno per il proprio ambito di competenza, a voler prendere in seria considerazione l’ipotesi di un rinvio a dopo le elezioni del 6 e 7 maggio prossimi delle prove concorsuali.
A supporto di ciò Griffo, Carullo e Di Sì manifestavano “forti perplessità sulla regolarità delle procedure adottate anche perché a sentire i “bene informati è stato già individuato il nome del vincitore”.
A stretto giro di stampa arrivava la dura e circostanziata replica  del sindaco Saverio Franzè che, nel rispedire al mittente i dubbi e le illazioni a suo dire “false e calunniose” della minoranza, ribadiva il più “assoluto rispetto della legge” da parte dell’amministrazione comunale. Imputando esclusivamente a ragioni di carattere “normativo e procedurale” la calendarizzazione di quello che ormai da tutti è definito il “concorso della discordia” il primo cittadino,  peraltro non impegnato direttamente nella tornata elettorale amministrativa in corso, ribadiva altresì di “non avere alcun interesse personale in questo concorso” e di ritenere diffamatorie le affermazioni dei consiglieri di opposizione tanto da valutare con i propri legali l’ipotesi di “adire la magistratura a tutela della mia rispettabilità e onorabilità”.
Intanto anche le forze dell’ordine si muovevano, con i carabinieri che lo scorso 23 aprile si recavano in comune per acquisire l’intero carteggio riguardante il concorso. 
All’epilogo della vicenda, che mette fine almeno per il momento alla dura contrapposizione in atto tra sindaco e minoranza consiliare, si è giunti in queste ultime ore.
Non è dato sapere se ad indurre a più miti consigli le parti in causa abbia contribuito anche la  mediazione del prefetto, ma tant’è.
Gli oltre 120 partecipanti al concorso, già pronti a varcare nella giornata di ieri il portone della locale scuola elementare dove avrebbe dovuto svolgersi la preselezione, hanno appreso dal sito istituzionale del comune del sopragiunto contrordine.
Il segretario della commissione esaminatrice, Annunziata Matina, notificava infatti a tutti i partecipanti che le prove già previste erano state rinviate ad altre date che saranno comunicate, sempre sul sito del comune, il prossimo 23 maggio, quando ormai i fumi della campagna elettorale si saranno definitivamente diradati e la nuova amministrazione comunale, democraticamente eletta, si sarà già insediata.  

                   (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 28/04/2012) 

SA-RC: CHIUSO IL TRATTO SANT’ONOFRIO-ROSARNO, IN DIREZIONE SUD, E ROSARNO-SERRE, IN DIREZIONE NORD

Il provvedimento, in vigore dalle ore 22:00 di sabato 28 aprile alle ore 18:00 di domenica 29 aprile, si rende necessario per predisporre una nuova configurazione di traffico e consentire il prosieguo dei lavori di realizzazione della nuova autostrada
L’Anas comunica che dalle ore 22:00 di sabato 28 aprile alle ore 18,00 di domenica 29 aprile 2012, sarà chiuso al traffico il tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Sant’Onofrio/Vibo Valentia (km 348,250 ) e Rosarno (km 383,000), in direzione sud, e tra gli svincoli di Rosarno (km 383,000) e Serre (km 359,000), in direzione nord. Il provvedimento, di intesa con le Prefetture competenti per territorio e la Polizia stradale, si rende necessario per predisporre una nuova configurazione di traffico e consentire il prosieguo dei lavori di realizzazione della nuova autostrada. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Sant’Onofrio, proseguiranno lungo la strada statale 18 con rientro in Autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli diretti a nord. L’evoluzione della situazione in tempo reale è consultabile attraverso il sito http://www.stradeanas.it/traffico oppure con l'applicazione 'VAI', disponibile gratuitamente per Android, Ipad e Iphone http://www.stradeanas.it/vaiapp. L’Anas invita gli automobilisti alla prudenza nella guida, ricordando che l’informazione sulla viabilità e sul traffico di rilevanza nazionale è assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il Numero Verde per l’A3 800.290.092

STEFANACONI, DI SÌ: «SERVE UNA VENTATA DI NOVITÀ»

L'intervento di saluto del Presidente De Nisi
(STEFANACONI) Presentati ieri pomeriggio, presso la biblioteca comunale ed alla presenza di un folto pubblico di sostenitori e simpatizzanti, i candidati ed il programma amministrativo della lista “Di Sì per l’Unità”.
A fare gli onori di casa, il candidato a sindaco Salvatore Di Sì, che nel suo intervento di saluto ha posto l’accento sulla “ventata di novità” che la compagine che lo sostiene intende portare nel contesto politico e amministrativo di Stefanaconi.
Una discesa in campo che “acquisito il clamoroso fallimento della politica locale di centrodestra incapace di elaborare proposte di governo organiche e credibili”, si fonda sulla “convergenza di idee e passione civile di uomini e donne da sempre in prima fila per lo sviluppo ed il rilancio sociale della nostra comunità, che oggi di sicuro non attraversa uno dei suoi momenti migliori”.
Tanti i “punti critici” del territorio individuati e sui quali la lista guidata da Di Sì intende intervenire con decisione per “realizzare l’auspicato salto di qualità”.
Tra questi, il ripristino del decoro urbano ed ambientale, la promozione culturale, la tutela della sicurezza dei cittadini e dell’ordine pubblico, il miglioramento della viabilità e dei servizi”.
Nello specifico, il programma sottoposto all’attenzione degli elettori prevede tutta una serie di interventi che nelle intenzioni degli estensori contribuirà in “modo determinante a costruire la Stefanaconi di domani”.
In tal senso, l’amministrazione Dì Sì opererà con decisione sin dal suo insediamento per il “completamento della rete di smaltimento dei reflui urbani, l’ampliamento del cimitero, la riqualificazione degli edifici comunali e l’apertura dell’asilo nido comunale”.
Grande attenzione sarà prestata in particolare alla redazione del Piano strutturale comunale che oltre ad essere un “indispensabile volano di crescita economica, servirà ad orientare correttamente lo sviluppo urbanistico del paese a partire dalla riqualificazione del centro storico e dal rilancio della popolosa frazione Morsillara”.
Anche in materia di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini il capolista Di Sì intende intervenire con decisione attraverso la prevista “installazione di panelli fotovoltaici su tutti gli immobili di proprietà comunale ed il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti”.
                   (Raffaele Lopreiato gazzetta del sud 22/04/2012) 

STEFANACONI: PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA ELETTORALE LISTA "DI SÌ PER L'UNITÀ".

(STEFANACONI) Oggi pomeriggio a partire dalle ore 17.00 presso l'auditorium della Biblioteca comunale, il candidato a sindaco Salvatore Di Sì presenterà il programma elettorale della lista civica  che lo sostiene "Di Sì per l'Unità".

STEFANACONI: CONCORSO, CHIESTA LA SOSPENSIONE DELLE PROCEDURE

(STEFANACONI) Il “concorso della discordia” irrompe nella campagna elettorale da poco avviata e minaccia di catalizzare l’attenzione di cittadini e forze politiche locali.
A dare il fuoco alle polveri il gruppo consiliare “Progetto Stefanaconi”, composto da Fortunato Griffo, Nicola Carullo e Salvatore Di Sì, quest’ultimo candidato a sindaco della lista “Di Sì per l’Unità”, già ampiamente accreditata per la vittoria finale della ormai imminente competizione amministrativa.
Il gruppo di minoranza non sembra aver proprio digerito le modalità e la tempistica di svolgimento, a suo dire “sospetti”, del concorso per la selezione a tempo indeterminato ed in regime di part time di un Istruttore direttivo bandito dall’esecutivo guidato dal sindaco uscente Saverio Franzè.
Un concorso che, come facilmente prevedibile in questo periodo di imperversante crisi occupazionale, ha registrato l’adesione di oltre 120 giovani partecipanti, tutti attratti dal miraggio del “posto fisso”.
Con una nota inviata al sindaco, al presidente della commissione concorsuale, al segretario comunale e per conoscenza anche al prefetto di Vibo Valentia, Griffo, Carullo e Di Sì evidenziano la loro “grande meraviglia nell’apprendere dall’albo pretorio dell’ente che, nonostante la campagna elettorale in pieno svolgimento, è stata convocata la preselezione del concorso per il prossimo 27 aprile, mentre le due prove scritte sono già state fissate per il 3 e 4 maggio prossimi”.
La “cadenza temporale dello svolgimento delle prove porta gli scriventi a chiedersi “perché il concorso si svolge in piena campagna elettorale e le prove si vogliono concludere prima della  proclamazione del nuovo sindaco?”.
Dubbi pesanti i tre consiglieri di minoranza esprimono anche sulla “regolarità formale e sostanziale delle procedure” per un concorso per il quale stando ai “soliti bene informati è stato già individuato e messo in circolazione il nome del vincitore”.
Da qui il pressante invito al sindaco Franzè a voler “sospendere con effetto immediato le procedure concorsuali, così ristabilendo un minimo di serenità e tranquillità allo svolgimento della campagna elettorale.  
Ove così non fosse, il candidato a sindaco Salvatore Di Sì s’impegna sin d’ora, una volta eletto, a “verificare tutti gli atti inerenti lo svolgimento regolare del concorso non esitando a segnalare alla Procura della Repubblica gli eventuali profili di illegittimità riscontrati”.

(Raffaele Lopreiato gazzetta del sud 21/04/2012)

FILOGASO:LISTA RIZZO UN PROGETTO POLITICO INCENTRATO SUL SERVIZIO


Antonio Rizzo
(FILOGASO) Una chiara ed inequivocabile discontinuità con l’ultima esperienza amministrativa.
Questo lo slogan che sin dalla presentazione delle compagini in lizza per la competizione elettorale del  6 e 7 maggio prossimi ha caratterizzato l’azione della lista “Al servizio del cittadino e del territorio” guidata dal candidato a sindaco Antonio Rizzo.
Una linea che si ripropone anche nelle linee programmatiche presentate ai cittadini contestualmente all’impegno ad “operare con la serietà che impone la consapevolezza della grave crisi economica che investe il Paese”.
In tale ottica, la lista “Al servizio del cittadino” si prefigge “parlando sempre il linguaggio della verità”, di incentrare la propria azione amministrativa su una “gestione oculata delle risorse capace di contenere la spesa pur garantendo l’erogazione dei servizi essenziali”.
In particolare, lo schieramento civico si propone di “rilanciare l’edilizia pubblica e privata attraverso il fattivo coinvolgimento dei cittadini e delle rappresentanze di categoria nella stesura del Piano strutturale comunale.
Una attenzione particolare verrà inoltre dedicata al rilancio urbanistico e paesaggistico del paese attraverso interventi mirati alla “riqualificazione e completamento di tutte le opere pubbliche lasciate in questi anni dall’amministrazione uscente nel più assoluto degrado”.
Altro tema al centro della futura azione amministrativa sarà per Rizzo il “rafforzamento delle politiche sociali,  in piena sintonia con le realtà del volontariato e dell’associazionismo religioso”.
Corposo anche il capitolo del programma dedicato al complessivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso il varo di politiche di sviluppo che, accedendo alle risorse comunitarie, nazionali e regionali, consentano il “ripristino del decoro urbano e delle aree attrezzate, il completamento della rete di distribuzione del gas metano, l’implementamento delle fonti di energia rinnovabile”.
Il tutto, per Rizzo, in un contesto di “grande partecipazione democratica nella quale sarà cura degli amministratori prestare la dovuta attenzione ai reali bisogni di tutti i cittadini”.
  
(Raffaele Lopreiato gazzetta del sud 21/04/2012)

SCUOLA, CULTURA E SERVIZI SOCIALI LE PRIORITÀ DI BARBA

(FILOGASO) Salvaguardare il livello qualitativo dei servizi offerti ai cittadini pur nella “situazione di grave difficoltà economica in cui versa l’ente ed in considerazione di progressivo degrado del tessuto sociale”.
In queste parole può essere sintetizzato il programma amministrativo che la lista “Liberamente per Filogaso”, guidata dal candidato a sindaco Antonio Barba, sottopone all’attenzione degli elettori in vista della scadenza amministrativa del 6 e 7 maggio prossimi.
In tale ottica, un ruolo preminente per la compagine civica in lizza rivestono “scuola e cultura, servizi sociali, sostegno al volontariato” che costituiscono nei fatti “fronti che vedono esposta l’amministrazione in un grande impegno organizzativo e finanziario che deve proseguire con modalità non semplicemente assistenziali”.
Essenziali, a tal proposito, vengono considerati i rapporti di “interazione con la società civile, la cui ricchezza rappresentata dal volontariato e dalle realtà associazionistiche impegnate sul territorio è diretta a soddisfare i bisogni concreti delle fasce sociali particolarmente deboli ed a rischio”.
Riguardo poi agli obiettivi programmatici concreti che intende perseguire, il candidato a sindaco Barba si sofferma in particolare sulla possibilità di “sperimentare in modo innovativo e di concerto con le banche locali l’istituto del microcredito, con l’obiettivo dichiarato di finanziare iniziative di sviluppo dell’imprenditorialità giovanile credibili e sostenibili”.
Anche all’incentivo della pratica sportiva, come fattore determinante di crescita e di aggregazione dei giovani, viene data dal capolista grande importanza attraverso la prevista “promozione di iniziative finalizzate allo sviluppo psico-fisico dei ragazzi ed alla prevenzione di conclamate situazioni di disagio”.
Parallelamente alla definizione di idee e programmi da parte delle compagini in campo, procede senza indugi la macchina organizzativa della competizione elettorale.
Risale allo scorso 13 aprile la nomina degli scrutatori che sovrintenderanno alle operazioni di voto nelle due sezioni e che risultano: Maria Teresa Galati, Vincenzina Galati, Agata D’Urzo ed Emma Pittelli (sezione n. 1); Coniconda Santaguida, Vittoria Selvaggio, Oreste Alfonso Sisi e Nicola Capistrano (sezione n. 2).
 
 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 19/04/2012)

TRE SANTONOFRESI TRA I POSSIBILI VINCITORI MILIONARI A LE VIDEO-LOTTERY MA LA SNAI NON PAGA: SOLO UN GUASTO.

Vincite milionarie ma la Snai non sembra intenzionata a pagare perchè sembrerebbero frutto di un guasto delle macchinette.
Il "botto" di circa 4milioni di euro si è verificato lunedì pomeriggio nel Punto Snai di via Dante Alighieri dove 8 persone che stavano tentando la fortuna alle slot machine "Video-lottery", improvvisamente, hanno cominciato ad esultare dalla gioia perchè le macchinette hanno stampato a raffica scontrini con vincite da 495mila euro. Una cifra ragguardevole che se incassata potrà dare loro una grossa mano di aiuto in un momento segnato dalla crisi economica.
Nella sala giochi non si sono mai verificate vincite di questo livello. A confermarlo uno dei gestori. «Mai viste cifre del genere – ha affermato –. Sul pagamento spetta alla Snai decidere cosa fare».
Di fronte agli scontrini da favola le 8 persone baciate dalla dea fortuna hanno cominciato ad esultare dalla gioia. Gioia che è durata il tempo di informare uno dei titolari della sala giochi che di fronte alla notevole cifra di vincite da sborsare ha immediatamente informato uno dei responsabili Snai del centro sud il quale ha raggelato i vincitori dicendo che gli scontrini erano da annullare perchè le centraline delle slot machine erano andate in tilt a causa di un improvviso guasto che peraltro era già stato segnalato e sul quale stavano lavorando i tecnici. Le stesse vincite milionarie si sarebbero verificate, sempre nelle giornate di lunedì alla stessa ora, in altre parti del Paese. Le video-lottery dopo aver sfornato gli 8 scontrini di 495mila euro, hanno cominciato a stampare altre ricevute con cifre da capogiro.
Al rifiuto di pagamento nella sala giochi sono cominciate le proteste da parte dei possessori degli scontrini milionari i quali non sono per nulla intenzionati ad accettare il "verdetto" della Snai che peraltro non è la proprietaria delle slot machine realizzate da una ditta inglese.
Per sedare la protesta nel Punto Snai di via Dante Alighieri sono intervenuti i carabinieri della stazione di Vibo Valentia diretti dal maresciallo Nazzareno Lopreiato. I mancati, almeno per il momento, vincitori della grossa cifra per nulla contenti della posizione assunta dalla Snai hanno deciso di avviare un'azione legale . Infatti si sono immediatamente rivolti all'avv. Francesco Muzzupappa il quale ha proceduto a sporgere denuncia contro la Snai al fine di ottenere il pagamento delle somme vinte che ammontano a circa 4 milioni di euro.
La battaglia tra la Snai e i vincitori dei circa 4 milioni di euro si preannuncia lunga e interessante. I possessori sono fermamente convinti che le loro vincite dono più che legittime. Dopotutto le Video-lottery – sostiene qualcuno – erano accese e perfettamente funzionanti. Se qualcuno stava lavorando sulla centralina nella sede di Lucca doveva solo avvertire i titolari dei Punti Snai sparsi in Italia per spegnerle. Non ci sarebbero stati problemi per nessuno.
(Lino Fresca - Gazzetta del sud 18/04/2012)

SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE DELL'ANAS CIUCCI NEI CANTIERI APERTI AUTOSTRADA A3

E' iniziato da Reggio Calabria, allo svincolo di Sant'Agata che collega la Ss 106 con la parte sud della città, il sopralluogo calabrese del presidente dell'Anas Pietro Ciucci, accompagnato dal governatore Giuseppe Scopelliti.
Il tour prosegue lungo i tratti più impegnativi della Salerno-Reggio Calabria dove sono aperti i cantieri, fino a Morano Calabro (Cosenza) dove nel pomeriggio Ciucci e Scopelliti terranno una conferenza stampa. Il tracciato dell'autostrada Sa-Rc ricade all'interno del territorio calabrese per un'estesa complessiva di 295 km. Il territorio attraversato risulta particolarmente complesso sotto il profilo geomorfologico, essendo prevalentemente caratterizzato da tratti montani (pendici della Sila, dell'Aspromonte e dell'Appennino Calabro). Gli interventi di ammodernamento sono contraddistinti pertanto da una grande complessità tecnica, dovuta alla forte presenza di gallerie e viadotti per l'esigenza di attraversare zone anche molto acclivi dal punto di vista orografico. L'importo finanziato ad oggi, relativamente agli interventi ricadenti nel tratto calabrese, è pari a 4.220 milioni di euro. L'investimento già speso ha raggiunto i 2.370 milioni di euro.
Le previsioni per il 2012 e il 2013 indicano una spesa superiore a 700 milioni di euro, di cui 600 per soli lavori, per ciascun anno. Entro la fine di quest'anno è programmata l'apertura di 34 km di strade, mentre entro novembre 2013 di altri 61 km. Sono in fase di progettazione e acquisizione di pareri gli interventi per i quali è previsto un ulteriore finanziamento di tre miliardi di euro nel terzo e quarto macrolotto, gli svincoli di Cosenza e Settimo di Montalto Uffugo, un lotto compreso tra Pizzo e Sant'Onofrio (Vibo Valentia), i nuovi svincoli di Laureana di Borrello e Sant'Eufemia d'Aspromonte-Bagnara Calabra nel reggino.
(Adnkronos 17/04/2012)

BENTORNATO A CASA BENOIT MANNO CAMPIONE DI SPORT E DI UMANITÀ

Il sindaco Giuseppe Barilaro e alla sua sinistra seduto Benoit Manno
(ACQUARO) L’esecuzione bandistica dell’inno d’Italia saluta la proclamazione di Benoit Manno a cittadino onorario di Acquaro deliberata all’unanimità dal consiglio comunale su proposta del sindaco Giuseppe Barilaro.
A fare da cornice, la suggestiva piazza Matrice.
Un luogo della memoria, carico di ricordi e suggestioni particolari per il campione sportivo che proprio in questo paese, in questi luoghi, ha trascorso gli anni spensierati della sua infanzia.
Era presente davvero tutta la comunità, oltre che una corposa rappresentanza di autorità civili e militari tra cui l’assessore regionale Francescantonio Stillitani, il consigliere regionale Ottavio Bruni, il vicepresidente del consiglio provinciale Francesco Miceli ed il comandante del gruppo provinciale dei carabinieri col. Daniele Scardecchia, per il meritato tributo al pugile Benoit Manno.
Un campione di sport e di umanità, come pure Manno si è dimostrato in questa solenne occasione che, fresco di riconferma del titolo italiano categoria Superpiuma vittoriosamente difeso lo scorso 22 febbraio contro l’ostico sfidante Angelo Ardito, lo ha portato a rivelare pubblicamente il suo sogno più grande: “disputare a breve e proprio ad Acquaro il match valido per la conquista del titolo continentale“.
Un sogno che “presto potrebbe diventare realtà“ come ha prontamente auspicato il sindaco Barilaro che proprio in tale direzione è riuscito a strappare un quasi formale impegno, anche per conto della giunta regionale e del governatore Scopelliti in primis, all’assessore Stillitani.
Dopo averne ripercorso le tappe più significative della carriera, il primo cittadino ha consegnato a Benoit Manno una targa ricordo, soffermandosi sulle motivazioni alla base della decisione di conferire la cittadinanza onoraria ad uno “sportivo che è riuscito, con le sue ripetute e pubbliche dichiarazioni d’affetto verso la terra e la comunità d’origine, a veicolare il messaggio di una regione e di un territorio capace finalmente di segnalarsi all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale per notizie positive che incoraggiano ed aprono alla speranza“.
“La sua avventura – ha esortato Barilaro – deve essere presa da esempio da tutti nostri giovani che devono convincersi come determinazione, impegno e forza di volontà contribuiscono, in ogni campo nel quale loro si cimenteranno, a superare ostacoli che appaiono apparentemente insormontabili“.
Il campione nazionale di boxe, dal canto suo, nel regalare al sindaco un paio di guantoni, pur dichiarandosi ormai avvezzo ad interviste ed attenzioni mediatiche, non ha nascosto la “particolare emozione provata in questa serata che mi rimarrà scolpita per sempre nel cuore e nella mente, spronandomi ad impegnarmi ulteriormente per conquistare sempre nuovi e prestigiosi traguardi sportivi da dedicare alla mia gente ed alla mia comunità d’origine“.    
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 11/04/2012)

SANT’ONOFRIO: TUTTO IL FASCINO DELLA TRADIZIONE IN UN TRIPUDIO DI FEDE

(SANT’ONOFRIO)  Nonostante le incertezze metereologiche, la consueta cornice di pubblico accoglierà stamattina la tradizionale rappresentazione dell’Affruntata.
L’appuntamento è per le ore 10 in piazza Umberto I, per rivivere questa paraliturgia che affonda le sue radici nella notte dei tempi, rimandando ad una religiosità popolare semplice ed autenticamente  genuina che mantiene ancora intatto tutto il suo fascino antico.
Come ogni anno nel giorno di Pasqua, tra due ali di folla festante verrà rappresentato l’incontro tra  Cristo risorto e la Madre vestita a lutto che, superata l’incredulità iniziale, in un tripudio di fuochi d’artificio e volo di colombe verrà  “svilata” vestendo come d’incanto un manto azzurro cielo trapuntato di stelle.
Un rituale che, pur avendo perso il significato di un tempo, quando dalla riuscita dell’Affruntata i contadini santonofresi traevano i necessari auspici sul più o meno positivo prosieguo della stagione e sulla bontà del raccolto, mantiene ancora comunque intatta la sua carica di forte coinvolgimento emotivo.
Probabilmente ancora di più quest’anno, con l’Affruntata che dopo i noti fatti di cronaca che purtroppo hanno accompagnato le ultime due edizioni, vuole segnare un ritorno alla normalità.
Un desiderio avvertito da tutta la comunità e fatto proprio dall’Arciconfraternita del SS. Rosario, che sovrintende all’organizzazione, al momento di individuare i portatori delle statue, selezionati a mezzo di un sorteggio pubblico avvenuto a margine dela celebrazione eucaristica di Domenica delle Palme.
Un criterio questo, condiviso anche dal parroco don Franco Fragalà e dal vescovo mons. Luigi Renzo, che ha portato all’individuazione dei seguenti portantini in occasione dell’Affruntata odierna: Onofrio Lopreiato, Onofrio Policaro, Costantino La Fortuna e Stefano Francolino per la statua di San Giovanni; Giuseppe Augurusa, Francesca Ferito, Anna Augurusa ed Antonella Augurusa (Cristo Risorto); Domenico Figliano, Giuseppe figliano, Paolo Costa e Lorenzo Garcea (Madonna); Giuseppe Ventrice (mazziere).
                           (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 8/04/2012)

AUGURI PER UNA SANTA PASQUA 2012.

AUGURI PER UNA SANTA PASQUA 2012.


GLI AMICI DE LA VOCE DI SANT'ONOFRIO

NATUZZA E IL MISTERO DELLA SUA PASSIONE PER ANNI MEDICI E SCIENZIATI HANNO TRASCORSO CON LEI IL VENERDÌ SANTO NEL TENTATIVO DI ALLEVIARNE LE SOFFERENZE

La mistica Natuzza Evolo
(PARAVATI DI MILETO) È la terza Pasqua senza Natuzza Evolo, scomparsa il primo Novembre del 2009, nel giorno di tutti i santi. Due giorni dopo, i funerali all'aperto sul sagrato del santuario in fase di realizzazione con circa trentamila persone, incuranti della pioggia battente, molte delle quali al termine delle esequie hanno gridato: Natuzza, santa subito!
La festività pasquale ci riporta con forza alle sofferenze vissute dalla mistica durante la settimana santa, il periodo in cui ha vissuto per tanti anni sul proprio corpo la passione del Signore e, quindi, la flagellazione e la salita al calvario. Nei giorni che precedevano la Pasqua Natuzza Evolo cadeva, a più riprese in uno stato di estasi e le stimmate si trasformavano a contatto con bende e fazzoletti in testi di preghiere in lingue diverse, ostie, ostensori, corone di spine e cuori. Solo nell'ultimo anno di vita sul suo corpo non si sono aperte le ferite e le sofferenze sono state meno dolorose degli anni precedenti. Molti hanno interpretato tutto ciò come un segno della sua morte, ormai, imminente.
Per anni medici, scienziati e uomini di chiesa hanno trascorso il giorno più critico, ovvero il venerdì santo, accanto alla mistica per tentare di alleviare le sue sofferenze, ma anche per tentare di comprendere il mistero di una vita straordinaria vissuta sotto il segno dell'umiltà, della carità e della fede. In diversi occasioni, dopo questo periodo di sofferenza, Natuzza Evolo ha parlato dei "colloqui" avuti con Gesù e la Madonna.
In una di queste apparizioni, il tre marzo del 1996, alle ore 9,30 – così come risulta dai testi pubblicati dalla rivista "Cuore Immacolato di Maria Rifugio della anime", organo ufficiale della fondazione – «mi apparve – ha fatto trascrivere Natuzza – Gesù vestito di bianco e in un grande luce, e mi ha detto: Figlia, è stato un brutto anno per te, il più brutto di tutta la tua vita, perché ti ho messo nel frullatore e il tuo corpo è triturato per amore degli altri. Tu lo stai sopportando per amore mio e per la conversione dei peccatori. Nel mondo non c'è pace, perché si è scatenato lucifero. Porta veleni e guerre perchè un terzo della popolazione è con me, gli altri sono preda del demonio e godono del male degli altri. Non solo fanno ma anche ne godono. Il perdono, loro, non lo capiscono e non lo vogliono capire e non lo chiedono. Capiscono solo il male. Se non si pentono, per loro non ci sarà perdono né pietà. Tu sei assetata di sofferenza per aiutare me a portare la croce e per amore degli altri, ma quest'anno sei costretta a dire "Signore non ne posso più", perché la tua vita è legata ad un filo. Chiedi per te un po' di riposo e di pace nel cuore. Tu ha solo la mia pace e niente più. Tutto ti fa soffrire per l'ingratitudine dell'uomo. Tu mi ami e io più di te. Ricordati che tutta la tua vita è stata una sofferenza. Sei salita al calvario, che cosa vuoi di più?».
Negli archivi della fondazione figurano a tutt'oggi decine di documenti di questo tipo che testimoniano la straordinarietà di un cammino di fede incominciato nel 1930 quando Fortunata Evolo era poco più che una bambina. Già dall'età di 5/6 anni iniziarono, infatti, intorno a lei una serie di visioni e di altri inspiegabili fenomeni straordinari, come i primi contatti con quella realtà sovrannaturale che ne avrebbe pervaso l'intera esistenza anche se come diversi anni dopo spiegherà la stessa mistica ai suoi padri spirituali non aveva capito che quella bella ragazza che le appariva era la Madonna, mentre aveva sempre sospettato che quel bambino bellissimo che giocava con lei e con i suoi fratellini fosse Gesù. Qualche anno più tardi Natuzza capì che la sua missione sarebbe stata quella di dare conforto alla gente.
Da lei sono così passati nell'arco di oltre sessant'anni centinaia di migliaia di persone di ogni categoria sociale: poveri,ricchi, atei, uomini di chiesa. Ad ognuno di loro ha saputo regalare un sorriso. Nel 1995 in un'intervista ci confidò: «Tutti quelli che sono venuti a trovarmi sono rimasti nel mio cuore. Persone sole, persone che avevano gravi problemi di salute, tossicodipendenti, fratelli che avevano perso la fede. L'altro ieri è venuto a casa mia un giovane affetto dell'Aids. Mi h abbracciata. Era disperato. Io l'ho confortato dicendogli di avere fede in Dio e di non abbattersi. Da giorni adesso per lui e per quanti si trovano nella sue condizioni».
Speciale Tv7
Documenti ineditirecuperati all'archivio storico dell'Università cattolica di Milano per raccontare il lungo carteggio epistolare tra il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Paolo Albera e il rettore della Cattolica, padre Agostino Gemelli. Al centro dello scambio di lettere il "caso Evolo", bollato da padre gemelli come un caso "di pura isteria".
Ma ancheimmagini, sempre inedite, sulle stigmate di Natuzza durante la settimana santa e testimonianze di chi le fu vicino.
Una ricostruzionetrasmessa ieri sera da Rai1, dopo la Via Crucis del Venerdì Santo del Papa, nel corso dello speciale Tv7, presentato dal direttore del Tg1 Alberto Naccari e dal direttore di Rai-Vaticano, Marco Simeon, che porta la firma del giornalista Pino Nano, il quale Natuzza ha conosciuto seguendone la storia per più di 30 anni.
E il racconto di Pino Nano su Natuzza, nonostante il passare degli anni, è stato sempre avvincente, anche grazie alle testimonianze e alla documentazione inedita che hanno arricchito la ricostruzione del grande mistero della mistica di Paravati.
(Vincenzo Varone Gazzetta del sud 07-03-2012)

IL 10 APRILE SARÀ CONFERITA LA CITTADINANZA ONORARIA AL PUGILE BENOIT MANNO

Il pugile Benoit Manno
(ACQUARO) Tutto è ormai pronto per accogliere nel migliore dei modi il campione  di boxe Benoit Manno.
L’incontro tra il campione italiano categoria Superpiuma e la comunità che lo ha visto crescere è fissato per il prossimo 10 aprile.
E’ questo infatti il giorno scelto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Barilaro per conferire a Benoit Manno la cittadinanza onoraria del piccolo comune delle Preserre vibonesi, con l’intero paese che di sicuro non vorrà mancare alla cerimonia ufficiale che, a partire dalle ore 18, si svolgerà nella sala consiliare del municipio.
Questa occasione consentirà quindi alla comunità di Acquaro di abbracciare Benoit Manno, esprimendogli nel contempo la propria soddisfazione per la prestigiosa recente riconferma del titolo nazionale di categoria, ottenuta lo scorso 25 febbraio nella città di Savigliano (Cn) dopo un incontro al cardiopalma regolato ai punti con lo sfidante Angelo Ardito.
Una sfida, questa, senza esclusione di colpi che, trasmessa in diretta televisiva dal canale televisivo Sportitalia, ha tenuto incollati al video e con il fiato sospeso anche i tantissimi tifosi che Manno conta ad Acquaro, dove un boato collettivo ha infine accolto il responso finale dei giudici di gara.
Un “campione autentico” lo definisce il sindaco Barilaro che di Manno mette in evidenza “la grande carica agonistica, la capacità di competere a così alti livelli senza mai perdere di vista i valori di lealtà e amicizia che stanno alla base della formazione di ogni sportivo vero”.
“Benoit - continua il primo cittadino - ha sempre rivendicato con orgoglio la propria calabresità ed appartenenza a questa comunità che lo ha visto muovere i primi passi e crescere e nella quale fa piacevolmente ritorno ogniqualvolta i suoi ormai pressanti impegni sportivi glielo permettono”.
E proprio in direzione di un rafforzamento dei rapporti con la sua terra d’origine va il conferimento della cittadinanza onoraria al pugile Manno “che - conclude Barilaro - con i suoi successi riesce ogni volta a proiettare positivamente l’immagine di Acquaro e della Calabria sul proscenio mediatico e sportivo nazionale ed internazionale”.
“Pugile tecnico, dalla buona resistenza, capace di sfruttare ogni minimo errore dell’avversario e dotato di un buon gioco di gambe” come lui stresso si definisce, Benoit Manno in realtà non ha mai interrotto i legami con uno dei luoghi privilegiati dei suoi affetti e dei suoi ricordi, tanto da dedicare ripetutamente i successi ottenuti ad Acquaro dove peraltro confida spera “un giorno di poter combattere un incontro ufficiale”.
Al sindaco Barilaro ed alle istituzioni sovraordinate il compito di concretizzare questo sogno che, così come avvenne ai tempi del compianto Giovanni Parisi che proprio nella “sua” Vibo Valentia difese il titolo mondiale, potrebbe costituire anche per Benoit Manno l’aggiunta di un ulteriore importante tassello verso la scalata alla definitiva consacrazione agonistica.
 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 7-04-2012)

STEFANACONI: LUTTI E PAURE HANNO MESSO A RISCHIO L'AFFRUNTATA



Sant'Onofrio: le statue dell'affruntata
(Stefanaconi) Lutti e tragedie hanno rischiato di far cancellare pure l'Affruntata. Invece la comunità di Stefanaconi ha reagito, s'è stretta attorno al suo parroco, don Salvatore Santaguida e domani l'Affruntata, ovvero l'incontro tra la Madonna Addolora e Cristo risorto, con l'apostolo Giovanni a fare da messaggero, si svolgerà regolarmente. Giovedì scorso, invece, il parroco nel corso della sua omelia durante la celebrazione dell'ultima cena in aveva annunciato che nessuno aveva manifestato la volontà di prendere parte alla rappresentazione dell'Affruntata, portando a spalla le statue.
Un annuncio che per certi aspetti aveva gettato nello sconforto non solo il sacerdote ma tutta la comunità. Un segnale di resa, forse di paura alla luce degli ultimi fatti di violenza criminale che in questi ultimi tempi si sono abbattuti con inaudita ferocia sul territorio di Stefanaconi seminando morte e tragedie. «Sono questi momenti – ha detto don Salvatore Santaguida dall'altare della Chiesa matrice – che devono far riscoprire alla nostra comunità, ai nostri giovani, il senso dalla fede, dell'amore, del perdono della tolleranza».
Parole che sono state subito recepite al punto che ieri pomeriggio un gruppo di persone vicine alla parrocchia si sono fatte avanti ed hanno manifestato la loro volontà a rinnovare il secolare rito dell'Affruntata.
Otto anni fa è stato proprio il parroco di Stefanaconi a sperimentare le nuove regole per sottrarre il monopolio delle statue agli uomini delle cosche che non perdevano occasione per rendere visibile il loro potere. Sulla base di quella decisione don Salvatore cominciò ad assegnare le statue attraverso un metodo a dir poco rivoluzionario per qui tempi, quello del sorteggio tra tutti i partecipanti, eliminando offerte e incanti. Nessuna prepotenza, nessuna dimostrazione di potere ma solo un momento di partecipazione ai riti della Settimana santa e in particolare alla resurrezione di Gesù. A distanza di anni quanto praticato a Stefanaconi da don Salvatore Santaguida, anche per volontà del vescovo mons. Luigi Renzo, è stato esteso in tutti i comuni della Diocesi. Lo stesso metodo è stato applicato a Sant'Onofrio dal parroco don Franco Fragalà.
 (Nicola Lopreiato Gazzetta del Sud 07/04/2012)

IL CUORE DELLA COMUNITÀ SANTONOFRESE NEI RITI DELLA PASQUA

(SANT’ONOFRIO) Con la celebrazione eucaristica dell’Ultima Cena prevista per stasera nella chiesa matrice entrano nel vivo i riti della Settimana Santa che, aperta domenica scorsa dalla solenne benedizione delle palme e dei ramoscelli d’ulivo officiata dal parroco don Franco Fragalà, da sempre costituisce il momento comunitario più atteso dell’anno.
Un appuntamento durante il quale si fondono e si esaltano i più genuini sentimenti della religiosità popolare.
Nei riti che ne scandiscono le giornate, si rinnova l’esigenza quasi ancestrale per questa comunità di ritrovarsi, di fare gruppo, così divenendo un tutt’uno.
E nella passione del Cristo sulla croce, nel dramma della Madre addolorata che trasfigura, nella gioia incontenibile di Giovanni discepolo fedele che ne annuncia la resurrezione, la gente rivive, con la rappresentazione dell’Affruntata la mattina di Pasqua nella piazza principale del paese, la storia della comunità.
Con le tragedie, i drammi, ma anche le speranze e le illusioni che ne hanno scandito l’evoluzione nel tempo.
Una sorta di catarsi collettiva, cui intimamente si sentono legati i santonofresi di tutto il mondo.
Un evento unico, che qualche anno fa ha addirittura superato i confini regionali,  grazie alla rappresentazione in Piemonte del 2003 ed a quella dell’anno successivo a Toronto, in Canada.
Né hanno intaccato l’aurea di sacralità e di intensa partecipazione emotiva dei santonofresi verso questa paraliturgia le note vicende di cronaca che ne hanno accompagnato la preparazione e lo svolgimento delle ultime due edizioni.
E proprio per recuperare e rilanciare il senso di appartenenza a questo avvenimento quest’anno l’Arciconfraternita del SS. Rosario, che da sempre sovrintende all’organizzazione, ha deciso di ripartire con una sorta di “anno zero” dell’Affruntata, ricevendo in tal senso il placet del parroco e del vescovo mons. Luigi Renzo.
Domenica scorsa, infatti, a conclusione della S. Messa di mezzogiorno è stato pubblicamente effettuato, all’insegna della massima trasparenza e partecipazione, il sorteggio dei portantini delle statue tra coloro che precedentemente avevano espressamente dichiarato la loro disponibilità.
In questi ore, intanto, in molti stanno facendo ritorno a Sant’Onofrio.
Si tratta di studenti universitari, giovani lavoratori ed emigrati di prima generazione che tornano nel paese d’origine per rivivere sensazioni che rimandano a ricordi di un passato che non muore.
In tale contesto ricca di patos e partecipazione si preannuncia anche la tradizionale “Chiamata della Madonna” del venerdì santo.
Un appuntamento reso suggestivo dal contesto notturno in cui si svolge, cui segue una processione per le vie del paese listato a lutto, dove riecheggiano i canti dialettali delle poche anziane ancora capaci di ricordarli e tramandarli.
Per l’occasione, tutta la comunità si ritrova nella chiesa madre, con il “predicatore” che dal pulpito “chiama” in sequenza le statue che raffigurano i protagonisti della passione di Gesù, accompagnando questi momenti con riflessioni di grande spessore teologico, non disgiunte da incisivi richiami che spesso toccano le questioni più attuali della vita della comunità.
 (Raffaele Lopreiato gazzetta del sud) 

A FILOGASO DUELLO PIROTECNICO TRA BARBA E RIZZO

Municipio di Filogaso VV
(FILOGASO)  Sono in tutto 1708, di cui 877 uomini e 831 donne, gli elettori che nella tornata elettorale del 6 e 7 maggio prossimi sceglieranno nel segreto dell’urna gli  amministratori, oltre al sindaco quattro consiglieri di maggioranza e due di minoranza, cui affidare il governo del proprio paese
per il prossimo quinquennio.
Due le liste in lizza, entrambe di ispirazione civica, per una competizione che si preannuncia, come da tradizione locale, tirata fino all’ultimo voto.
Nel solco della continuità amministrativa si preannuncia il programma della lista “LiberaMente per Filogaso” che sarà guidata dal candidato a sindaco Antonio Barba.
Cinquant’anni, avvocato libero professionista e vicesindaco nell’esecutivo uscente guidato dal sindaco Giuseppe Francesco Teti che non si è ricandidato, Barba si presenta ai nastri di partenza della campagna elettorale con una lista composta prevalentemente da giovani.
“Radicalmente alternativa” all’amministrazione uscente e con il dichiarato intento di “rimediare ai guasti provocati” si dichiara invece per bocca del suo candidato a sindaco Antonio Rizzo la lista antagonista denominata “Al servizio del cittadino e del territorio”.
Quarantasei anni ed una esperienza amministrativa di lungo corso già alle spalle, culminata nel mandato di primo cittadino espletato nel quinquennio 2002-2007, anche Rizzo si presenta affiancato da una squadra di giovani, tutti alla loro prima esperienza amministrativa.
Pienamente rispettate, in entrambe gli schieramenti, anche le quote rosa”, con una presenza femminile registrata nella squadra di Antonio Barba e due nella compagine che affianca Antonio Rizzo.
Sul piano squisitamente politico-amministrativo va ricordato che sia Rizzo che Barba avevano inizialmente condiviso nella tornata elettorale del  2007 la vittoriosa esperienza nella lista “Insieme per Filogaso” che aveva portato all’affermazione del sindaco Giuseppe Teti.
Fu, allora, quella di Teti una candidatura a dir poco rocambolesca se solo si pensa che solo all’ultimo secondo utile, all’atto della presentazione della lista nelle mani del segretario comunale, riuscì ad avere la meglio su Antonio Rizzo che da sindaco uscente e ricandidato a primo cittadino in pectore si ritrovò, obtorto collo e pena la non presentazione della lista stessa, candidato a semplice consigliere comunale.
Fu quello un colpo di scena destinato a non passare inosservato, che scombussolò equilibri politici e rapporti umani all’interno della compagine uscita comunque vittoriosa dalle urne.
Rizzo infatti se la legò al dito e dopo solo un anno dall’insediamento si dimise con altri cinque consiglieri dalla carica con l’intento dichiarato di un ritorno anticipato alle urne.
Tentativo questo che comunque Teti scongiurò in virtù di un accordo con il gruppo consiliare di minoranza che in cambio di una corposa presenza in giunta, tra cui appunto la carica di vicesindaco al suo esponente di punta Antonio Barba, gli  garantiva i numeri necessari per continuare a governare.
Con tali presupposti l’attuale contesa tra Barba e Rizzo, che si preannuncia pirotecnica, appare ai più come una forse definitiva occasione per regolare questi vecchi conti rimasti ancora aperti.
 (Raffaele Lopreiato – gazzetta del sud)